Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
#3890
Ciao a tutti,
Sto costruendo una piccola testata di un amplificatore, per suonare in cuffia.
Lo schema elettrico originale è di un Fender.
Io ho modificato il disegno per alimentarlo con un'alimentatore esterno da 12 Volt, e ho apportato anche qualche modifica come aggiungere un diodo in entrata della corrente e aggiungere un potenziometro nell'entrata aux, per regolare il suono.
L'amplificatore ha un canale distorto e uno pulito, e una entrata aux.
Se tocco col dito il jack nelle cuffie sento ronzare, ma se lo attacco alla chitarra, non si sente alcun suono, a volte esce solo distorto.
Se attacco il jack nell'aux non si sente nulla.
Ho controllato più volte il circuito ma non vedo nulla di strano, l'unico condensatore che ho sbagliato a mettere e quello da .022uF io l'ho messo da 220 (riporto quello che c'è scritto sul condensatore).
Il condensatore in questione va alla massa, non credo che solo questo può dare tutti questi problemi.
Riporto tutti e due gli schemi.
Questo è quello originale:
Schema Originale Fender Frontman 10G.jpg

Questo è quello che ho modificato io:
Schema GR5000 09.04.017.jpg

Per qualche ragione non vuole funzionare, ho pure controllato tutte le piste col tester e non sono interrotte.
Ho fatto anche una fotografia delle piste del circuito elettrico e col pc ho aggiunto le piste e i componenti elettrici per ricontrollare tutte le piste, ma non ho notato nulla di strano.
Grazie a chi mi da delle delucidazioni.
#3891
Non ho esaminato a fondo gli schemi, ma già a colpo d'occhio risulta evidente che lo schema Fender prevede un'alimentazione duale, con un ramo positivo e uno negativo rispetto alla massa.
Se la tua modifica impiega un'alimentazione singola, con un positivo e una massa ma non un negativo rispetto a massa, così com'è non può funzionare.
Se non hai un alimentatore duale, prova con due alimentatori singoli: il positivo del primo va al positivo del circuito; il negativo del primo va a massa; il positivo del secondo va a massa; il negativo del secondo va al negativo del circuito.
#3894
Ciao Zioelp, Grazie per avermi risposto.
Per adesso non ho ancora il contenitore metallico per riporlo, ho solo il circuito finito su basetta mille fori.
Lo alimento con un alimentatore singolo, col connettore + e - .
Purtroppo non ho un'alimentatore duale.
Volevo chiederti cosa intendi per: ''alimentazione singola, con un positivo e una massa ma non un negativo rispetto a massa''??
Per massa intendi quella specie di E rovesciata verso il basso?

(Ti confesso che tutto quello che so di elettronica, e per passione è un po perché mi sono interessato)
#3896
Ciao Zioelp,
Stavo riguardando tutti e due gli schemi elettrici e pensando a quello che mi hai scritto: ''alimentazione singola, con un positivo e una massa ma non un negativo rispetto a massa''.
Ti faccio una mia ipotesi:
Se io dovessi crearmi un'alimentatore duale utilizzando due LM7812 e due LM7809 avrei un positivo a +12 volt e un negativo a -12 volt per alimentare il TDA2030A.
Poi avrei un positivo a +9 volt e un negativo a -9 volt per alimentare i due 4558DD alimentati in parallelo.
E in fine una massa da mettere alla massa del circuito.
La resistenza da 100 ohm 1/2 W la potrei anche eliminare, questo per tenere le due alimentazioni separate.
Anche il diodo 1N4007 lo potrei togliere (questo l'ho messo per salvare il circuito in caso inverto i poli + e -).
In teoria dovrebbe funzionare!
#3897
Elitist ha scritto:Lo alimento con un alimentatore singolo, col connettore + e - .
Purtroppo non ho un'alimentatore duale.
Volevo chiederti cosa intendi per: ''alimentazione singola, con un positivo e una massa ma non un negativo rispetto a massa''??
Per massa intendi quella specie di E rovesciata verso il basso?

