Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
#1454
A proposito di stimoli, devo dire che l’argomento mi pareva assai marginale, ma, ripensandoci, ho colto che il problema sta nel concetto espresso dalla parola ”costante”.
Se la sostituiamo con “lineare” abbiamo un diverso approccio.

Il primo è vittima della scienza come si è (d)evoluta, l’altro della Scienza come non è presente attualmente in quantità sufficiente.

L’errata credenza che Galileo faccia da spartiacque tra il passato degli astrologi e la modernità dei fisici, non tiene conto che tra scienza e Scienza la divaricazione abbia origini molto più antiche. Basta leggere quello che dice Seneca nelle Questioni Naturali a riguardo della diversa posizione degli aruspici etruschi e romani di fronte al fulmine.

Galileo dà solo un metodo, che è quello che, degenerando, che porta poi al “costante”.

E, peraltro, ammettere che la scienza è solo modelli e che questi modelli sono “lineari” solamente in ambiti molto ristretti è spiazzante; che perfino le “costantissime” Leggi di Ohm siano tutt’altro che lineari, come pure il rapporto tra il flusso del campo magnetico concatenato al circuito e l'intensità della corrente o perfino la lunghezza, e di conseguenza il tempo, è troppo duro da ammettere per quelli che si accontentano di quanto dato dalla “costanza”.

Ma lo scopo della scienza non è, per sua dichiarazione, la conoscenza del mondo.

Però è interessante che alcuni capitino a pensare sulle incongruenze dei modelli e la sicumera di chi li divinizza; c’è da sperare che chi ha la possibilità si senta in dovere di indagare più a fondo.
#1457
Io devo dire che, seppure molto di striscio, mi è capitato di avvicinarmi al problema del riscaldamento per induzione. Lì ho capito che tutto il discorso bobine e campi magnetici è un mondo a sè, a cui pensare di avvicinarsi con le sole formulette che si trovano sui normali libri delle superiori è impossibile.

Occorre pensare, essere critici, provare, rompere qualcosa (stando attenti a non farsi male), avere almeno una base di matematica che consenta di leggere libri di fisica... essere curiosi, per capire un po' le basi dell' argomento (il bello arriva poi, quando si hanno matematica e fisica sufficienti per andare a fondo).

Io devo dire che leggere la richiesta di stefano e il commento di mars mi ha fatto venire una grandissima voglia di aprire i libri... e quella voglia si scontra con il fatto di essere preso per il collo col lavoro e avere dovuto sospendere (per l' ennesima volta) l' università, per una scelta scellerata di chi i miei interessi avrebbe dovuto difenderli. Tristezza assoluta da un lato, ma anche contentezza di vedere che c'è gente che ha una gran voglia di impegnarsi, e non si accontenta di ripetere a memoria qualche formuletta per passare un' interrogazione.
Vendo

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