Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
#6254
Salve, a lezione abbiamo parlato di ritardi delle porte logiche ma non mi sono del tutto chiari e le slide non fanno altro che mettermi ancora di più in crisi!

Da quello che ho capito ci sono due tipi di ritardi:
- Tempo di transizioe di salita e discesa: ovvero il tempo che impiega ua porta logica a passare da basso ad alto e viceversa
- Ritardo fra ingressi e uscite: tempo che intercorre da quando l'ingresso è alto a quando l'uscita è bassa e viceversa. Di quest'ultima non ho capito il senso, cioè perchè l'uscita dovrebbe essere opposta all'entrata? (A meno che non si parla di inverter).

Successivamente sulle slide spunta il ritardo di trasmissione che invece non ho capito a cosa si riferisca. Sembra essere molto simile al tempo di transizione.

Grazie a chiunque riuscirà a risolvere questi miei dubbi!
#6257
lorenzodeg ha scritto:- Ritardo fra ingressi e uscite: tempo che intercorre da quando l'ingresso è alto a quando l'uscita è bassa e viceversa. Di quest'ultima non ho capito il senso, cioè perchè l'uscita dovrebbe essere opposta all'entrata? (A meno che non si parla di inverter).


Se ci rifletti un attimo, non esiste o non ha senso una transizione da zero a zero o da uno a uno. Quantificheresti mai la propagazione di un segnale mediante la (non)transizione nel medesimo stato? :lol:
#6259
Beh io pensavo a qualcosa del tipo: la linea di uscita è bassa, applico un ingresso alto e attendo che il segnale si sia propagato all’uscita e anche questa sia diventata alta. Forse ho compreso male il contesto

Scusa le domande stupide ma ci tengo a capire veramente le cose che leggo anche se ci metto un po’
#6260
In questa dispensa ( simile a mille altre) alle pagine 22/23 danno questa definizione
http://www.diee.unica.it/eolab2/ESD/10/ ... _porte.pdf
tempo di propagazione: il tempo medio necessario perchè una transizione in ingresso si propaghi in uscita

viene usato il concetto di transizione per indicare un cambio di stato . Una transizione si può applicare a qualunque porta logica sia invertente che non invertente (come hai giustamente osservato), se il segnale di ingresso fosse un impulso (LOW-HIGH-LOW) piu' corto del ritardo di propagazione della porta allora l'uscita non seguirebbe l'ingresso e resterebbe al suo livello attuale.

Per inciso uno stato logico non è necessariamente rappresentato dai livelli a 0 V e Vcc. Ad esempio le porte ECL lavorano attorno al Gigaherz e con ritardi minori di un nanosecondo ed operano ) in zona lineare invece che in saturazione/interdizione: gli stati HIGH e LOW sono definiti da 3.6 e 4.4 volt ed in alcuni casi l livello è definito dalla tensione differenziale delle due uscite complementari (low= Va-Vb>0 e high= Va-Vb >0)
http://www.pmar.it/retilogiche/mat/A5_local.pdf

Per quanto riguarda il ritardo di trasmissione la mia ipotesi ( e quindi posso sbagliare) è che ci riferisca al ritardo globale fra ingresso ed uscita che non è necessariamente la somma dei ritardi delle singole porte. Ad esempio in un flipflop D il ritardo puo' essere calcolato fra la transizione presente sul clock e l'uscita ed in uno shift register pserial in parallel out il ritardo di trasmissione puo' essere calcolato sia fra il segnale di load e le uscite (parellel-in ->load-> uscite) sia fra il segnale di clok e l'uscita seriale (serial.in->clock->ultima uscita) . Dipende cosa abbia in mente il tuo professor.
Dimmer su aspirazione

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