Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
#1393
Simulare cosa? Non c'è niente da simulare.
#1394
I simulatori scordateli. Non hanno alcuna funzione in un caso come questo.

Il problema è che, se anche acquisti il necessario,senza competenza non te ne fai nulla.
Una conoscenza del C++ non serve più che tanto a creare programmi sui microcontroller, del quale occorre conoscere le risorse e come utilizzarle.

Se proprio vuoi fare un test, scarica dal sito di Microchip MPLAB-X e la versione gratuita di XC8 , che sono gratis, e vedi cosa ci puoi fare.

Ma cominciando da zero il tempo non si valuta in ore, ma in mesi.
#1400
mars ha scritto:I simulatori scordateli. Non hanno alcuna funzione in un caso come questo.

Il problema è che, se anche acquisti il necessario,senza competenza non te ne fai nulla.
Una conoscenza del C++ non serve più che tanto a creare programmi sui microcontroller, del quale occorre conoscere le risorse e come utilizzarle.

Se proprio vuoi fare un test, scarica dal sito di Microchip MPLAB-X e la versione gratuita di XC8 , che sono gratis, e vedi cosa ci puoi fare.

Ma cominciando da zero il tempo non si valuta in ore, ma in mesi.


Possibile che per svolgere una funzione cosi bsnale ci sia bisogno di un programma tanto complesso?
#1401
Il programma in se non è affatto complesso però devi imparare ad avere che fare con l'ambiente di sviluppo, prendere confidenza col micro che vuoi utilizzare, familiarizzare con il linguaggio, avere la capacità di risolvere i problemi che insorgono durante lo sviluppo.

Se tu dici di essere "bianco" e non avere confidenza con l'architettura e soluzioni suggerite, significa che la rampa è anche piu' declivia di come appare.

Se poi vuoi una soluzione popolare (nel senso come le case), c'è sempre arduino (che in fondo è un atmega e funziona anche senza arduino) e forse con relativamente poco impegno te la cavi, ma non imparerai a usare i microcontrollori, imparerai a fare copia incolla.

Saluti.
#1403
Può andare benissimo anche l'arducoso. Permette di fare alcune cose a chi conosce il C per i microcontroller, ma non vuole avere idea di cosa siano.
Il fatto che impari nulla sull'hardware non è limitativo: se interessa solo arrivare ad un risultato rapido, non importa come, va anche bene.
Il problema semmai sarà il fatto che gli arducosi standard non sono oggetti tanto piccoli, nè leggeri. Si potrà però utilizzare le versioni micro. Può essere una soluzione.

Ciò non toglie che qualcuno il programma deve scriverlo, per cui deve avere ambiente di sviluppo, programmatore, ecc.

Quello che non va, invece, è quanto guida nel fare una dichiarazione del genere:" una funzione cosi bsnale ci sia bisogno di un programma tanto complesso"

a - cosa vuol dire banale? Come si può esprimere un giudizio di "banalità" senza avere la più pallida idea di quello che comporta la cosa?
b - e, di conseguenza, come si può dichiarare "tanto complesso" una cosa di cui non si ha alcuna idea, neppure parziale?

Io lavoro nel campo del controllo industriale e posso ritenere l'applicazione abbastanza semplice. Se un cliente chiedesse questa, sarei orientato a prevedere la consegna del prototipo completo nell' arco di una settimana.
In base a questo, ho proposto una possibile soluzione abbastanza dettagliata da permettere a chiunque abbia la mano sull'argomento di impostare la cosa. Se serve, posso dare anche il circuito. Ma, trattandosi di un microcontroller, richiede che:
- si sappia come scrivere un programma per questi dispositivi
- si abbia una base di elettronica adeguata a realizzare praticamente il circuito nella versione smd richiesta.

Quindi, se hai bisogno di questo oggetto e non sei in grado di realizzarlo e non hai tempo di acquisire un know how sufficiente (che, a ragione, ritieni essere una cosa non immediata), non puoi far altro che cercare un qualche conoscente che sia in grado di realizzarlo.

Per me può essere banale, anche se evito di applicare questo termine, se non in casi molto particolari.
Ma sono circa 40 anni che faccio questo lavoro.

E questo mi porta a postulare, ma non a sostenere, la possibile illazione che il richiedente pensi che chi ha risposto sia un cucù qualunque che propone una soluzione assurdamente complicata per un lavoretto tanto banale, da 2 o 3 componenti.
#1437
Dalla descrizione iniziale hai per le mani una classica camera 707, per capirsi quella che sta nei finti telecomandi o nelle penne spia.

Come 'attuatori' dovrebbe bastare un CD4016 che chiude la connessione fra i vari fili.
Occorre poi trasformare le tre tensioni in ingresso in attività: chiudi per 1 secondo o chiudi per 3 secondi 'ricordandosi' se sei in stato fotografia o in stato registrazione e cambiando quindi stato. Come detto da altri prima di me la soluzione migliore è un usare micro che si programma facilmente 'se si sa come scrivere un programma in C'.

Se sei davvero a zero potrebbe essere l'occasione buona per avvicinarsi ad arduino che non necessita di un programmatore hw , così non spendi troppo e se ti stanchi hai speso 20 euro. Il vantaggio rispetto ad un PIC è che non ti devi studiare (almeno all'inizio) la struttura interna, visto che le istruzioni sono già pronte per quasi tutti gli impieghi.
Vendo

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