Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
#1815
Salve a tutti, scrivo questo post in quanto ho la necessità di utilizzare un microcontrollore (ATMega328p o simili) per l'accensione automatica della luce dell'armadio.

Componenti:
-microcontrollore
-fotoresistenza
-relè

Lo sketch che ho scritto prevede anche un cottatto per rilevare se l'anta è aperta. L'MCU (si chiama così il microcontrollore? :roll: ) legge lo stato di quel contatto e controlla la fotoresistenza, a quel punto accende un led. Ovviamente tutto questo è fatto in 5V DC. L'idea era di accendere, anzichè il led, un relè. L'unico relè che ho a disposizione, però, è uno che funziona a 220V AC.
Come posso collegare allora l'MCU al mia lampada utilizzando la corrente di casa :?:
Grazie a tutti in anticipo :D
#1817
Ciao. Si si chiama MCU ( MicroController Unit ).
Per il tuo relay a 230V, non sei per forza obbligato a dover adoperare materiale di cui gia disponi! A volte questo non sempre è adoperabile e bisogna passare necessariamente per un acquisto. Nel caso puoi comunque sempre trovare una soluzione la quale permette di adoperare il tuo relay, ovviamente aggiungendo componenti il cui costo eguaglia o supera quello di un comunissimo relè con bobina in corrente continua da 5 o 12V. L' uso poi di un banale BJT permetterà di alimentare correttamente il relè con l' esigua corrente fornita dalla porta del tuo micro controllore.
Nel tuo caso, la soluzione migliore rimane quella dell' acquisto di un relay.
Maxim
#1818
Grazie mille per la risposta più che veloce :D
Quindi, se non ho capito male ho due soluzioni:
1. acquistare un relè a 5 o 12V da integrare nel circuito. Qui mi sorge spontanea un'altra domdanda: da questo relè possono passa 220V AC? non si brucia?
2. adattare il relè che ho a disposizione per farlo funzioare comunque sul mio circuito, giusto?

I miei dubbi principali, però, hanno a che fare con la differenza tra AC e DC. Se un dispositivo è nato per funzionare in AC posso utilizzarlo in DC? Questa è una domanda alla quale non so rispondere...

Inoltre, se devo collegare il mio MCU alla presa di corrente utilizzo un alimentatore, giusto? Mi chiedo: se dall'alimentatore escono 5V DC e dalla presa 220V AC, tutta questa corrente (i 115V o comunque la parte restante, non possono essere trasformati tutti e "compressi" in 5V, giusto?) dove vanno a finire?!

Sicuramente sono domande banali, ma sono un principiante assoluto e su internet non ho trovato queste informazioni, magari non ho cercato nel modo giusto...
#1819
Dunque Salvatore, facciamo un po di chiarezza. Il tuo circuito su cui è montata la MCU và alimentata a 5V! Questo può avvenire alimentando il tuo circuito mediante un alimentatore il quale si occupa di ridurre la tensione di rete a 230V AC sino al valore a te necessario e di trasformarla in tensione continua, ossia 5V dc! A questo punto puoi alimentare il tuo microcontrollore!
Data l' inesperienza, ti consiglio VIVAMENTE di comprare un relè opportuno. Esso è un componente elettromeccanico eccezionale. Coniuga la semplicità di utilizzo con una grande varietà di applicazioni. La bobina andrà scelta ovviamente in basa tensione e di tipo DC. Se dall' uscita del tuo alimentatore disponi della sola 5 V DC premunisciti di acquistare un rele' con bobina operante con tale tensione! Se invece hai a disposizione anche una tensione maggiore, tipo 9 o 12 V, puoi valutare l' acquisto di un relè con bobina funzionante con tali valori di tensione! La bobina e la parte meccanica del relè sono indipendenti. Questo significa che la parte meccanica del relè, ovvero i contatti mobili, possono lavorare con tensioni che spaziano dai millivolts sino alle centinaia di Volts. Questo significa che sono in grado di commutare correttamente la tensione di rete a 230Vac necessaria per accedere la tua lampada, alla pari di come avviene nei contatti dell' interruttore da parete che azioni quando accendi la luce in stanza!

