Pic Micro, Arduino, Atmel, Microchip, Freescale, Texas Instrument, ecc. Strumenti di sviluppo, firmware e progetti.
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da double
#2894
Questa ditta usa un "micretto" per estrarre una zona bianca o nera dal segnale video con una risoluzione 128x96. Purtroppo usa praticamente tutta la ram , tutti gli interrupt, tutta la CPU e non riesce a fare null'altro che fornire le coordinate inviandole in uscita.
https://nootropicdesign.com/ve/

Tuttavia il lavoro è solo all'inizio perchè occorre calcolare la relazione matematica fra l'immagine ripresa dalla telecamera (con una opportuna focale) ed il mondo esterno. Serve un bel pò di geometria proiettiva a meno di limitarsi a tenere la telecamera normale al piano di vista ( il che è parecchio limitativo) e quindi serve un ulteriore "micretto" per fare i conti necessari in virgola mobile. Le mie non sono "fantasticherie teoriche", ci ho penato lavorando di saldatore e di distanze focali per un bel pò.

Condivido quindi quanto dice schottky: per realizzare qualcosa di affidabile come mimino serve una board Beagle con un minimo di sistema operativo ed anche le openCV che fanno tutto il lavoro senza diventare matti con i conti. Se hai tempo o voglia o solo curiosità installa le openCV sul PC e vedrai cosa vuol dire elaborare una immagine (serve anche Phyon e Numpy e ...)
da zioelp
#2897
double ha scritto:Serve un bel pò di geometria proiettiva a meno di limitarsi a tenere la telecamera normale al piano di vista ( il che è parecchio limitativo) ...
Non se la camerina fosse piazzata dietro un bersaglio semitrasparente :)
Nel film Captain America, il soldato Rogers non si arrampica sull'asta della bandiera come tutti i suoi commilitoni, ma nota il congegno che permette di abbattere il palo e lo sgancia, ottenendo in un attimo il risultato che gli altri rincorrevano da tempo a vuoto. ;)
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da double
#2905
zioelp ha scritto: Non se la camerina fosse piazzata dietro un bersaglio semitrasparente


Se ho capito (e non è detto che io abbia capito) tu proponi di mettere la telecamera "dietro" lo schermo semitrasparente in modo da guardare appunto da dietro lo spot luminoso e sopratutto in posizione centrale rispetto all'asse dello schermo
salvopappy ha scritto: Ho uno schermo sul quale viene proiettato un fascio laser. Devo identificare la posizione del laser su quello schermo. Questo è tutto il progetto.

Per applicare tale soluzione occorre che
1) lo schermo sia semitrasparente allo spot laser , non si sa se nel visibile o nell'infrarosso
2) "dietro" lo schermo ci sia abbastanza spazio per posizionare una telecamera ad una opportuna distanza in modo che la focale consenta di vedere un angolo che sottenda lo schermo. In termini semplici alfa=2 x artctan((dim_sensore / (2x focale)) , noto l'angolo di vista si calcolo anche alla distanza della telecamera dallo schermo.

Per ottenere una distanza ragionevolmente corta a parità di angolo di vista occorre ridurre la distanza focale, ma in tal caso la relazione geometrica non è più lineare ed la lente inizia a distorcere ( come avviene normalmente nei grandangolari) e rientra in gioco la geometria proiettiva. Si potrebbero chiamare in causa degli "opportuni specchi" per trasformare lo spazio necessario da orizzontale a verticale ma l'allineamento e l'inclinazione deve essere ottimale e ne va tenuto conto con opportuni calcoli. Le lenti dei vecchi barco in retroproiezioni erano di ben altra fattura (e geometria) che non quelle di una telecamera cmos da poche decine di euro.

Temo che ci siano molti (troppi) vincoli da imporre per applicare questa soluzione: il tacon è peggio del sbrego e soprattutto occorre rassegnarsi al fatto che ormai "tutto l'ordinario" è stato già inventato, brevettato ed ottimizzato, alle cose "fuori dall'ordinario" ci stanno lavorando legioni di giovani ingegneri guidati da centurie di "non più giovani ingegneri". Il tempo di edison e tesla è finito da un pezzo!
Bios ringraziano
da zioelp
#2906
double ha scritto:Il tempo di edison e tesla è finito da un pezzo!

Son d'accordo al 100% sull'intero messaggio, ma il tempo di Edison e Tesla è finito per le cose che ormai conosciamo e che loro, all'inizio, non conoscevano.
Anche oggi potrebbero esistere cose che non conosciamo e che qualcuno, magari per caso, ci farà conoscere.
L'universo è fatto per un 90% di "cose" che non conosciamo.
Il vero problema, a mio giudizio, è sperare che chi le scopre abbia interesse a farcele conoscere. :)
Bios ringraziano
Dimmer su aspirazione

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