Come eravamo per capire chi siamo. Restauro, riparazione di strumenti vintage e apparecchiature di altri tempi.
#2923
Colto da insana passione sto rimettendo in funzione un vecchio frequenzimetro a battimento, il BC221, un gioiello di meccanica della WWII.
Ne ho recuperati un paio da "fonti diverse" per poco più di pizza e birra l'uno ma entrambi "sembrano" avere lo stesso condensatore in perdita.
Il condensatore Cx incriminato accoppia la placca di V2 alla griglia di V3. Sullo zoccolo di V3 senza valvola ho misurato Vx=55 volt per un esemplare e Vx=33 volt per l'altro esemplare mentre la tensione dovrebbe essere a zero (rispetto alla massa).
Ho sostituito il condensatore sospetto con uno al poliestere ed ora la tensione sulla griglia è tornata a zero.
Questo è lo schema semplificato: Cx è il condensatore e Vx la tensione misurata
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questo è il tipo di condensatore montato, dovrebbe essere un "molded paper".
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Queste le domande : è normale che dopo 60 anni un "condensatore a carta" sia in perdita ?
E' opportuno sostituire anche gli altri condensatori dello stesso tipo?

ps. il BC221 ora funziona alla grande (marker interno a quarzo compreso) col condensatore variabile termocompensato, la demoltiplica 1/50 ed il nonio, altri tempi!
Bios ringraziano
#3310
Dopo qualche lavoretto serale con le valvole mi rispondo da me medesimo:
1) tutti i condensatori connessi fra la placca di una valvola e la griglia della successiva dopo 30-40 anni sono sicuramente in perdita e vanno sostituiti sempre
2) dopo i soliti 30-40 anni quasi tutti i condensatori a carta sottoposti a tensioni maggiori di 100 volt ( e forse anche meno) vanno in perdita e vanno sostituiti sempre
3) ovviamente tutti gli elettrolitici di pari anzianità sono in perdita, occorre sostituirli sempre
4) anche i resistori a carbone invecchiano ed aumentano la propria resistenza, occorre misurarli sempre
Bios ringraziano
Dimmer su aspirazione

Ciao a tutti ho una ventola di aspirazione in came[…]

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