Elettrotecnica, macchine e dispositivi elettrici a tensione di rete, impianti, elettrodomestici, elettromeccanica, ecc.
#2889
Salve a tutti. L'idea è semplice. Mi servirebbe una mano per capire come fare.

Il dispositivo da realizzare deve essere semplice.

In ingresso ac 220v.
In uscita ac 220v, probabilmente pilotata da relè.

Quando si accende il dispositivo, in uscita devo avere 220v.
Una volta spento, l'apparato deve "ricordare" per circa 10 secondi di essere stato acceso poco prima.
In caso venga alimentato nuovamente entro questo periodo di tempo, in uscita non deve arrivare tensione.

Personalmente pensavo di mettere un raddrizzatore 220 utilizzando un bridge di diodi.
La tensione raddrizzata deve arrivare ad un condensatore.
Se alla seconda accensione questo condensatore è ancora carico, l'apparato dovrà eseguire lo switch di un relè che impedisca al condensatore di caricarsi di nuovo.

Chiaramente è il meccanismo con il quale implementare la memoria (della accensione o della NON accensione, è indifferente) che mi sfugge.

Idee?
#2893
Stavo anche pensando, nell'ottica della semplificazione, di utilizzare due relè e fare latching, come negli ascensori.
Non capisco però se questo aumenterebbe i consumi rispetto ad una soluzione basata su elettronica.
#2907
Franganghi ha scritto:Salve a tutti. L'idea è semplice. Mi servirebbe una mano per capire come fare.

Il dispositivo da realizzare deve essere semplice.

In ingresso ac 220v.
In uscita ac 220v, probabilmente pilotata da relè.

Quando si accende il dispositivo, in uscita devo avere 220v.
Una volta spento, l'apparato deve "ricordare" per circa 10 secondi di essere stato acceso poco prima.
In caso venga alimentato nuovamente entro questo periodo di tempo, in uscita non deve arrivare tensione.

Per mettere insieme un automatismo come quello che chiedi è necessario stabilire alcuni punti fermi: è un coso hobbistico o intendi produrlo in serie? L'ingresso ac 220 è tassativo, o deriva dal fatto che un interruttore operante a 220 si chiude e alimenta qualcos'altro? L'uscita a 220 deve solo segnalare (quindi richiede una corrente irrisoria) o deve commutare dei kilowatt? Hai una fonte d'energia separata che potrebbe alimentare l'elettronica, o gli unici fili disponibili son quelli del comando a 220?
Lo schema esatto dipende moltissimo dalle risposte.
In assenza di una fonte d'energia separata, la rogna più grossa da risolvere riguarda quella che tu giustamente chiami "memoria": come ti ricordi che l'oggetto è stato acceso e poi spento, se spegnendolo non hai più energia per operare?
In realtà, con un microcontroller e un alimentatore a reattanza, sarebbe possibile ricordare per un certo periodo anche dopo il distacco della fonte energetica, ma in tal caso il controllo ON - OFF dell'uscita dovrebbe avvenire con un triac, non con un relè.
In caso di produzione in serie, poi, servirebbero alcune protezioni elettriche e almeno un piccolo filtro RC per non introdurre disturbi in rete, e i componenti necessari per questo costerebbero più del micro stesso.
Se non hai confidenza con la programmazione, o comunque non intendi usare un microcontroller, devi ripiegare sulla logica CMOS tradizionale, ad esempio un 4047 con intorno alcuni passivi.
L'energia necessaria per ricordare gli eventi andrebbe "stoccata" in un condensatore: con un micro puoi limitarti a soli 3 volt; col 4047 devi salire almeno a 12. Il comando del triac in uscita avrebbe luogo attraverso un fotoaccoppiatore con uscita a triac, pilotabile con meno di 10 mA.
Una dettaglio che non hai chiarito riguarda la sequenza degli eventi: che cosa deve accadere se in ingresso ricompaiono 220 volt mentre è in atto l'intervallo di esclusione di 10 secondi? Sappiamo che l'uscita non deve attivarsi subito, ma non ci hai detto se potrà farlo in automatico allo scadere dei dieci secondi.
Non è fondamentale che tu renda pubblico a che cosa ti serve il congegno completo, ma almeno i dettagli tecnici sul funzionamento ci aiuterebbero a formulare ipotesi più credibili. :)
#2908
zioelp ha scritto:....Non è fondamentale che tu renda pubblico a che cosa ti serve il congegno completo.....


No, non è fondamentale, fan...o le normative.

