Elettrotecnica, macchine e dispositivi elettrici a tensione di rete, impianti, elettrodomestici, elettromeccanica, ecc.
#2508
Buonasera ragazzi. Scusate per il titolo, forse non è proprio esplicativo.
Provo a spiegarvi il mio problema. Poco fa stavo provando a sostituire il motore di un ventilatore (quello suo si è rotto dopo aver preso accidentalmente dell'acqua), quando collego tutti i fili, sicuramente non nel modo corretto... attacco la spina alla presa. Mi aspettavo potesse succedere un inconveniente, ma non quello che è successo: Attaccando la presa, è scoppiata, ma non quella dove ho inserito la spina, bensì quella distanza dalla medesima. Ovviamente ho provveduto subito a staccare la corrente per sconnettere i fili in quanto stavano già pigliando fuoco. Ed è accaduto anche dell'altro: non sono più funzionanti le prese (3) connesse su quella zona del muro.

Devo preoccuparmi di un danno interno? Ho paura che possano bruciare i fili all'interno del muro.
Vi chiedo la cortesia di illuminarmi, soprattutto riguardo quel fatto strano. Grazie in anticipo!
#2509
Nella peggiore delle ipotesi è compromesso l'isolamento dei fili all'interno del muro. Io li sfilerei, accertandomi del loro stato ed eventualmente provvederei alla sostituzione.
Oppure semplicemente, i passanti da una presa e l'altra sono realizzati sulle stesse prese, quindi saltandone una il collegamento viene a mancare su tutte.

Occhio con la luce, se non sei in grado di risolvere autonomamente ti consiglio di rivolgerti ad un professionista, anche per evitare ulteriori e più gravi danni sia all'impianto che a te.
Falco ringraziano
#2764
Bios ha scritto:Nella peggiore delle ipotesi è compromesso l'isolamento dei fili all'interno del muro. Io li sfilerei, accertandomi del loro stato ed eventualmente provvederei alla sostituzione.
Oppure semplicemente, i passanti da una presa e l'altra sono realizzati sulle stesse prese, quindi saltandone una il collegamento viene a mancare su tutte.

Occhio con la luce, se non sei in grado di risolvere autonomamente ti consiglio di rivolgerti ad un professionista, anche per evitare ulteriori e più gravi danni sia all'impianto che a te.


Salve,
vista la data del messaggio, immagino che ormai la faccenda sia stata risolta da un professionista, ma vorrei comunque aggiungere alcune info che potrebbero essere utili a tutti.
A prescindere da ciò che l'utente possa collegare fisicamente ad una presa, l'impianto a norma DEVE interrompere automaticamente l'energia per evitare danni e/o infortuni.
Nella descrizione dei fatti manca un evento importantissimo che, da solo, suggerisce l'immediato intervento di un tecnico: non è scattato l'interruttore a monte dell'impianto.
Non posso pensare che l'impianto non abbia un interruttore magnetotermico, poiché lo stesso contatore ENEL ne contiene uno che scatta quando la richiesta di corrente supera una cifra che, normalmente, NON è tale da surriscaldare i fili che raggiungono le prese. Se i fili si sono scaldati in un attimo fino a far presupporre l'inizio di un incendio, ho il sospetto che il collegamento sbagliato non abbia coinvolto la linea dell'energia (cioè gli spinotti laterali) ma il conduttore di protezione, ovvero il cosiddetto "filo terra".
In tal caso l'interruttore magnetotermico dell'ENEL può anche non scattare, e la corrente può quindi salire a valori altissimi ben capaci d'incendiare tutto in pochi secondi.
A questo punto la verifica tecnica è d'obbligo: se non c'è stato il distacco automatico perché l'impianto non ha un interruttore differenziale (il cosiddetto "salvavita", che oltretutto è obbligatorio) sarebbe il caso di installarlo; se non c'è stato distacco pur avendo un salvavita, sarebbe il caso di accertarne l'efficienza.
Una possibile spiegazione del "botto" sulla presa vicina non connessa può derivare proprio dall'ipotesi di una dispersione verso terra: la corrente altissima ha attraversato il filo di terra causando il danno nel punto che presentava una resistenza elettrica più alta del resto, magari perché la vite del morsetto era un po' ossidata.

A questo punto, ferma restando la raccomandazione di NON smanettare l'impianto elettrico domestico senza farsi assistere da un professionista, suggerirei di verificare l'efficienza attuale del filo di terra e del paletto dispersore, perché per ironia della sorte erano efficientissimi prima del guasto, e possono aver subito danni a causa del guasto.
Bios ringraziano
#2773
Il contatore del gestore di rete (Enel , Iren ecc...), per legge, non fornisce alcuna protezione a ciò che gli si collega a livello si utenza. Per questo motivo si installa un magnetotermico-differenziale con un p.i. da almeno 6kA ed il suo collegamento col contatore deve essere fatto con dei conduttori più corti di 3mt.
#2781
dsalva ha scritto:Il contatore del gestore di rete (Enel , Iren ecc...), per legge, non fornisce alcuna protezione a ciò che gli si collega a livello si utenza. Per questo motivo si installa un magnetotermico-differenziale con un p.i. da almeno 6kA ed il suo collegamento col contatore deve essere fatto con dei conduttori più corti di 3mt.

