dtx901 ha scritto:L'integrato con cui sto giocando ora nel datasheet ha due modalità: otl per 2 canali e btl per un canale solo.
Dai diagrammi si vede come può andare in otl con carico 3,4 e 8ohm e in btl a 6ohm.
Perché in btl solo a 6ohm?
L'integrato BA5417 ha dentro due amplificatori uguali progettati per accettare in uscita un carico non più basso di 3 ohm ciascuno. Se ti chiedi perché mai non dovrebbero accettare e gradire un carico più basso di 3 ohm, la risposta è semplice: perché alla tensione d'alimentazione massima prevista, e col massimo segnale audio in ingresso previsto, i transistor interni dello stadio finale dovrebbero lasciarsi attraversare da una corrente più alta del loro limite, col rischio di scaldarsi tanto e anche rompersi. In realtà, a voler essere pignoli, la "sofferenza" non è massima col segnale massimo, ma non è il caso di soffermarci sui dettagli. Con un carico di 3 o più ohm, invece, anche a tensione e segnale massimi, la corrente che esce dall'integrato non può arrivare a valori troppo alti, appunto perché è "impedita" dai 3 o più ohm. Un carico di soli 2 ohm, ad esempio, non "impedirebbe" abbastanza il passaggio di una corrente dannosa. Dato che impedenze del carico da 3 ohm in su NON fanno danni al circuito, il datasheet mette in luce un'informazione di carattere commerciale, e cioè il fatto che puoi usare sia gli altoparlanti da 4 ohm, che trovi facilmente in commercio per applicazioni in automobile a 12V, sia gli altoparlanti da 8 ohm, che trovi facilmente in commercio per apparecchiature che usi in casa a 230V di rete. Ora, dato che nell'integrato ci sono due ampli uguali che di solito usi per un segnale stereo da ascoltare con due casse, il datasheet di dà un'altra notizia commerciale: se per caso non dovessero servirti due casse per un impiego stereo, perché magari devi amplificare una chitarra che è mono, allora puoi sfruttare i due ampli in modo che "collaborino" verso un'uscita unica comune, ovviamente con più potenza di quella che avresti se sfruttassi solo una delle due sezioni identiche. E' la famosa modalità BTL (Bridge Tied Load, Carico Attaccato a Ponte), nel senso che il carico rappresentato dall'altoparlante somiglia a una passerella appoggiata a collegare fra loro le due uscite di potenza disponibili. In BTL, una sezione riceve il segnale d'ingresso così com'è, e l'altra riceve il segnale rovesciato, cioè con dei più dove in origine ci sono i meno, e dei meno dove in origine ci sono i più (pensa ad un'immagine riflessa in uno specchio). Grazie al collegamento a ponte, e all'inversione del segnale su uno dei lati, al carico viene applicata una tensione doppia rispetto alla configurazione stereo a canali separati. In pratica, se in stereo puoi mandare al massimo 12 volt verso l'altoparlante, in BTL ne puoi mandare 24, perché una canale manda +12, e l'altro manda +12 a rovescio, come dire -12. Se misuri la tensione col puntale nero sul punto -12, e il puntale rosso sul punto +12, il voltmetro legge 24. Fin qui tutto bene; ma purtroppo tornano sempre fuori i famosi limiti: ora che la tensione è raddoppiata, se la applichi allo stesso carico di 3 ohm che va bene in modalità OTL (dove la tensione non è raddoppiata), fai passare una corrente troppo alta nei transistor degli stadi finali, e quindi il datasheet di dice che, in modo BTL, dovresti attaccare in uscita un carico non più basso di 6 ohm.
dtx901 ha scritto:Quindi il tuo suggerimento è costruisci l'amplificatore e poi prova i vari carichi per vedere con quale rende meglio?
Non mi sembra di aver proposto un'idea così estrema.
Il senso del mio discorso era: consulta i datasheet e scegli uno schema che ti piace e che vorresti realizzare, poiché leggendo la documentazione troverai di certo indicato il valore d'impedenza che l'oggetto si aspetta esternamente. Se proprio t'interessa vedere in dettaglio che cosa cambia tra un finale nato per 8 ohm e uno nato per 4, un buon sistema semplice è mettere a confronto gli schemi elettrici. Con un po' d'esperienza, probabilmente noterai che i pezzi principali son sempre gli stessi, al punto che, in molti casi, il datasheet ti lascia addirittura scegliere se collegare un carico di 4 o di 8 ohm, accettando solo un diverso livello di potenza in uscita. A spanne, come regola pratica, puoi pensare che se la tensione d'alimentazione dell'ampli in volt è alta, il carico consigliato in uscita può avere un valore in ohm alto. Viceversa, se l'alimentazione ha pochi volt, l'impedenza del carico dovrebbe essere più bassa. In certi finali per auto di qualche anno fa veniva consigliato addirittura il valore di 2 ohm, ottenibile con due altoparlanti da 4 ohm in parallelo. Visto che quasi tutti gli altoparlanti in commercio hanno impedenza nominale di 8 o 4 ohm, quasi tutti gli schemi di ampli che trovi in rete vanno bene per 4, 8, o entrambi i valori, spesso senza cambiare una virgola nei pezzi principali da montare. Ripeto il concetto: in un ampli finale audio NON è obbligatorio far combaciare le impedenze spaccando i decimali in quattro, poiché se sgarri anche del 50% non succede nulla di drammatico. Se il carico ha meno ohm del previsto, quando alzi il volume al massimo potresti notare che l'ampli distorce perché non ha abbastanza corrente da "spendere". Se invece il carico ha molti più ohm del previsto, quando alzi il volume al massimo potresti notare che l'ampli distorce perché la tensione in uscita è già arrivata allo stesso valore dell'alimentazione, oltre il quale non può ovviamente andare.
dtx901 ha scritto:Il primo schema che ho postato qui con la polarizzazione del BJT ho capito che non era sufficiente, ma ho visto in rete che con 3/4 transistor si può realizzare un amplificatore, non mi sembra un assurdità né tantomeno qualcosa di irrealizzabile, e poi che carico gli metto? Sempre a tentativi? Non mi sembra l'ideale!
Il primo schema che hai postato NON era un'ampli "di potenza" destinato alla connessione con un altoparlante. In quel caso, l'impedenza d'uscita dipende quasi del tutto dal resistore che vedi collegato al collettore del transistor. Se trovi in rete schemi a transistor che prevedono la connessione ad un altoparlante, troverai indicata anche l'impedenza che l'altoparlante dovrebbe avere, senza alcun bisogno di procedere per tentativi.
Se sbagli perché non sai, commetti un errore. Se sbagli perché non vuoi sapere, ne commetti due.