Basterebbe un comunissimo e semplicissimo temporizzatore pausa-lavoro(Lovato, Finder, Omron....)
Tipo questo:http://www.lovatoelectric.com/download/i176igbdfep05_08_modular_time_relay_tm_pl.pdf
~50€

Sapendo a cosa gli serve e se applicabile.
#2909
dsalva ha scritto:Basterebbe un comunissimo e semplicissimo temporizzatore pausa-lavoro

Per poter utilizzare un comune temporizzatore è indispensabile che l'alimentazione sia sempre disponibile.
Dal discorso mi sembrava di aver desunto che la linea d'ingresso a tensione di rete potesse venir interrotta.
Se non interpreto male il datasheet raggiunto dal link che hai proposto, ai capi di A1 e A2 dev'essere sempre applicata l'alimentazione, e poi il congegno attacca e stacca secondo i tempi impostati sulle manopole.
Non escludo, comunque, che qualche altro modello di temporizzatore già pronto disponga di morsetti per l'alimentazione e morsetti separati per l'evento d'ingresso, magari anche con una batteria tampone che gli permetta di tollerare brevi black-out.
Giusto per parlare, immagino che il coso in esame serva per evitare danni a qualche apparecchiatura nel caso (ad esempio durante un temporale) l'energia manchi per un attimo e poi ricompaia. Alcuni grossi motori elettrici che trascinano un grosso carico meccanico, ad esempio, "soffrono" se li spegni e poi li riaccendi dopo un attimo senza dargli il tempo di decelerare e di fermarsi. Anche se il motore tollerasse bene un improvviso ammanco d'energia, magari è il carico trascinato che rischia danni se lo attivi, disattivi e riattivi troppo rapidamente.
#2910
zioelp ha scritto:....Se non interpreto male il datasheet raggiunto dal link che hai proposto, ai capi di A1 e A2 dev'essere sempre applicata l'alimentazione,....che con una batteria tampone che gli permetta di tollerare brevi black-out.
Giusto per parlare, immagino che il coso in esame ......Alcuni grossi motori elettrici che trascinano un grosso carico meccanico, ad esempio, "soffrono" se li spegni e poi li riaccendi dopo un attimo senza dargli il tempo di decelerare e di fermarsi. Anche se il motore tollerasse bene un improvviso ammanco d'energia, magari è il carico trascinato che rischia danni se lo attivi, disattivi e riattivi troppo rapidamente.


No, si può alimentare da 12VAC/DC a 240VAC/DC(bastava leggere i dati tecnici) ma è tutta fuffa se non dice....

dsalva ha scritto:....a cosa serve questo dispositivo?
(Giusto per darti un consiglio corretto)


Per quel che riguarda i motori elettrici, tutt'altro altro discorso.
#2912
dsalva ha scritto:No, si può alimentare da 12VAC/DC a 240VAC/DC(bastava leggere i dati tecnici) ma è tutta fuffa se non dice....

Siamo d'accordo che il timer già fatto si possa alimentare da 12 a 240, ma non è questo il punto, visto che l'alimentazione non sarà presente a tempo indeterminato.
Il timer già fatto dovrebbe contare i 10 secondi di spegnimento, ma come potrebbe farlo se durante lo spegnimento vien tolta l'energia anche a lui?
Da quello che mi sembra di aver capito leggendo il primo messaggio, l'automatismo da realizzare NON viene alimentato in permanenza, ma solo nel momento in cui il relè d'uscita deve scattare. Ogni volta che si presenta alimentazione 220 in ingresso, il relè deve scattare e far giungere 220 in uscita, ad eccezione di un caso particolare ben preciso: se non sono passati almeno 10 secondi dall'ultimo spegnimento. Il timer già fatto funziona benissimo finché è alimentato, ma non serve più a nulla nel momento in cui gli viene interrotta l'energia sui morsetti A1 e A2, sia essa a 12, 24, 48, 110 o 240 volt.
Ciò detto, son d'accordo anche nell'attendere notizie più precise da parte del richiedente :)
#2914
zioelp ha scritto:....
Siamo d'accordo che il timer già fatto si possa alimentare da 12 a 240, ma non è questo il punto, .....


Invece é proprio questo il punto visto che lo si può alimentare anche con una batteria.

Confidavo nel fatto che ci arrivassi , ma forse
nella foga di scrivere nmila frasi accludendo teorie e paragoni impossibili ti é sfuggito....
E si che sono stato molto sintetico, strano.
Vendo

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