Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
#11227
Ciao,
ho preso un neoncino vecchio da insegna su ebay e lo vorrei far risplendere ma mancando il trasformatore originale non riesco a capirci nulla su quali sono le esigenze del alimentatore / trasformatore elettronico per dargli luce. Sempre se funziona il neon. Lunghezza del non è di 14 cm, diametro 1cm. https://ibb.co/gzsJp0m
Mi sapete consigliare? Resinblock, Diemme, F/Art? Quanti VOLT, quanti mA?
Grazie infinite
#11229
Visto che si tratta di una sola <lettera> l'uso di un trasformatore HT da insegna neon non e' necessario.
Se hai dimestichezza con il riuso e con un minimo di pratica HT (si lavora tenendo SEMPRE una mano in tasca) , puoi provare con
1) la schedina di alimentazione HT di una lampada cfl da retroilluminazione di provenienza monitor lcd o scanner che fornisce circa 600 volt con una decina di mA (se la corrente non bastasse si può cortocircuitare il condensatore serie in uscita che lavora da reattore capacitivo)
2) l'alimentatore HT delle vecchie luci di emergenza portatili a pila con il tubo neon da 20 cm
3) un convertitore HT che fornisca almeno 4-500 Volt e i soliti 5-10 mA, ce la dovrebbe fare

Come già detto da altri, lascerei perdere i trasformatori HT da Neon alimentati da rete perchè 100 Watt a 2-3 KV fanno male parecchio, nel caso migliore si rischiano fistole (=buchi) sulla pelle che non si richiuderanno mai più (bisturi elettrico) (in quello peggiore ci si lascia la pelle se cadendo per la scarica si batte la testa sullo spigolo del tavolo)

ps. una volta la tensione del trasformatore HT si sceglieva al banco in base alla corrente assorbita dal tubo con la scritta da acccendere con il metodo prova e riprova, di solito si cercava di ottenere circa 35-40 mA (che sopra i 1000 volt sono davvero tanti)
#11243
Guardavo questa pagina che non sono riuscito a tradurre col traduttore e io ci capisco a senso...
http://www.bestsupply.com.hk/LoadingChartforSiettransformers.pdf
Quindi questi trasformatori pericolosissimi dovrebbero funzionare ad accoppiamento lasco, cioè come se avessero una bella induttanza di dispersione da vedere in serie,
realizzata chiudendo parte del campo primario su se stesso ..e quindi facendo funzionare il trasformatore come alimentatore sul tipo a corrente costante
..con un valore di corrente nominale di circa l' 80% della corrente di corto circuito con valori scelti per la corrente di funzionamento dipendenti dalla sezione del tubo e dai
gas ..che normalmente dovrebbe stare sui 25..50mA
..per tensioni massime molto buttate li intorno ai 1000V/m per la lunghezza dell' insegna..
CHE NON SONO INDICAZIONI PER FARE LA COSA ma per averne una idea più o meno (modernamente ci sono i LED-NEON facili da usare!)
Imparare il mestiere e creare un laboratorio per insegne al NEON lo vedete su es. YouTube che lavoro sia..

Però una domanda a Double come esperto quale penso, se gli sia mai venuta l' idea di utilizzare questi trasformatori per altri scopi, es. in ambito valvole e compani, magari per farne un tema a parte..
#11245
kookaburra ha scritto:[CUT] se gli sia mai venuta l' idea di utilizzare questi trasformatori per altri scopi, es. in ambito valvole e compani[CUT]

L'approccio al mio hobby è usa quello che sai usare in totale sicurezza , quindi ho preferito stare alla larga da oggetti che usano tensioni maggiori di 5-600 volt con piu' di 20-30 mA (e siamo già al limite!)
Per questa ragione mi sono tenuto sempre alla larga dai traformatori HT di ogni sorta (per forni a microonde, per finali di riga, per anodiche di potenza, e tanto meno da quelli per insegne al neon) e quando lavoro su anodiche attive (capita) lo faccio sempre con una mano sola tenendo l'altra in tasca ed usando un trasformatore di isolamento (occhio che col trasformatore di isolamento NON interviene il differenziale salvavita, anche quello bisogna saperlo usare!)
Certi lavori è molto meglio lasciarli ai professionisti che ne ricavano il pane quotidiano e che hanno competenza, esperienza e strumentazione idonea alle alte tensioni (puntali, misuratori, ecc) ed io non lo sono di certo.

