Elettrotecnica, macchine e dispositivi elettrici a tensione di rete, impianti, elettrodomestici, elettromeccanica, ecc.
da Rm10
#3451
Salve ho l'esigenza di commutatore due reti elettriche potendo scegliere una di esse per alimentare ciò che è a valle.
Mi spiego meglio

Al monte sono presenti 2 reti elettriche Enel separate (A e B)
A valle di ciascuna vi è un caldaia( CA è CB)

Vorrei comutare le reti in modo da ottenere le seguenti opzioni:

1- rete A alimenta caldaia CA è rete B alimenta caldaia CB

2- rete A alimenta caldaia CA e CB

3- rete B alimenta caldaia CA è CB

Il passaggio tra i vari scenari buona essere anche attraverso un sistema manuale a leva

Grazie mille
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da Bios
#3457
Ciao, lascia un saluto in presentazioni, grazie. :)
da Rm10
#3458
Mi cogliete impreparato, non so che dire.

Ciao ragazzi vi ringrazio per avermi accolto nel Vostro forum vi voglio bene.!!!
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da double
#3467
Chi opererà lo scambio è una persona qualificata oppure un pensionato o una massaia?
Prima di proseguire, cosa intendi esattamente per due reti elettriche?

1) due impianti a valle di due contatori separati A e B , quindi due utenze A e B con contratti diversi, magari da due aziende diverse ad esempio
impianto A) acea e impianto B) edison
impianto A) acea e impianto b) acea
In tal caso gli impianti sono connessi elettricamente (ma non commercialmente) e occorre solo verificare sempre e tassativamente la coerenza di fase e neutro. Immagina cosa accade se un tecnico (autorizzato!) inverte i fili di un solo contatore. Anche se lo scambio fosse realizzato sempre passando con entrambe le reti disconnesse dal carico, le caldaie vogliono la fase in un punto ben preciso altrimenti vanno in blocco.
Peraltro è vietato "vendere o cedere" energia a terzi se i contratti sono intestati a persone diverse ( e forse anche alla stessa persona)
2) un primo impianto connesso alla rete esterna con utenza fornita da un gestore ed un secondo impianto privato ad isola fotovoltaico
in tal caso occorre estrema cautela , perchè è tassativamente vietato connettere (ed anche creare le condizioni di una possibile connessione magari dovuta ad un guasto) un impianto ad isola alla rete senza il collaudo di un tecnico autorizzato.
3) altra combinazione che non mi viene in mente

Gli "addetti ai lavori" che operano negli impianti fotovoltaici ed eolici saranno certamente più precisi di me in merito alle norme.
Bios ringraziano
da Rm10
#3468
La casa è una bifamiliare con due utenze Enel differenti.
Siamo spesso all'estero entrambi ed alcuni giorni fa in una delle abitazioni ha preso fuoco la lavatrice che per una configurazione ereditata dal passato é connessa all'altra utenza.
Il salvavita é saltato, nessuno a casa, nessuna chiave quindi caldaia senza alimentazione temperatura - 8........

Vorrei appunto, se fosse possibile, riuscire quando necessario a commutare l'alimentazione.Per il motivo sopra citato e per altre caratteristiche peculiari dell'impianto, che non vi espongo per non annoiarvi, sarebbe la soluzione migliore.
Lo scambio, se è con una manopola, dopo un collegamento fatto da una persona esperta, credo lo dovrebbe poter fare anche una massaia o così dovrebbe essere possibilmente.
Grazie
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da double
#3476
La commutazione "teorica" che hai chiesto è semplice, tuttavia occorre una adeguata realizzazione impiantistica nel contesto che hai descritto per garantirne la sicurezza e l'aderenza alle normative vigenti.
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Serve un commutatore a 4 vie e 3 posizioni da 10 A, anzi sarebbe meglio usarne uno a 5 con la posizione (2) e (4) libere per realizzare due posizioni intermedie di zero durante la commutazione. Ad esempio li trovi a pag 62 e 63 di questo catalogo ma ce ne sono di altre ditte. http://cid.schneiderelectric.it/z_image ... 00EI_3.pdf
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(l'immagine linkata serve solo per dare una idea delle dimensioni)

Poi occorre valutare "dove" posizionare il commutatore (ovviamente all'interno di un quadretto omologato) , di certo NON nella casa chiusa a chiave con i padroni all'estero. Quindi andrà o nell'altra casa o nel giro scale comune alle due abitazioni. In entrambi i casi occorre proteggere le due nuove linee dedicate che vanno dai due quadri generali dei singoli appartamenti al commutatore e poi esclusivamente alle due caldaie (e a niente altro!) con almeno due magnetotermici (dipende da come si sviluppa l'impianto) ed anche intubare i cavi un una canaletta o un tubo in pvc omologati per impianti elettrici. Ed ancora serve qualche spia luminosa per verificare "quando" nella casa chiusa a chiave non c'è più tensione (magari è saltato un magnetotermico) e quindi serve alimentare la caldaia dal quadro dell'appartamento abitato. E di certo ho dimenticato ancora qualcosa.

Per farla breve: chiama un impiantista elettrico che conosca il mestiere (e che lo conosca bene) e metti in conto almeno 500 euro se non di più. Come ho detto nel post precedente, la "correttezza amministrativa e normativa" è tutta da verificare (e molto probabilmente non lo è) , quindi non è detto che l'elettricista sia disposto a realizzarlo. Certo che se è il solito albanese che lavora (magari anche meglio degli italiani) in nero e senza rilasciare certificazioni, il discorso cambia....
Bios ringraziano
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