Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
da mcgyver83
#7662
Ciao a tutti, mi sto informando per prendere un ups, vi spiego la mia idea.
Ho visto degli ups entry level con una batteria da 12V / 7,2Ah con autonomia di 7/8min.

La mia idea e' di mettere in parallelo alla batteria originale (oppure in sostituzione) una batteria da automobile da 65Ah.
L'idea e' di tenere carica la batteria con un caricabatteria da auto e dell'ups utilizzare la parte di circuito che porta i 12V a 220V in modo da avere un'autonomia maggiore (voglio collegare il modem e le telecamere di videosorveglianza)

Il tutto sara' posizionato in solaio, senza problemi di rumorosita' della ventola del caricabatteria ne' problemi di spazio.

Detto questo, posso semplicemente connettere i due cavi che vanno alla batteria piccola in parallelo a quella grande e l'ups non dovrebbe avere problemi?
Ovviamente l'UPS non riuscirebbe a tenere carica la batteria da auto, ecco perche' l'uso di un caricabatteria esterno.
Un dubbio che ho e' cosa succede quando ad esempio va via la luce per 5 ore: la batteria dell'auto scende all'80% (sparo a caso) quando torna la luce l'ups si trova a tentare di ricaricare la batteria da auto e questo non lo riuscirebbe a reggere; ma avrebbe l'aiuto del caricabatteria esterno. Dovrebbe reggere?

Ovvio se la corrente mancasse per una settimana al riattacco l'ups e il caricabatteria esterno si troverebbero una batteria completamente scarica da caricare.
da mcgyver83
#7666
La mia domanda è appunto quella.
Cosa succederebbe se l'ups si trovasse a voler caricare la batteria dell'auto "aiutato" dal caricabatterie esterno?
Immagino che comunque vedrebbe una batteria scarica, cercherebbe di caricarla facendo uno sforzo per cui non è progettato nonostante la presenza del caricabatterie esterno.

Quindi la mia idea fallirebbe in caso di mancanza prolungata di corrente e conseguente scarica "importante" della batteria da auto
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da Sukhoi
#7668
Puoi tranquillamente levare la tua batteria da 7A\h e rimpiazzarla con una più grande, come. L' autonomia ne gioverebbe di conseguenza. I tempi di ricarica, saranno ovviamente maggiori. Nel caso installi una batteria da 65 A\h ti troveresti con tempi di ricarica circa 10 Volte superiori a quelli attuali. Assolutamente sconsigliato il porre due batterie in parallelo! Leva quindi quella originale. Presta attenzione alla sezione dei cavi che adoperi per collegare la batteria esterna all' UPS.
Voler porre un caricabatterie esterno per accorciare i tempi di ricarica, non dovrebbe costituire un problema. Un paio di considerazioni in merito andrebbero comunque fatte prima di collegare tutto alla cieca. La ricarica, in ambo i dispositivi, solitamente avviene a corrente costante.
da mcgyver83
#7669
Levare la batteria da 7,2Ah e allungare i contatti verso quella da 65Ah non e' un problema, come anche la sezione dei cavi. Ovviamente non intendo usare dei fili da 0,25mm :mrgreen:

Il mio dubbio e' sul fatto che il circuito di ricarica dell'UPS e' dimensionato per ricaricare (nel peggiore dei casi) una batteria da 7,2Ah "scarica" mentre in questo caso si troverebbe a ricaricarne una da 65Ah. Non ci sono problemi di sforzo del circuito di ricarica?
Non voglio mettere per forza una caricatore esterno, lo facevo per evitare stress a quello dell'ups.
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da JackSparrow
#7670
Dal punto di vista della ricarica, questa non comporterà stress al circuito di ricarica dell' UPS. Come detto poco sopra, la ricarica avviene a corrente costante. Il circuito di ricarica non fa altro che fornire carica all' accumulatore sino a che questo non raggiunge la tensione di 13,8V circa. L' accumulatore da te scelto, possedendo una capacità assai piu elevata, semplicemente impiegherà piu tempo per raggiungere la carica massima.
Possiamo paragonare il tutto ad un serbatoio da 7 litri da riempire. Il tuo caricatore fornisce, ipotizziamo ai fini dell' esempio, circa 1 litro ogni ora! in 7 ore hai riempito il tuo serbatoio. Se sostituisci il serbatoio con uno di capienza maggiore, 70 litri ad esempio, riversando in esso 1 litro ogni ora, ci impiegherai 70 ore per passare dal vuoto al colmo! Ma non per questo il circuito di ricarica interno dell' UPS si "stressa". Semplicemente dovrà lavorare un tempo maggiore affinchè l' accumulatore ad esso collegato sia completamente carico.
da mcgyver83
#7672
Beh allora e' perfetto.
Visto che l'ups dovra' caricare molto la batteria da auto solo in caso estremo (mancanza di corrente per diverse ore) non e' un problema se dovesse metterci una settimana a ricaricarla :) (sperando che non manchi la corrente ancora :mrgreen: )

Avete un link che spieghi i tipi di ricarica, corrente costante e tensione costante?
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da schottky
#7673
Veramente le batterie al piombo vengono caricate, come si apprende leggendo il datasheet di una qualsiasi di esse, a tensione costante, la corrente, in alcuni casi viene limitata ma a seconda della situazione non è necessario. Questo è uno solo dei motivi per cui non è una buona idea sostituire una batteria con un modello molto più grosso, un'altro motivo da non trascurare è che il tempo di funzionamento di un UPS non è limitato solo dalla capacità della batteria ma tutti i componenti (trasformatore, semiconduttori, dissipatori..) sono progettati per la durata prevista del funzionamento farli funzionare per più tempo può facilmente distruggere l'UPS. Questo è ovviamente ancora più vero per modelli budget di bassa potenza che dentro hanno una batteri da 7.2Ah
Se non fosse così uno si aspetterebbe di trovare, aprendo un APC da 500W oppure da 3000W (dico APC perchè altre case scrivono numeri di fantasia) di trovarci all'interno più o meno le stesse cose e solo una batteria più grossa, vi posso assicurare che non è assolutamente così
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da Sukhoi
#7674
Su come sia meglio ricaricare le batterie al piombo, non si discute. L' autore ha comunque ben specificato che dispone di un ups economico. Personalmente tutti quelli economici da me visionati, un po per curiosità, oppure per sostituire gli accumulatori interni, non mostravano circuiti di ricarica particolarmente curati. Tutti caricavano la batteria interna mediante un circuito limitatore di corrente, sovente a bjt o nei casi piu fantasiosi, con un semplice lm317. Un comparatore tipo lm311 o similare indecifrabile cinese, segnalava l'avvenuta ricarica interrompendo anche la carica. Spesso ció avvene sezionando mediante un relay oppure mediante un mos, il regolatore. È la forma piu economica di ricarica e di certo, ups economici e affatto blasonati, non si sottraggono dall'adoperarla.
Certo siamo d'accordo che ci sia di meglio, sopratutto per bilanciare la tensione sulle celle poste in serie entrocontenute nelle baterie, ma il risparmio non guarda in viso certe cose.

Sul discorso della potenza massima, siamo d'accordo. Ma nessuno ha dichiarato che l'ups, ipotizziamo da 300VA, dopo la sostituzione della batteria, diventi per magia da 1000VA. A giovarne sarebbe solo l'autonomia a parità di consumo. Se poi il nostro amico deve alimentare solamente un impianto di video sorveglianza, probabilmente il consumo sull' uscita a 230Vac sarà dell'ordine di poche decine di Watt al massimo. Tale condizione non stresserebbe, termicamente, i componenti interni di potenza lavorando questi in una condizione prossima al riposo.
da mcgyver83
#7675
Grazie, si si l'assorbimento degli apparecchi connessi all'ups sara' dell'ordine del centinaio di watt, tenendo presente che visto che c'e' l'ups ne' il router ne' le telecamere ne' l'nvr devono fare il ciclo di boot in caso di perdita di alimentazione quindi la fase piu' dispendiosa non dovrebbe esserci
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