Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
da oreste
#2947
Buongiorno a tutti,
io ho un transistor ignoto, lo collego così:
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inizialmente metto il reostato al massimo del valore, e non passa nessuna corrente.
Poi diminuisco lentamente la resistenza, fino a quando vedo che passa corrente.
Poi lascio il reostato così, e passo a misurare la corrente sul collettore:
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Mi aspetterei di vedere una corrente, ma invece non passa niente.
Allora diminuisco ulteriormente la resistenza del reostato, ma prima che inizi a passare qualcosa nel collettore arrivo a correnti troppo elevate sulla base, valori che scaldano il transistor.
Cosa c'è che non va nel mio ragionamento?
Quale concetto di base ho trascurato?
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da double
#2948
Sei sicuro al 100% che il transistor ignoto sia "buono"?
Hai verificato che la giunzione base-collettore sia integra?

Giusto per mettere dei valori (volt, ohm, ampere) sullo schema che tensione ha la batteria e che corrente scorre sulla giunzione base emettitore ?

Non è per caso che il transistor "ignoto" sia PNP e che la giunzione B-E vada in zener (polarizzazione inversa con V>V_reverse) e quindi scorra (giustamente) corrente?
Talvolta si usa farlo di proposito, soprattutto per generare rumore bianco.
da mars
#2950
Schema 1: se "per caso" il potenziometro va verso lo 0, la corrente di base diventa un poco altina e il transistor tende a defungere
Schema 2: il transistor ha come carico il solo amperometro , quindi praticamente un ctocto. Le conseguenze dovrebbero essere evidenti (per ben che vada, scalda con tendenza al rundown termico...)

Quanto ai concetti trascurati, puoi considerare tutti quelli relativi al funzionamento del transistor, oltre che a qualche collaterale tipo principi di elettrologia, misure elettriche, etc.

Limitandosi a questo sole ultime, quando si effettua una misura e si vuole un parere da altri è opportuno indicare non elementi teorici astratti, ma quelli pratici utilizzati, tanto per gradire : sigla del transistor, valore del "reostato", tensione di alimentazione....
da zioelp
#2952
davidauz ha scritto:Buongiorno a tutti,
io ho un transistor ignoto, lo collego così:

Se l'oggetto è per te "ignoto", come hai fatto a riconoscerne l'impiego come transistor NPN?
Un bulbetto di plastica nera con tre "zampe a filo" collegabili a qualcosa di elettrico potrebbe svolgere tante funzioni diverse, ed essere qualificato come transistor, come circuito integrato, e anche come sensore HALL, giusto per citare le prime tre ipotesi che mi vengono in mente.
Anche fermandosi alla sola famiglia dei transistor, potrebbe essere bipolare ma PNP, oppure ad effetto di campo (FET e MOSFET) con canale N o canale P. Potrebbe essere un elemento unigiunzione (UJT), oppure un Silicon Controlled Rectifier (SCR), o ancora un TRIAC.
Altra domanda basilare: ammesso che il coso sia davvero un transistor NPN, come hai riconosciuto la disposizione dei tre terminali Base, Collettore, Emettitore?
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