La cosiddetta "massa" rappresenta la connessione (il filo, la pista di rame, la zona di circuito) che viene presa come riferimento per poter misurare il voltaggio, e negli schemi viene spesso disegnata anche col buffo simbolo che citi.
L'alimentatore che usi è "singolo" perché presenta in uscita soltanto due fili: se uno lo chiami "positivo", l'altro, di conseguenza, dovrai chiamarlo "negativo". Per convenzione, i circuiti alimentati con soli due fili attribuiscono la funzione di "massa" al negativo, e assumono che la massa si trovi esattamente a zero volt e costituisca il punto di riferimento per tutte le misurazioni.
Nal caso del circuito Fender, gli elementi elettronici hanno bisogno di ricevere energia non solo con tensione positiva rispetto a massa, ma anche con tensione negativa rispetto a massa.
In questo caso i concetti di "negativo" e "massa" non sono più intercambiabili e connessi tra loro, perché la massa continua a rappresentare il punto di riferimento a zero volt, ma il negativo assume una tensione diversa da zero, in genere uguale in valore assoluto alla positiva.
Un alimentatore "duale" è semplicemente un alimentatore doppio, e quindi, in mancanza di meglio, può essere costruito a partire da due alimentatori singoli identici, con la semplice accortezza di collegare le due coppie di fili in uscita nel modo appropriato.
Con due alimentatori ti ritrovi in mano due coppie "positivo / negativo", ma se prendi il negativo di una e lo attacchi al positivo dell'altra, questo collegamento doppio puoi considerarlo "massa", e i due fili che avanzano saranno uno il positivo e l'altro il negativo "rispetto a massa".
Elitist ringraziano
#3898
Elitist ha scritto:Se io dovessi crearmi un'alimentatore duale utilizzando due LM7812 e due LM7809 avrei un positivo a +12 volt e un negativo a -12 volt per alimentare il TDA2030A.
Poi avrei un positivo a +9 volt e un negativo a -9 volt per alimentare i due 4558DD alimentati in parallelo.
E in fine una massa da mettere alla massa del circuito.

Coi pezzi che citi è tecnicamente possibile realizzare un alimentatore duale, ma solo se in ingresso colleghi un trasformatore con doppio secondario isolato, cioè con quattro fili, e aggiungi un altro stadio di rettificazione e filtraggio uguale a quello che già c'è (il motivo è subdolo e difficile da commentare in questa sede) :)
A questo punto, tanto vale procurarsi un trasformatore toroidale da 30VA con primario a 230V e secondario 12 - 0 - 12 (tre fili), e copiare pari pari lo schema Fender (un esempio è l'oggetto ebay 121409566853).
Se non vuoi usare un trasformatore puoi usare due alimentatori separati con uscita a 12V, collegandoli "schiena contro schiena" (due fili opposti insieme a fare da massa) come descritto nel messaggio precedente. I rami dei 9V puoi ottenerli seguendo lo schema Fender.

Elitist ha scritto:La resistenza da 100 ohm 1/2 W la potrei anche eliminare, questo per tenere le due alimentazioni separate.

Non c'è motivo di tenere le alimentazioni separate, a patto che tu segua il più possibile lo schema Fender.
Tieni presente che i moderni scatolini leggerissimi che accettano energia a 230 volt e forniscono 12 volt in continua non sono proprio il massimo per alimentare un ampli audio, perché la tensione è sempre "inquinata" da un disturbo che, con un po' di sfortuna, potrebbe risultare udibile in cuffia sotto forma di soffio o crepitio.
Valuta anche la possibilità di scegliere una soluzione "mirata", ovvero un ampli più piccolo che risulti adatto al solo ascolto in cuffia, dove ti basterebbe meno di un watt invece dei 20 e più che l'originale destinava all'altoparlante.
#3899
Grazie per l'aiuto che mi stai dando :)
Piano piano sto capendo qualcosa sull'alimentazione in duale, per me è una cosa nuova.
Ho fatto uno schemino, per vedere se ho capito i collegamenti, non sapendo come rappresentare i due trasformatori ho raffigurato due batterie :oops:
Alimentatore Duale 12 Volt.jpg
Alimentatore Duale 12 Volt.jpg (13.64 KiB) Visto 983 volte

