- 25 ott 2017, 10:39
#4888
Salve a tutti.
Vorrei alimentare una breakout board per un controllo CNC sfruttando un trasformatore in mio possesso ed evitando di acquistare uno.
La scheda in questione accetta tensioni in continua dai 24 ai 60 Volt, con corrente sino a 20 A provvedendo direttamente ad alimentare i motori (2), che accettano anche essi tensioni sino ai 60V in continua. (il sistema non richiede tensione stabilizzata).
Vorrei alimentare il sistema sfruttando un trasformatore che già possiedo da 1000 VA, con ingresso 230 e uscite 24, 48V.
in particolare vorrei sfruttare l'uscita a 48V per ottenere una tensione raddrizzata intorno ai 60V, ideale per sfruttare al meglio i motori.
Ora basandomi sulle mie poche conoscienze di elettronica, l'uscita a 48V in alternata (che sarebbe il valore efficace) corrisponde ad un bel 48 * sqrt(2) cioè circa 48*1.41= 68V circa. Se a questo ci aggiungo che la tensione può variare del 10% arrivo a circa 75 Volt.
Anche se si tratta di un valore calcolato senza carico ( e di conseguenza diminuisce una volta che i motori vengolo alimentati ) ho paura che una volta raddrizzato, considerando che posso perdere un paio di volt nel ponte raddrizzatore, possa danneggiare la scheda.
So che esistono degli integrati che mi permettono di stabilizzare la tensione, ma da quanto ho capito si tratta di integrati che lavorano su correnti di pochi Ampere.
Ho fatto una stima sul carico, basandomi su tipo di lavorazioni che questo sistema dovrebbe effettuare posso valutare una potenza massima richiedibile intorno ai 600-700 W, da cui ottengo correnti intorno ai 10-11 Ampere.
Esiste qualche soluzione semplice (ed economica) che mi permetta di ottenere la tensione richiesta in uscita riducendo (e magari stabilizzando ) quella che ottengo dopo il ponte raddrizzatore? (non voglio cimentarmi nel togliere spire al secondario).
Mi potete dare una mano nel capire se vale la pena sfruttare questo alimentatore nei suoi 48V oppure no?
Grazie.
Piero.
Vorrei alimentare una breakout board per un controllo CNC sfruttando un trasformatore in mio possesso ed evitando di acquistare uno.
La scheda in questione accetta tensioni in continua dai 24 ai 60 Volt, con corrente sino a 20 A provvedendo direttamente ad alimentare i motori (2), che accettano anche essi tensioni sino ai 60V in continua. (il sistema non richiede tensione stabilizzata).
Vorrei alimentare il sistema sfruttando un trasformatore che già possiedo da 1000 VA, con ingresso 230 e uscite 24, 48V.
in particolare vorrei sfruttare l'uscita a 48V per ottenere una tensione raddrizzata intorno ai 60V, ideale per sfruttare al meglio i motori.
Ora basandomi sulle mie poche conoscienze di elettronica, l'uscita a 48V in alternata (che sarebbe il valore efficace) corrisponde ad un bel 48 * sqrt(2) cioè circa 48*1.41= 68V circa. Se a questo ci aggiungo che la tensione può variare del 10% arrivo a circa 75 Volt.
Anche se si tratta di un valore calcolato senza carico ( e di conseguenza diminuisce una volta che i motori vengolo alimentati ) ho paura che una volta raddrizzato, considerando che posso perdere un paio di volt nel ponte raddrizzatore, possa danneggiare la scheda.
So che esistono degli integrati che mi permettono di stabilizzare la tensione, ma da quanto ho capito si tratta di integrati che lavorano su correnti di pochi Ampere.
Ho fatto una stima sul carico, basandomi su tipo di lavorazioni che questo sistema dovrebbe effettuare posso valutare una potenza massima richiedibile intorno ai 600-700 W, da cui ottengo correnti intorno ai 10-11 Ampere.
Esiste qualche soluzione semplice (ed economica) che mi permetta di ottenere la tensione richiesta in uscita riducendo (e magari stabilizzando ) quella che ottengo dopo il ponte raddrizzatore? (non voglio cimentarmi nel togliere spire al secondario).
Mi potete dare una mano nel capire se vale la pena sfruttare questo alimentatore nei suoi 48V oppure no?
Grazie.
Piero.