double ha scritto:Per curiosità il tuo trasformatore "duale" (quello che hai ordinato da 20-0-20) ha due avvolgimenti separati oppure un unico avvolgimento "con presa centrale"?
Che differenza pratica c'è fra le due versioni? Se prendi la prima (quella con avvolgimenti separati) e metti in comune la fine di un secondario con l'inizio dell'altro, ottieni la seconda. Di fatto, in fabbrica, la macchina avvolge un solo secondario lasciando fuori un cappio a metà del conteggio delle spire. Se il cliente chiede un trasfo a secondari separati, tagliano il cappio e portano fuori quattro capi; se è richiesto un trasfo a presa centrale, accorciano il cappio e ci saldano un solo capo in uscita. Esistono comunque trasformatori speciali dove i secondari vengono avvolti separatamente in posizioni diverse del rocchetto, magari interponendo uno schermo elettrostatico o qualche altro accorgimento volto a migliorare le prestazioni e/o abbassare i costi.
double ha scritto:Nei due casi il raddrizzamento comporta sia "cadute sui diodi" che "semionde raddrizzate" diverse.
Le cadute sui diodi sono inevitabili, ma in genere, in un ponte bello sodo, interessato da qualche ampere, restano ben al disotto di 2 volt per ramo. La considerazione sulle "semionde raddrizzate" diverse non so interpretarla: che cosa intendi?
double ha scritto: Quando lo avrai realizzato divertiti a misurare la tensione col carico massimo, forse torna utile il "vecchio" trasformatore....ma sicuramente sbaglio io.
Secondo me non è saggio considerare la tensione a carico massimo, ma semmai quella a carico minimo. Se perdi un paio di volt nei "fortissimo" dell'orchestra, il peggio che ti può capitare è di non far tremare i vetri per un attimo, ma se esageri con i volt perché è sabato pomeriggio (tensione di rete più alta), le cadute sui diodi e sui cavi son piccole (carico minimo), il trasfo eroga anche un 5% in più perché è stato costruito per "sedersi" al valore nominale sotto carico, rischi di superare il limite assoluto del chip e ritrovarti di colpo in silenzio permanente. Il costruttore dichiara che il chip può danneggiarsi se viene alimentato con una tensione duale maggiore di 30 V, e consiglia, per sicurezza, di lavorare a 27V.
A mio parere il trasfo ideale è quello che, di sabato pomeriggio, col volume a zero, carica gli elettrolitici a non più di 27V. Se poi ne trovi uno che il venerdì mattina, col volume al massimo, un pezzo heavy metal in ingresso, (e due cuscini avvolti intorno alle casse per esigenze di buon vicinato) lascia gli elettrolitici in media a 24V, tanto di guadagnato
Se sbagli perché non sai, commetti un errore. Se sbagli perché non vuoi sapere, ne commetti due.