Se il mio disegno è corretto, sul circuito dovrò separare la pista col negativo - 16 Volt (TDA2030A) e il negativo - 9 Volt (i due 4558DD) dalla pista della massa (senza togliere la resistenza da 100 ohm) e collegarci il - 12 Volt.
Poi devo mettere il positivo + 12 Volt al + .
E la massa (0 Volt) alla massa del circuito.
Se è corretto Dovrebbe funzionare.
Non vorrei che mi si brucia il led (power) che ho messo per vedere se acceso o spento.
Piccolo ot:
Ho costruito un altra testata di un amplificatore, lo uso sempre per suonare in cuffia.
Usa due integrati BF245B, un NE5532A e un TDA2003.
Questo ha un solo canale pulito e un' entrata aux, uso un contenitore metallico da 15x9x4 .
A volte se giro il volume o l'aux troppo alto, si sente un leggero ronzio, ma quando ci suono su, tende a sparire.
Questo amplificatore lo costruisco per evitare tutte le volte di collegare l'effetto distorsore, così ho tutto li dentro.
Sicuramente qualche ronzio lo farà, ti saprò dire cosa salta fuori ;)
#3900
Elitist ha scritto:Ho fatto uno schemino, per vedere se ho capito i collegamenti, non sapendo come rappresentare i due trasformatori ho raffigurato due batterie

Lo schema è valido, ma devi accertarti di aver chiara in mente la differenza fra un trasformatore e una batteria: il primo è un dispositivo che funziona solo con correnti alternate; la seconda è una fonte di corrente continua.
Il trasformatore viene rappresentato come vedi nello schema Fender: è quel coso buffo che compare quattro volte in basso a sinistra con le sigle che iniziano per 7601CT.
Elitist ha scritto:Se il mio disegno è corretto ...

Dato che hai a disposizione lo schema Fender, ti conviene usare direttamente quello come riferimento, poiché le modifiche attuate prima di aver chiara in mente la faccenda dell'alimentazione duale dovrebbero comunque essere ricondotte all'origine.
Al limite, se proprio non intendi usare un trasformatore per passare dai 230 volt di rete ai 12 - 0 - 12 volt alternati adatti ad alimentare il circuito attraverso il connettore J9, puoi ripiegare su due alimentatori in continua collegati come le batterie che hai disegnato e portati ai punti TP7 (positivo), TP8 (negativo) e massa, avendo cura di eliminare i quattro diodi 1N4003.
Se hai già un alimentatore con uscita a 12 volt, probabilmente preferirai comprarne un altro uguale, ma tieni presente che con +12 e -12 volt non potrai avere la stessa potenza d'uscita dell'originale concepito per +16 e -16.

Per quanto riguarda l'altro ampli che ronza un po' col volume al massimo, è probabile che la schematura non sia adeguata o abbia dei punti deboli.
Per avere il massimo effetto schermante è necessario che la massa del circuito faccia contatto col metallo della scatola in un solo punto, non in più punti lontani fra loro.
Se i potenziometri hanno una parte metallica, anche questa deve far capo al contenitore.
Se i potenziometri e le prese jack d'ingresso non sono montati direttamente sulla scheda, i cavi di collegamento dovrebbero essere schermati, con la calza collegata solo da una parte e, se possibile, non usata come collegamento di massa del segnale.
Per capirci: il cavo dal jack d'ingresso alla scheda dovrebbe avere due fili interni e la calza esterna. Un filo interno trasporta il segnale; un filo interno collega la massa; la calza funge solo da schermo.
Nel caso dei potenziometri, i fili interni dovrebbero essere tre, con in più la calza esterna che funge solo da schermo.
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