Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
da wort81
#4833
Mi sono registrato per avere un consiglio semplicissimo, ho una batteria di auto 12V a 70A e mi servirebbe un circuito di uscita per ridurre a 12 V a 5A mi potete consigliare dove acquistare qualcosa del genere?
#4836
Messaggio spostato in Elettronica, la sezione Presentazioni non è per porre domande e non è visibile a tutti...
#4837
:?: Non si capisce bene la domanda, hai forse bisogno di un limitatore di corrente ?

Sappi che la corrente di targa di una batteria, anche se risulta maggiore di quella che ti serve, non è un problema, infatti è il carico che decide quanta gliene serve, quindi se quello che devi collegarci assorbirà 5A, la batteria fornirà solo 5A, presta solamente attenzione a non provocare cortocircuiti e metti un fusibile a protezione...
#4838
Approfitto della domanda per tentare di far luce sul mistero che spesso avvolge le faccende legate ai concetti di tensione e corrente.
Nel quesito compaiono due numeri di partenza, 12 e 70, e due numeri d'arrivo, 12 e 5, che dovrebbero saltar fuori con l'ausilio di un ipotetico accorgimento tecnico.
Finché si ragiona in astratto, passare da 12 a 12 è immediato, perché la cifra non cambia.
Passare da 70 a 5 sembrerebbe più difficile, e lascerebbe supporre la necessità di aggiungere qualche diavoleria elettronica da costruire in proprio o acquistare già pronta su ebay.
In realtà, se interpreto correttamente la richiesta, le due coppie di cifre possono essere "collegate" fra loro senza aggiungere nulla se non un paio di comuni cavi elettrici.
La prima cifra delle coppie è accompagnata dalla lettera V, e quantifica un parametro fisico della batteria e dell'oggetto che questa dovrebbe alimentare, sia esso un motorino, una lampada, un telecomando, un lettore MP3, o qualunque altro dispositivo che abbia bisogno d'energia elettrica per funzionare.
La corrispondenza fra la cifra 12 della batteria e la cifra 12 dell'oggetto collegato non ha bisogno di essere spiegata, poiché somiglia molto all'analoga necessità di avere una vite del 12 e un dado del 12: se fossero di diametro diverso, non sarebbe possibile accoppiarli in modo utile.
La corrispondenza delle cifre A è più ostica, perché le cifre A rappresentano un parametro fisico diverso da V, e ricordano molto i concetti di domanda e offerta osservabili nei mercati: domanda e offerta non devono per forza essere identiche, poiché l'una esiste a prescindere dall'altra, e ciascuna opera per proprio conto senza causare danni di natura fisica.
In altre parole, se tentassimo d'inserire a forza una vite del 12 in un dado del 10, la manovra non avrebbe successo, e magari produrrebbe un danno fisico.
Se invece tentassimo di proporre 70 skateboard nel reparto geriatrico di un ospedale, riceveremmo solo dei "no grazie" o dei "mi sembra un po' tardi", ma a parte qualche stampella in un occhio non ci sarebbero conseguenze fisiche irreparabili.
Scherzi a parte, la differenza fra V (tensione espressa in volt) e A (corrente espressa in ampere ) è riassumibile in poche righe con un esempio idraulico: V corrisponde all'altezza di una cascata, o alla pressione disponibile all'uscita di un tubo; A rappresenta la quantità d'acqua che la cascata muove nel tempo di un secondo.
Io posso benissimo avere un tubo del diametro di uno spaghetto, dal quale sparo acqua alla pressione di 100 bar, e un tubo del diametro di una palla da bowling, dal quale fornisco acqua per semplice caduta alla pressione atmosferica.
La pressione idrica dipende dal fornitore, ed è fissa (o almeno dovrebbe essere stabile) sia mentre l'acqua scorre, sia quando i rubinetti sono chiusi e nessuno sta prelevando.
La quantità dipende dall'utilizzatore, e può essere un tot quando c'è erogazione, o zero quando nessuno preleva.
Il fatto che l'azienda idrica possa distribuire milioni di litri d'acqua al minuto non obbliga i singoli utenti a dotarsi di tubi e rubinetti grandissimi, e non obbliga i singoli utenti a prelevare acqua se non ne hanno necessità.
Allo stesso modo, l'azienda fornitrice d'energia elettrica ci porta in casa un filo dove la "pressione" è 230V, e ci dice che i nostri elettrodomestici dovranno avere in etichetta la stessa cifra 230, pena un danno fisico o comunque un malfunzionamento.
La cifra A la decidiamo noi: se lasciamo tutto spento, A sarà zero; se accendiamo luci, TV, aspirapolvere, lavastoviglie, e magari il forno a microonde, A potrà assumere valori via via crescenti, senza che l'azienda fornitrice se ne abbia male, o che qualcosa di fisico si rompa.
In conclusione, come già illustrato benissimo in un'altra risposta, l'adattamento fra 12V - 70A (disponibili) e 12V - 5A (richiesti) è del tutto automatico, e quindi non richiede alcun circuito o dispositivo accessorio.
Va comunque chiarito che, probabilmente, la cifra 70A della batteria non riguarda la quantità di corrente erogabile, ma piuttosto la grandezza del serbatoio da cui si attinge per fornire la corrente A mantenendo la tensione V.
La grandezza del serbatoio può essere espressa in Ah, cioè in "amperora".
Una piccola batteria per automobile può avere in etichetta le cifre 12V e 70Ah, con l'idea di descrivere la "pressione di mandata", 12 volt, e la grandezza della riserva d'energia, che dovrebbe bastare per far uscire 70 ampere per almeno un'ora, cioè 3600 secondi.
Ovviamente, sapendo che la pressione V è fissa all'origine, ma l'intensità del prelievo A dipende dall'utilizzatore, è lecito aspettarsi che la riserva di 70 Ah duri 10 ore chiedendo solo 7A, e quindi 100 ore chiedendo appena 0,7A.
Non è forse altrettanto ovvio che una batteria per automobile possa invece erogare molto più di 70A, seppure per brevi periodi e con un forte stress, nei pochi secondi necessari per avviare il motore girando la chiavetta.
Vendo

OWON HDS2202S nuovo imballo originale 190.00 eur[…]

Sono comuni interruttori a levetta DPDT. Se le due[…]

Visita il nostro canale telegram