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#12312
P.P.s
potremmo cambiare la definizione così..
La costante (P=m*g) di un corpo in presenza di un campo gravitazionale costante (g), che in condizione statiche misuriamo come peso, non cambia quando svincoliamo il corpo in caduta libera!

..ma dai.. come potrebbe essendo (m) e (g) costanti..? ci vorrebbe lo Zio :)
#12313
..visto che mi avete cambiato pagina, e forse con compiacimento, per quest' ultimo post .. aggiungo..

..si ma lo Zio ha scritto le sue filosofie con la matematica il tempo nelle visioni non si vede :)

E per me la P=m*g rimane quella forza di attrazione REALE chiamata gravità tra oggetto e pianeta e se "l' elastico" tenuto dalla parte del pianeta mi risponde che la forza applicata per tenerlo è costante per il principio di azione e reazione è costante anche dall' altra parte ..che Zio voglia o non voglia :)
#12315
kookaburra ha scritto:P.s[CUT] se hai un dinamometro con attaccato il peso e lo lasci cadere il dinamometro torna a zero ma non è che è sparito il peso bensì l' appoggio per i dinamometro! lo stesso che succede tra molle e pallina dell' accelerometro


A questo (ma solo a questo) post si puo' rispondere, quindi faccio un ultimo disperato tentativo e poi abbandono la discussione .

Invece di parlare di forza-peso parliamo di gravità, che poi è quella che genera la forza-peso applicata al grave. In tutte le situazioni di caduta libera si crea una condizione di microgravità (torre free fall di Brema e Gardaland, aereo in traiettoria parabolica ma anche smartphone che cade da un metro).
Tale condizione di microgravità è reale, misurabile e fotografabile (persone che fluttuano nella cabina) ed è usata quotidianamente da migliaia tecnici in tutto il mondo per esperimenti in regime di microgravità.
L'alternativa è andare nello spazio ad almeno 100.000 Km di distanza dal pianeta anche se ad essere pignoli servirebbe posizionarsi in uno dei 5 punti di Lagrange (fra terra sole e luna) come appunto hanno fatto per il telescopio Webb.

Il passaggio è questo : caduta libera -> regime di microgravità - <- /-> assenza di forze percepite e misurate sul grave in caduta libera

Chi vuol intender intenda, gli altri possono sempre andare in camper.
#12316
A me già lo sai ..il pianeta che fa da bilancia mi è testimone e non cambia la sua reazione!

Guarda pure il disegno di una cabina chiusa, perché come fare i calcoli all' interno ce lo ha detto proprio Zio, mettendo che il valore (c) è la costante assoluta della luce ..e perciò non ci servono appoggi per nessuna bilancia..
Immagine
..ti osservo allora che stando dentro la cabina e lanciando la pallina in avanti non avresti mai abbastanza
energia perché la velocità della cabina più quella della pallina superi l' assoluto della luce, dovendo sempre che
(v+v2<c) ..mentre lanciando indietro ci sarebbe un margine differente.. come differente sarebbe il valore del fattore di Lorentz, comunque funzione di (v2+v) da una parte e di (v-v1) dall' altra.

..e pertanto la molla disegnata pur spingendo con la stessa forza le due palline, le lancerebbe con energie e quindi velocità differenti, se in avanti o indietro rispetto al moto.

..che misurandone, pur stando dietro la cabina, senza altri riferimenti esterni, potresti calcolare velocità accelerazione direzione e verso della cabina..

P.s
mi dispiace tu non abbia provato quella formuletta che ti ho messo vedendo che funziona anche per basse velocità
e che la variazione di massa relativa con la velocità, e quindi dell' energia relativa, sarebbe la causa della (F=m*a)
#12317
P.s
..poi pensa alla luna smettesse di orbitare cadrebbe ma mica cambierebbe il suo effetto
di deformazione del mare a quella distanza..
Ecco la deformazione del mare ti servirebbe per far da misura della immutata reazione
che dicevo io
#12318
Ecco tu avessi un accelerometro che funzionasse leggendo il fattore di Lorentz,
ossia il valore della massa relativa alla velocità rispetto a quella della luce,
ti misurerebbe anche l' accelerazione in caduta!

(..a differenza di uno a bilancia che dovrebbe avere il riscontro della reazione
a quello dell' azione ossia appoggiato tra una e l' altra..)
#12328
Se guardi il disegno
Immagine
la molla sull' asse della gravità con l' accelerometro in caduta libera viene scaricata completamente,
non essendovi riscontri di forze tra sfera dell' accelerometro e contenitore entrambi in caduta libera.. lo spiega anche questo professore
https://www.youtube.com/watch?v=yYxOV6X-GFg

Invece la forza di gravità, alla forza peso identica anche nel riscontro a terra, resta costante come quando fermando la luna con due dita, la marea restasse allo stesso livello in quel punto, anche lasciassi cadere la luna :) a conferma di quanto sopra..
#12329
P.s
quello che dovete fare coi telefonini è di non andarci a misurare la forza centrifuga, come chiamano in quell' esperimento che in molti fanno su internet, perché quella proprio non esiste!!!
e ne abbiamo già anche discusso da una qualche parte ma dove bhò
#12357
Da vecchietto stanchino ve lo scrivo in quanto lo avevo pensato tempo fa come l' altro, ora pur col rischio di fare svarioni per un qualche blackout mentale
..ma il ragionamento di fondo mi pare pulito, per cui magari qualcuno lo potrebbe ricalcare rafforzando quello precedente

Lo titolo.. anche la materia oscura.. ?

Allora scrivessi che tra due pianeti alla distanza (d) l' energia che mi occorrerebbe per allontanarli tra di loro all' infinito venisse
[E=k*(m1*m2)/d] con (k cost, gravitaz.)
..ed eguagliassi questa energia ad una [E=m0*c^2] nel fare la manovra inversa avvicinando i corpi, potrei guadagnare un valore in più di massa (m0)
[m0= (k/c^2)*(m1*m2)/d] acquistando una massa totale (mtot=m1+m2+m0)

[nel caso di masse uguali scriverei m1*m2=mx^2]
calcolo un valore k'= k/c^2 = 6,67E-11/(3E8)^2=7.4E-28 e per avere un' idea vado a calcolare la distanza (d) imponendo (m0=mx)

prendo a caso la massa reale di una galassia di valore 1E8, stelle come il nostro sole, di massa dunque che approssimo =1E30 kg, per un totale di 1E38 kg
..per cui calcolando la (d) dell' agglomerato in considerazione
come (d= k' *mx=7,4E- 28*1E38 =7,4E11 m ( basso e lontano come valore pur pensandolo come distanza equivalente ma per venir cercato meglio mi occorrerebbe forse più matematica che non so!)

Riassumendo ne potrebbe sortire una specie di legge, per cui un conglomerato enorme di corpi celesti (stelle ..galassie ..l' universo intero stesso) che prima erano "scostati all' infinito", avvicinati
tra di loro acquistino un valore di massa complessivo maggiore di quella quantità sommando uno ad uno ..che per valori enormi di massa complessiva, anche i corpi celesti potrebbero pur trovarsi
distanze considerevoli ..che dunque in questa massa relativa data dall' avvicinamento tra i corpi ci potrebbe stare la spiegazione di quella che diciamo materia oscura.. o no...
Basta non rileggo :)
Dimmer su aspirazione

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