Alcuni punti:
- L'oste non dirà mai che nel suo vino è ci ha messo l' acqua.
I condensatori del genere si caricano a corrente costante, per ovvi motivi. E' chiaro che più è alta la corrente, meno tempo si impiegherà. Però, più è alta la corrente, più il condensatore è soggetto a riscaldamento (dato che ha una ESR). Questo ne riduce la vita. Inoltre, ricaricatori che forniscano molte decine di ampere a 2.7V non sono tanto piccoli nè economici. Quindi è evidente che il tempo di 5 minuti è un tempo limite e in pratica si useranno correnti ragionevoli, per cui il tempo sarà maggiore. Sempre molto basso rispetto alle batterie, ma non certo istantaneo.
http://lygte-info.dk/review/batteries20 ... %20UK.html- che sia caricato uno o n in parallelo non ha alcuna importanza sul tempo, ma solo sull' energia che il caricatore deve fornire. Ovviamente a pari tempo, per 2 cap in parallelo ci vorrà una corrente doppia, con i problemi realizzativi precedenti.
- non esiste nulla di "già pronto", ma occorre farselo.
http://www.linear.com/products/supercapacitor_chargers- sistemi come i cellulari, e, peraltro qualsiasi dispositivo serio alimentato con litio, ha un sistema interno di controllo della carica, solitamente con l'ausilio di integrati specifici ed eventuale supporto del micro principale, ma si tratta di batterie e non di supercap. La cosa è sensibilmente diversa.
Non ha alcuna importanza che sia il caricatore collegato alla rete o quello interno ad avere una "intelligenza" e neppure amperaggi o altro. Il concetto che va attuato è quello di caricare la batteria a seconda della sua chimica, bilanciando tempo e stress al materiale, oltre che ai costi della faccenda. Dato che la ricarica veloce di una batteria richiede il controllo della temperatura e la regolazione della corrente/tensione, oltre che la disponibilità di maggior energia nel caricatore, il che vuol dire maggior costo, dimensioni, raffreddamento, ecc.
- sul fare una cosa del genere esprimo alcuni dubbi.E' certamente un interessante esercizio, ma affrontabile sensatamente solo in tre casi:
. hobbista danaroso
. dipartimento che paga le esperienze
. progetto industriale
Vorrei anche ricapitolare, allo stato attuale dell'arte, quelli che mi sembrano identificati come vantaggi e svantaggi dei supercap rispetto alle batterie ricaricabili.
Vantaggi
Ciclo di vita teoricamente molto elevato
Alta potenza specifica
Carica rapida (decine di minuti) senza problema di fine carica.
Scaricabile fino a 0V: niente effetto memoria
(anche se i costruttori citano una certa % di riduzione dell' efficienza con l'uso)
Prestazioni anche a basse temperature
Svantaggi
Energia specifica minore delle batterie
Scarica lineare che riduce l'efficienza di quanto collegato
Elevata auto scarica, molto maggiore delle batterie
Bassa tensione. il collegamento di più celle richiede un bilanciamento come per le batterie
Costo per watt molto elevato
Disastrose conseguenze nel caso di corto circuiti, data la bassa resistenza interna.
Esistono sul mercato apparecchi alimentati a supercap al posto delle batterie. Ad esempio Bluecave
che costruisce avvitatori. Però non mi sembra così diffuso, dato che, certamente si carica in poco tempo (le specifiche dicono 60s), ma quanti avvitamenti dura la carica? Perchè se in 60s lo carico, ma devo collegarlo al caricatore ogni 10' di lavoro, non è molto pratico.
In sostanza, se si tratta di sperimentazione, la ritengo piuttosto costosa, necessitante di strumentazione adeguata e di un contatto diretto con i costruttori, dato che le informazioni serie in rete sono poche , limitandosi ad annunci pubblicitari. Si puo fare? Certamente si. Vale la pena? Probabilmente no.
Comunque, per approfondire, magari si può cominciare da
http://www.union-services.comwww.union- ... 71-776.pdfhttp://www.mouser.com/pdfDocs/Maxwell_w ... nguide.pdfhttps://www.digikey.com/Web%20Export/Su ... directed=1ed altri facilmente reperibili in rete.