E' vero, ma se il guasto fosse stato causato dal semplice cortocircuito tra fase e neutro, senza coinvolgimento della terra, il contatore avrebbe comunque interrotto l'energia lasciando passare per un attimo una corrente relativamente modesta, non sufficiente per scaldare i cavi fino al punto di causare un principio d'incendio.
Il mio dubbio riguardava proprio l'ipotesi di assenza del differenziale, o del magnetotermico-differenziale a corpo unico che di solito si installa per motivi di costo e ingombro.
Il messaggio utile che deve passare è comunque invariato: NON METTER MANO ALL'IMPIANTO ELETTRICO SE NON SI SA CON PRECISIONE CHE COSA SI STA FACENDO :!:
#2784
zioelp ha scritto:E' vero, ma se il guasto fosse stato causato dal semplice cortocircuito tra fase e neutro, senza coinvolgimento della terra, il contatore avrebbe comunque interrotto l'energia lasciando passare per un attimo una corrente relativamente modesta, non sufficiente per scaldare i cavi fino al punto di causare un principio d'incendio...


No, l'interruttore del contatore non ha minimamente i requisiti richiesti dalle normative per la protezione da corto-circuito, poi dipende dalla sezione delle corde, dall'età dell'impianto, senza contare la nota qualità degli interruttori interni al contatore(qualcuno ci ha anche lasciato le penne)
Non per niente i distributori di rete non se ne assumono alcuna responsabilità.

Il danno potrebbe essere dipeso da molteplici fattori e, come già detto da Bios, meglio rivolgersi ad un professionista.
#2786
dsalva ha scritto:No, l'interruttore del contatore non ha minimamente i requisiti richiesti dalle normative per la protezione da corto-circuito, poi dipende dalla sezione delle corde, dall'età dell'impianto, senza contare la nota qualità degli interruttori interni al contatore(qualcuno ci ha anche lasciato le penne)
Non per niente i distributori di rete non se ne assumono alcuna responsabilità.
Il danno potrebbe essere dipeso da molteplici fattori e, come già detto da Bios, meglio rivolgersi ad un professionista.

Il fatto che il contatore non rispetti la legge è una brutta notizia su cui non possiamo fare più di tanto, ma se potessimo formulare delle ipotesi su uno o più dei "molteplici fattori", magari su quelli avremmo l'opportunità di prendere provvedimenti.
Anch'io ho chiarito subito la necessità di farsi affiancare e aiutare da un professionista, addirittura in "maiuscolo urlato".
Giusto per entrare un po' in ambito tecnico (e non andare sempre off-topic), posso capire che l'interruttore all'interno del contatore non sia della miglior qualità possibile, ma dovrebbe comunque garantire il distacco non appena l'impianto chieda più energia di quella prevista dal contratto.
Se pago per prelevare 3 kWh, e ammetto uno scarto del 10% in più, il congegno dovrebbe scattare quando vede passare per un certo numero di cilci una corrente RMS di 3300 / 230 = circa 14.4 ampere. Mettici dentro tutti i calcoli vettoriali che vuoi; tutti gli sfasamenti possibili; tutte le cadute possibili e immaginabili; ma reputo molto improbabile che, in seguito a cortocircuito tra fase e neutro (o comunque tra i conduttori interessati normalmente dall'energia, esclusa quindi la terra di protezione) siano passati per qualche istante più di un centinaio di ampere.
La mia è solo un'ipotesi, e le ipotesi nascono per essere confutate o confermate sulla base di dati meno ipotetici, altrimenti non ne veniamo fuori.
Hai scritto che gli interruttori magnetotermici a norma per uso domestico devono avere un potere d'interruzione di almeno 6000 ampere, per cui immagino che l'interruttore inserito nel contatore, per quanto scarso possa essere, non abbia un dato di targa notevolmente inferiore, perché sarebbe come dire che l'azienda idrica ti obblighi ad installare rubinetti resistenti a 50 bar mettendo a monte sul contatore una valvola che si rompa già a 5 bar.
Se la valvola si rompesse già a 5 bar, un ipotetico "cortocircuito idrico" a valle si ripercuoterebbe sulla conduttura a monte, e immagino che sia questo il problema che l'ENEL tema di più: se l'interruttore in casa mia non scatta e non interrompe il corto, è vero che i miei cavi s'incendiano, ma potrebbero danneggiarsi anche i loro, almeno nel tratto a sezione piccola fino al punto di derivazione appeso o interrato da qualche parte.
Dobbiamo pensare che l'ENEL, in caso di guasto simile, possa accusare me di non aver installato a valle un magnetotermico buono? E' una domanda, non una provocazione. Io in casa ho un magnetotermico differenziale, e ogni tanto mi diverto pure a verificarne l'efficienza.
#2797
No, guarda, in un circuito monofase a corrente alternata si calcola così:
I=P/(V*cosfi)=~16A(senza contare le tolleranze del gestore di rete e tipologia del carico)
Ma questo é ininfluente.

