- 02 giu 2021, 13:42
#10891
Guardiamo il disegno
Sul vettore (B) ci sono 7 luci che si accendono in sequenza una per volta la 1 poi la 2 poi la 3 fino alla 7
dalla prima all' ultima luce c' è una distanza per cui divisa per il tempo impiegato dalla sequenza a completarsi
corrisponda alla velocità della luce
Le luci sono immediatamente adiacenti ad una parete sensibile dove lasciano la traccia del loro passare,
nel momento che restano accese, mentre il vettore (B) sta viaggiando ad una velocità non molto minore di quella della luce
Allora (ragionamento), siccome le luci per chi sta sul vettore (B), figurano come se si muovessero alla velocità della luce (vedi dalla 1 alla 7),
mentre per chi sta alla stazione, questo vedrebbe le luci seguire l' ipotenusa del triangolo disegnato, con un percorso dunque assai più lungo,
è evidente che essendo la velocità della luce (c), costante, il tempo trascorso per l' osservatore alla stazione debba essere diverso da quello trascorso stando sul vettore (B)
altrimenti se il tempo fosse passato lo stesso, tanto sul cateto dove stanno le luci disegnato in (B), che sull' ipotenusa disegnata tra (P) e (B),
allora sull' ipotenusa la luce sarebbe dovuta viaggiare più della sua velocità (c) costante
P.s
Ogni ironia o riferimento ai tipi di un assimilabile ragionamento è puramente casuale!
Sul vettore (B) ci sono 7 luci che si accendono in sequenza una per volta la 1 poi la 2 poi la 3 fino alla 7
dalla prima all' ultima luce c' è una distanza per cui divisa per il tempo impiegato dalla sequenza a completarsi
corrisponda alla velocità della luce
Le luci sono immediatamente adiacenti ad una parete sensibile dove lasciano la traccia del loro passare,
nel momento che restano accese, mentre il vettore (B) sta viaggiando ad una velocità non molto minore di quella della luce
Allora (ragionamento), siccome le luci per chi sta sul vettore (B), figurano come se si muovessero alla velocità della luce (vedi dalla 1 alla 7),
mentre per chi sta alla stazione, questo vedrebbe le luci seguire l' ipotenusa del triangolo disegnato, con un percorso dunque assai più lungo,
è evidente che essendo la velocità della luce (c), costante, il tempo trascorso per l' osservatore alla stazione debba essere diverso da quello trascorso stando sul vettore (B)
altrimenti se il tempo fosse passato lo stesso, tanto sul cateto dove stanno le luci disegnato in (B), che sull' ipotenusa disegnata tra (P) e (B),
allora sull' ipotenusa la luce sarebbe dovuta viaggiare più della sua velocità (c) costante
P.s
Ogni ironia o riferimento ai tipi di un assimilabile ragionamento è puramente casuale!
