double ha scritto:Ripeto che ci provarono negli anni 60 a sommare redditi e deduzioni di tutti i componenti di un nucleo anagrafico (quello scritto nello stato di famiglia ) e dovettero tornare ignominosamente indietro.
Ti riferisci al
DPR n. 645/1958? Da
Riforma Fiscale: Evoluzione e Prospettive di Andrea Di Gialluca in merito alla riforma Vanoni,
DPR n. 603/1954Andrea Di Gialluca ha scritto:Comunque la nuova imposta aveva un carattere fortemente soggettivo e quindi "personale", giacché colpiva alcuni soggetti specificatamente indicati nella norma (e non quindi grandezze imponibili come il patrimonio o il reddito); si trattava appunto di società di capitali (escluse le società cooperative, le mutue assicuratrici e società senza finalità economiche - produttive). La base imponibile dell'imposta era duplice: da un lato essa colpiva il patrimonio imponibile delle società in base ai dati di bilancio, dall'altra il reddito complessivo che eccedeva il 6% di tale patrimonio. Le aliquote applicabili erano rispettivamente dello 0,75% sul patrimonio e del 15% sul reddito determinato come descritto sopra
Nel nostro caso la flat tax grava sul reddito e non sulla persona, nè tantomeno sulla unità familiare.
schottky ha scritto:double ha scritto: L'iva è una imposta sui consumi e non sulle persone che consumano, l'IMU/TASI è una imposta sugli immobili sulle persone che posseggono l'immobile, la TARI è una imposta sullo smaltimento dei rifiuti e non su chi produce i rifiuti.
Considerazione correttissima, tra l'altro un semplice ragionamento ci conduce a dire che (essendo l'IVA prporzionale ai consumi e l'IMU al patrimoni) sono anchesse progressive rispetto alla "capacità contributiva del singolo
Quello che dice @double è corretto, ma detta sua elencazione e disamina portata alla nostra attenzione, non rende la flat tax incostituzionale, indegna o meno progressiva del sistema a scaglioni. Citandolo, semplicemente ,
la flat tax non significa che quella persona (o famiglia) sia soggetta a quella particolare imposta, ma solo che quella persona la deve pagare in sostanza come tutte le altre imposte. Quello che dici tu, @schottky, invece non è totalmente corretto.
Wikipedia ha scritto:Imposte fisse, proporzionali, progressive, regressive
L'imposta è:
- fissa quando il suo ammontare non varia al variare del reddito o delle caratteristiche del soggetto;
- proporzionale quando l'aliquota è costante, ovvero l'imposta è direttamente proporzionale all'imponibile;
- regressiva quando, all'aumentare dell'imponibile, l'aliquota decresce (ovvero l'imposta aumenta in misura meno che proporzionale rispetto all'imponibile);
- progressiva quando, all'aumentare dell'imponibile, l'aliquota aumenta (ovvero l'imposta aumenta in misura più che proporzionale rispetto all'imponibile).
Imposta - Fonte:
it.wikipedia.orgL'IVA è una imposta puramente proporzionale in quanto l'aliquota è sempre fissa ovvero al variare dell'imponibile l'aliquota non cambia.
Diverso è il discorso dell'IMU, imposta patrimoniale che può essere considerata progressiva o meno in relazione al punto di osservazione. La sua struttura è indiscutibilmente progressiva poiché provvista di aliquota variabile ma a torto non distingue tra reddito e patrimonio che non sono mutui sinonimi in quanto la disponibilità di beni che non producono reddito non forniscono alcuna "capacità contributiva" al soggetto passivo.
Fondamentale mettere in evidenza come l'art. 53 non suggerisce in che modo la progressività debba essere intesa lasciando ampio margine interpretativo in merito alla sua implementazione pratica. Il principio che deve passare è il seguente:
Il Giornale ha scritto:se si rilegge il dibattito svoltosi alla Costituente quando fu discusso e approvato l'articolo 53, ci si rende conto che ben diversa era la volontà dei patres rispetto alla vulgata posteriore. Si voleva, insomma, evitare che, fondandosi sulla «capacità contributiva», si potessero colpire redditi minimi o bassi, per esempio non tenendo in conto i carichi familiari. Era quindi il timore di eccessivo fiscalismo a muovere i costituenti, non già la volontà fiscalistica di «punire i ricchi», come poi si è preteso.
Perché l'Imu non può essere progressiva - Fonte:
www.ilgiornale.itRiguardo la positura della cattedra del Dott. Borghi non mi spendo più di tanto, confido nel fatto che sappia difendersi da solo. Però posso parlare bene della privata Università Cattolica del Sacro Cuore. All'anno 2018 esiste da 97 anni, è articolata in dodici facoltà e sette Alte scuole ed è legata a una rete di strutture sanitarie, in particolare ospedali, centri di ricerca e case di cura, tra cui il Policlinico Agostino Gemelli, intitolato al fondatore dell'Ateneo.
In merito all'Ateneo stesso quanto al relativo statuto questi furono approvati dallo Stato nel lontano 1924. Tutto in regola.
Saluti.
“Primum non nocere, secundum cavere, tertium sanare” (S. Largus)
“Chi tace e piega la testa muore ogni giorno, chi parla e cammina a testa alta muore una sola volta“ (G. Falcone)