L'interruttore del contatore é da In=63A, CLASSE D(intervento istantaneo per correnti che vanno da 10*In a 20*In).
La parte elettronica del contatore che limita l'assorbimento interviene in entro 4 minuti se superiore a quella disponibile(così scrive Enel).

Nelle più rosee condizioni potrebbe verificarsi che per qualche ms la corrente di corto potrebbe arrivare a ~630A.
Ipotizziamo un conduttore di una presa con sezione 2,5mmq percorso da 630A...

...ringrazia che sia scoppiata solo la presa.

....
Hai scritto che gli interruttori magnetotermici a norma per uso domestico devono avere un potere d'interruzione di almeno 6000 ampere,...


No, ho scritto solo quello dopo il contatore.

...
Dobbiamo pensare che l'ENEL, in caso di guasto simile, possa accusare me di non aver installato a valle un magnetotermico buono?


Si, e non ci vanno tanto leggeri.

...Io in casa ho un magnetotermico differenziale, e ogni tanto mi diverto pure a verificarne l'efficienza.


Pigiare il bottoncino 'Test' del differenziale non ne attesta la sua reale efficienza: a quanti mA sarà intervenuto? Quanto tempo ci avrà messo?

Anche se le normative non lo prevedono, sarebbe molto più corretto chiamare un professionista per verificare periodicamente l'efficienza delle protezioni con apposita strumentazione certificata(e revisionata ogni 2 anni).
Questo dovreste trovarlo scritto anche nella dichiarazione di conformità, alla voce 'libretto d'uso e manutenzione'.

Ma siccome costa e "funziona finché non si rompe".....
#2800
dsalva ha scritto: ...ringrazia che sia scoppiata solo la presa.

Grazie per le delucidazioni tecniche sul mondo ENEL, interessanti ed istruttive.
Tutta la cascata di dubbi è venuta semplicemente fuori dal fatto che a scoppiare non fosse la presa dov'era collegato il ventilatore ma un'altra presa adiacente, libera.
Se il botto è dovuto ad una zona con resistenza più alta, come dire ad un contatto elettrico incerto, mi aspetterei che questo compaia nei punti in cui la molletta interna della presa abbraccia lo spinotto della spina.
Invece, stando ai fatti, il contatto incerto era altrove, elettricamente in parallelo alla linea ma non tra i piedi della corrente di cortocircuito.
Se son passati per qualche istante 630 ampere è lecito aspettarsi il danno ai cavi, ma il mancato distacco da che cosa può essere dipeso, a parte la scarsa qualità dell'unico interruttore "automatico" presente?

dsalva ha scritto:Pigiare il bottoncino 'Test' del differenziale non ne attesta la sua reale efficienza: a quanti mA sarà intervenuto? Quanto tempo ci avrà messo?

Se sento rumore di zoccoli in strada, nel mio quartiere, io penso ad un cavallo, non ad una zebra.
Un guasto talmente subdolo da spostare le soglie e impigrire il meccanismo non è impossibile, ma a mio parere è decisamente improbabile.
So di essere sfortunato, ma ritengo che, nel 99.99% dei casi, se pigio il tasto e il coso scatta, posso guardare il bicchiere mezzo pieno e fidarmi.
In fondo, la mia sfortuna potrebbe anche rompere il congegno due ore dopo che il tecnico ne ha certificato l'efficienza e due secondi prima che nel frigo si spelli un cavetto mentre sto aprendo lo sportello :)
#2802
zioelp ha scritto:...So di essere sfortunato, ma ritengo che, nel 99.99% dei casi, se pigio il tasto e il coso scatta, posso guardare il bicchiere mezzo pieno e fidarmi....


Certamente, è casa tua, l'impianto eletttrico è tuo e ne consegue che la responsabilità è tua ed è tua anche nei confronti di chi abita con te o chiunque entri in casa.
Il fatto che una protezione non intervenga quando deve intervenire non è impossibile, raro o dovuto unicamente ad un fattore accidentale, se poi tieni conto del fatto che fra 10 e 50mA ci passano la vita o la morte...

Il tutto si potrebbe paragonare, secondo me, con l'impianto frenante di una macchina: i freni sono lì, hanno sempre funzionato, quando premo il pedale la macchina arresta la corsa, perchè proprio ora non dovrebbero funzionare....
Quanto tempo hanno i freni? Saranno usurati? Come reagisce la vettura? Sono stati controllati da un meccanico? Le persone che viaggiano con me saranno al sicuro?
Vendo

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