Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
#1810
Comunque come circuito di limitazione/regolazione della corrente ho deciso di adottare quello presente nell'allegato (dove ovviamente manca tutta la parte di regolazione tensione e amplificazione corrente ecc.).
Una Rsense con BJT e potenziometro di regolazione.
Il diodo da 10A può essere uno di questo tipo http://www.ebay.it/itm/201415135005 , http://pdf.tixer.ru/950185.pdf ??
Allegati
limitazione Corrente - Schematic-page-001.jpg
#1811
Di per se si tratta del classico limitatore che manda in conduzione il transistor per la cdt sulla resistenza attraversata dalla corrente del carico.
Ma come ce lo aggiungi al circuito in oggetto?

Facciamo una piccola considerazione sull'uso previsto dell' alimentatore: alimentare step motors.
1. - Questi motori hanno certamente una gamma di tensioni molto ampia, ma è ragionevole realizzare un alimentatore da 180W , variabile in tensione e corrente parimenti ad un alimentatore da laboratorio, a questo scopo?
2. - Questi motori sono alimentati a impulsi. Questo richiede che l'alimentatore abbia la caratteristica essenziale di non "sedersi" di fronte alla richiesta di corrente . Questo richiede una impedenza dinamica quanto mai bassa e meno semplice da ottenere di quanto si possa pensare.
3.- questi motori sono alimentati essenzialmente in corrente che è limitata dal driver. La tensione è abbastanza indifferente. E', anzi, abbastanza comune, utilizzare tensioni maggiori della nominale per avere maggior spunto/rapidità.

quindi:
1.- la risposta per me è : no. Un alimentatore con V/I variabili nella gamma 1-30V può essere benissimo un alimentatore per step motor, ma non è la scelta ideale.
Anche perchè un oggetto del genere costa MOLTO meno acquistarlo che farlo. Ci sono cose del genere in rete a meno di 70$. Sono cinesate, ma purtroppo sono mediamente meglio di quanto possa fare un hobbista non ben sperimentato.

2.- l'unico modo per abbassare realmente l'impedenza è usare batterie. Oppure collegare all' uscita della sorgente di alimentazione condensatori (formula empirica (80000*I)/V).
E la limitazione della corrente dell' alimentatore è settata a solo scopo di emergenza e a valori molte volte superiori a quella richiesta da motore.

3.- avere a disposizione un mega alimentatore variabile per poi usare le solite tensioni standard è un lusso che ha un costo. La corrente nel motore è limitata dal driver e non dall' alimentatore.
E' vana la considerazione: "ma se guasta il driver?". In tal caso come sicurezza basterà un fusibile.

Conclusione:

Se ti serve un alimentatore variabile per il laboratorio, il consiglio più serio è: comprane uno commerciale. Eviti i problemi dell' auto costruzione di cose con correnti a più di 5A.

Se ti serve un alimentatore per step motor, basta un ponte, un po' di condensatori e un trasformatore con qualche presa in uscita.

Se vuoi comunque auto costruire, cerca un qualsiasi schema in rete come consigliato, con il vecchio 723 oppure usa cose come LM338 in parallelo per più di 5A. Se proprio occorre qualcosa per non far fumare i fili in caso di corto, il solito fusibile. Ripeto, la corrente nel motore la limita il driver, non l'alimentatore.
#1825
Non solo normale, è dovuto. E' sempre il carico che decide l'assorbimento, non l'alimentatore. Peccato non sia il nostro caso.

Semplificando: V=R*I
V ed I sono in proporzionalità diretta, se vari uno l'altro segue lo stesso andamento.

Saluti.
#1826
walter10 ha scritto:Ho realizzato la limitazione della corrente con lo schema proposto sopra..volevo chiedere se fosse normale che regolando il potenziometro si va ad abbassare o aumentare la tensione ai capi del carico.


Non a caso parlavo di sostanziali modifiche a quello schema :)

Dimenticavo....... secondo lo schema della protezione da te linkato, se correttamente collegato ( cosa che dubito ) dovresti misurare piccole variazioni di tensione e solo dipendenti dall' assorbimento del carico. Rivedi i collegamenti ma SOPRATUTTO come hai collegato il transistor U2 rispetto a P2 :)
Ultima modifica di Maxim il 06 mar 2016, 21:15, modificato 1 volta in totale.
#1828
Comunque nel tuo caso, la risposta è NO! Non è normale! guarda che hai sbagliato qualche collegamento, come sopra specificato.... rivedi i punti citati poco sopra.
#1829
Ho fatto qualche modifica alla limitazione di corrente seguendo lo schema in allegato. I collegamenti sono identici allo schema..collettore sull' Adj, emettitore sui condensatori di ingresso e diodo sul potenziometro di regolazione tensione/Vout-

in pratica quello che vedo girando il potenziometro della limitazione della corrente è una diminuzione della tensione ai capi del carico quando la soglia di corrente è troppo alta rispetto a quella impostata

Ma non si può mantenere la tensione fissa sul carico e limitarne solo la corrente? Ricordo che col lm723 ci riuscivo.
Allegati
4088a9a40a77aa1eff14f31e33de3695.jpeg
#1830
Sinceramente (ma è stato già suggerito) non userei nemmeno questo schema.
Se l'obbiettivo è quello di ottenere un alimentatore versatile, che possa alimentare anche altro che non sia un controller stepper ci sono metodi più eleganti. Se fosse questo il caso: http://www.st.com/web/catalog/sense_power/FM142/CL1456/SC355/PF63204

Se non ti interessa un alimentatore avanzato ma solo uno che possa alimentare lo stepper è possibile farlo con molti meno componenti, quindi più semplice e robusto: fusibile, ponte a diodi, condensatore e volendola aggiungere la sola protezione da sovraccorrenti con comparatore e relais (o mosfet).

Saluti.
Vendo

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