Quindi: acquista un relè opportuno e poi possiamo proseguire il discorso. Se hai difficoltà nell' acquisto, chiedi e aiuto ti sarà dato. Dacci informazioni in merito circa le tensioni di cui disponi per alimentare la tua schedina a microcontrollore!
Un Transistor, esempio BC337 e qualche resistenza non devono mancare.

Dati i presupposti, non mi stancherò mai di sottolineare che ciò che andrai a realizzare implica maneggiare componenti alimentati con tensioni pericolose. Questo comporta che se impropriamente maneggiati, in caso nefasto di errore o svista, possono portare il malcapitato a gravi danni fisici. Quindi è bene precisare e prestare la MASSIMA ATTENZIONE!
Maxim
#1821
Caro Salvo,
vedo che hai tante belle idee e molto ben confuse. Un relais è formato da due sezioni distinte, separate e soprattutto elettricamente isolate, vuol dire che non c'è contatto elettrico tra di loro, solo meccanico. Un relais in pratica è formato un interruttore comandato da una bobina (elettrocalamita).
La tensione della bobina può essere 5V, 12V o quello che è, dipende dal relais.. alimentando questa bobina, l'elettrocalamita si eccita e tira una ancoretta che chiude un contatto (interruttore); in questi contatti puoi mettere qualsiasi tensione ti serve (AC, DC, alta, bassa, non fa differenza) perchè fisicamente non comunica proprio con la bobina di controllo.

E' tutto chiaro? Fammi sapere.
Saluti.
#1822
Dunque, so come funziona un relè, ma non avevo mai attenzionato questo aspetto (cioè il fatto che è costituito da due parti e elettricamente isolate) e vi ringrazio per avermi chiarito le idee :)
Procederò come mi avete suggerito: acquisterò un relè da 5v, che è la tensione a cui lavora attualmente arduino (anche se gli collego una batteria da 9v che ne eroga 7.5v, suppongo ci sia un trasformatore all'interno della scheda, mi sbaglio?)

I lavori in alta tensione mi preoccupano molto tanto che se non so esattamente cosa sto toccando non tocco nulla. Finché non avrò le idee estremamente chiare su come toccare i fili e gli apparecchi attualmente montati non li toccherò, grazie comunque di aver sottolineato quest'importante aspetto che talvolta viene tralasciato.

Non capisco, inoltre, a cosa serve un transistor nel mio progetto...

Ultima domanda che vorrei porre, perché proprio non lo capisco, l'alimentatore come fa a convertitore la corrente e a ridurne la tensione? Inoltre, se la tensione viene ridotta "che fine fa"? Viene assorbita dai componenti dell'alimentatore? Se si è uno spreco immenso
#1823
Arduino pilota il transistor, Il transistor serve a pilotare il relais. In pratica serve a non stressare arduino.

La "trasformazione" da tensione di rete a bassa tensione si cerca di farlo con sistema ad alta efficienza, oggi si usano gli alimentatori a commutazione che riescono ad erogare in uscita il 93-96% dell'energia assorbita.
Molta meno è l'efficienza degli alimentatori tradizionali o lineari (a trasformatore per intenderci) dove il grosso della riduzione avviene in un dispositivo chiamato mutuo induttore (trasformatore) il restante lavoro viene svolto dall'alimentatore lineare propriamente detto (ponte a diodi, condensatori, regolatore integrato). L'efficienza degli alimentatori lineari è molto minore rispetto agli alimentatori switching o commutazione.
L'energia rimanente viene dissipata in calore, facile dunque intuire il motivo per il quale la roba elettrica, tende più o meno a "scaldarsi" quando in funzione.. e si, è uno spreco ma si può solo contenere e mai eliminare del tutto.

Per farti un esempio pratico, in un motore ciclo otto, quindi benzina o diesel, posto pari a 100 l'energia in camera di combustione, alle ruote non arriva neppure il 15-25%... tutto il resto viene dissipato in calore: il motore scalda.

Arduino riduce la 9V a 5V tramite un regolatore integrato (lineare), quindi non c'è trasformatore a bordo della scheda. La differenza viene dissipata in calore dal regolatore integrato.

Saluti.
#1837
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