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Ciao !! Per testare cose tipo alimentatori e finali BF, mi sto costruendo un carico fittizio, come se ne vedono a decine su Internet. Vedasi ad es. l'immagine. Il problema e' che vorrei poter ottenere vari valori di resistenza, collegando, di volta in volta, in maniera appropriata i resistori. C'e' una soluzione ovvia al problema: usare cavetti con terminali a coccodrillo. Ma costringerebbe ogni volta a ricablare tutto ex novo, con conseguente perdita di tempo e possibilita' di errori. Un'ipotesi alternativa potrebbe essere quella di collegare ciascuno dei reofori dei resistori ad un perno verticale e realizzare vari "pannellini" precablati, uno per ogni valore di resistenza desiderato, da infilare sui perni, un po' come un integrato su uno zoccolo. Pero', assicurare un contatto elettrico affidabile con il perno e' meno semplice di quanto non appaia ( se si desidera non avvitare e svitare ad ogni cambiamento ). Mi potreste, per favore, fornire qualche spunto per escogitare soluzioni alternative ? O alternative al perno, altrettanto economiche ? Grazie !!

[mars]

Dati:
- i costi dei resistori corazzati
- la necessità di avere molti valori
- la inefficienza di un sistema simile
per provare alimentatori è il caso di passare a carichi attivi, come questo
http://www.microcontroller.it/Progetti/ ... /eload.htm

Per amplificatori bf, dato che le resistenze tipiche degli altoparlanti sono riducibili a ben pochi valori (2, 4 , 8 , 16ohm), il problema di "commutare" non si pone e possono bastare semplici interruttori che mettano in parallelo o in serie i resistori.

[LM317]

Ciao e grazie per la risposta ! Dunque: (1) il costo dei resistori ( 10 pezzi da 8 ohm e 25 watt ) e' di una decina di euro, perche' ho aspettato che su Amazon apparisse una proposta conveniente; il costo dell'aletta non esiste perche' me ne sono state regalate diverse, recuperate da vecchi trasmettitori radio. (2) i valori che mi occorrono, come giustamente hai detto tu, sono pochi: 1, 2, 4, 8, etc.

Per quanto attiene al carico attivo, si tratta di una prospettiva che prendero' certamente in considerazione. Grazie per avermene segnalato lo schema. Ho tratto da Nuova Elettronica uno simile, che permette di lavorare sia ad ohm che ampere costanti. Credo si differenzi, sostanzialmente, perche' in luogo del darlington usa una coppia di mosfet IRPF 250.

Ma mi sono orientato ad una soluzione a resistori, in una logica "pochi, maledetti e subito". Il problema sono i connettori. Ovviamente, ad esempio, per ottenere una resistenza di 4 ohm non metto in parallelo 2 da 8 ohm (potenza dissipabile 50 watt), bensi', in serie due gruppi di quattro in parallelo (potenza dissipabile 200 watt). E' questo che rende il cablaggio complesso ...