Per questo suggerivo l'uso di una schedina da CFL (alimentata a batteria!), molto più sicura di un trasformatore HT ma ugualmente da manipolare con accortezza pena ustioni e fistole...
#11248
Mi sa però che anche se a batterie se poi sono a scarica capacitiva anche i piccoli generatori ad alta tensione non scherzino come pericolosità, specie per anziani con aritmie varie o future..

[Anch' io esperimenti con alte tensioni non ne faccio!!! anche se ne ero tentato per provare un generatore di Marx tipo questo
https://elabblog.wordpress.com/alta-tensione/generatore-di-marx/
per darmi alla accelerazione di particelle e generatori di raggi X :)
..che qualche pazzo sui video in internet mi pare lo faccia veramente.. NO! ma solo per conoscenza!]
#11250
Fausto ha scritto:[CUT], anche quella volta che ho beccato una scarica a 24000 volts.

Quanti mA erano? Sono i milliAmpere che fanno secchi, non la tensione.
I 24.000 Volt sono la EAT di un vecchio cinescopio a colori (il Sony Trinitron arrivava a 32KV di accelerazione del fascio) Molti riparatori di TV l'hanno presa dal tubo che si sono dimenticati di scaricare prima di lavorarci (e' una vera e propria bottiglia di Leida)
#11251
kookaburra ha scritto:Mi sa però che anche se a batterie se poi sono a scarica capacitiva anche i piccoli generatori ad alta tensione non scherzino come pericolosità, specie per anziani con aritmie varie o future..
[CUT]
per darmi alla accelerazione di particelle e generatori di raggi X :)
..che qualche pazzo sui video in internet mi pare lo faccia veramente.[CUT]]


con mezzi casalinghi si arriva a generare 20-30KV che sono del tutto inutili per un acceleratore, al massimo ci si generano dei raggi X MOLLI (appunto 30 KeV) con cui non ci si fa praticamente nulla salvo bruciarsi le mani con bruttissime ustioni. Il 95% delle foto a raggi X in rete sono finte ed il 5% sono esposizioni di decine di minuti, che servono solo a far scena sugli amici scemi ed ignoranti.

Per quanto riguarda i generatori di impulsi HT a scarica capacitiva, probabilmente pensi alle vecchie accensioni auto a bobina ed ai recinti elettrici per tener lontane le mucche. Quello che conta e' l'energia dell'impulso prodotta dal condensatore di accumulo, serve stare bassi per il vecchio detto E=1/2 CV^2. Anche con quelli una scintilla in aria secca di 1 cm sono circa 30KV .

Ps. per favore lasciamo perdere le bobine di tesla che, bontà loro, lavorano a radiofrequenza , sono solo 100.000 anni che gli umani sono attratti dal fuoco e relative scintille....
#11252
Fausto ..Frankenstein l' indenne ..junior :)
Che specialmente con un bello scossone in continua uno si ritrova col cuore che ogni tanto batte un colpo si e tre no, che sembra l' alfabeto morse, dei quanti milliampere bastino mi fiderei poco.. anche per morire..


No i 30kV raddrizzati sarebbero la partenza per un generatore di Marx
qui c' è una tesi se t' interessasse saperne di più del precedente link che avevo messo
http://tesi.cab.unipd.it/29560/1/Tesi_CrivellaroDavide.pdf
addirittura se ne trovano anche in commercio su internet ..MA QUESTI NON SONO UN GIOCO!!!
https://it.banggood.com/6-Level-Marx-Generator-Cool-Artificial-Flash-High-Voltage-Arc-Student-Experiment-DIY-Device-p-1414371.html?utm_source=googleshopping&utm_medium=cpc_organic&gmcCountry=IT&utm_content=minha&utm_campaign=minha-itg-it-pc&currency=EUR&cur_warehouse=CN&createTmp=1&utm_source=googleshopping&utm_medium=cpc_bgcs&utm_content=sandra&utm_campaign=sandra-ssc-itg-ele-0303&ad_id=422928880076&gclid=Cj0KCQjwiNSLBhCPARIsAKNS4_frR68n9_shcubUwVmTqasf1F-7AOOgNea9RQIibWK-hMME8Q7hthQaAk_aEALw_wcB

In elettronica siamo abituati ai moltiplicatori di tensione resistenze diodi condensatori partendo dall' alternata, questi invece caricano i condensatori dalle resistenze e poi li scaricano con gli spinterometri, partendo dall' alta tensione in continua
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