- 19 ott 2019, 12:38
#7593
Quando si toccano le primogeniture ..... Meucci contro Bell , Marconi contro opof, Kubetsky contro Zworykin, la lista è lunga!
Ad ogni modo in qualunque sistema di crittografia non e' importante il metodo o la macchina usata ma e' fondamentale la CHIAVE di cifratura. Ad esempio il metodo DES, nelle sue varie versioni, e' pubblico e tutti lo possono e debbono conoscere, quel che lo rende sicuro è esclusivamente la gestione della sicurezza della chiave usata. E' la ragione per cui si sono sviluppate le chiavi asimmetriche: quella privata non esce MAI (spie permettendo) dalle mani del cifratore, mentre qulla pubblica deve essere divulgata.
Quando i polacchi si lasciano sfuggire di avere decrittato Enigma, la macchina lavorava con tre rotori da configurare (appunto la chiave). I tedeschi non modificarono la macchina che continuò ad usare 3 rotori ma aumentarono la lunghezza della chiave utilizzando 5 rotori fra cui sceglierne 3 da inserire nella macchina. Con una chiave piu' lunga i messaggi tornarono indecifrabili. (Per semplicità tralasciamo il riflettore e che la M4 della marina usava una macchina a 4 rotori fra ben 8+2 disponibili).
Nessuno nega ai matematici polacchi il merito di avere trovato il primo metodo di decrittazione, tuttavia gli strumenti allora a disposizione bastavano solo per una chiave breve, quando la chiave divenne piu' lunga fu indispensabile l'intervento di Turing per trovare un metodo piu' veloce per decrittare anche una chiave piu' lunga in tempo utile: i codici duravano solo un giorno . Probabilmente quello fu davvero l'inzio dell'informatica algoritmica propriamente detta.
E' una gran bella storia quella delle crittografie, dopo i campi di Galois e le funzioni ellittiche discrete ora si sta passando agli algoritmi quantistici non decrittabili (almeno si spera!)
https://www.lescienze.it/news/2019/10/18/news/computer_quantistici_crackare_crittografia_nuove_tecniche-4586571/
ps: per i test ed i contest di decrittazione qui c'è un bel simulatore delle varie Enigma M3 ed M4
http://users.telenet.be/d.rijmenants/en/enigmasim.htm
Ad ogni modo in qualunque sistema di crittografia non e' importante il metodo o la macchina usata ma e' fondamentale la CHIAVE di cifratura. Ad esempio il metodo DES, nelle sue varie versioni, e' pubblico e tutti lo possono e debbono conoscere, quel che lo rende sicuro è esclusivamente la gestione della sicurezza della chiave usata. E' la ragione per cui si sono sviluppate le chiavi asimmetriche: quella privata non esce MAI (spie permettendo) dalle mani del cifratore, mentre qulla pubblica deve essere divulgata.
Quando i polacchi si lasciano sfuggire di avere decrittato Enigma, la macchina lavorava con tre rotori da configurare (appunto la chiave). I tedeschi non modificarono la macchina che continuò ad usare 3 rotori ma aumentarono la lunghezza della chiave utilizzando 5 rotori fra cui sceglierne 3 da inserire nella macchina. Con una chiave piu' lunga i messaggi tornarono indecifrabili. (Per semplicità tralasciamo il riflettore e che la M4 della marina usava una macchina a 4 rotori fra ben 8+2 disponibili).
Nessuno nega ai matematici polacchi il merito di avere trovato il primo metodo di decrittazione, tuttavia gli strumenti allora a disposizione bastavano solo per una chiave breve, quando la chiave divenne piu' lunga fu indispensabile l'intervento di Turing per trovare un metodo piu' veloce per decrittare anche una chiave piu' lunga in tempo utile: i codici duravano solo un giorno . Probabilmente quello fu davvero l'inzio dell'informatica algoritmica propriamente detta.
E' una gran bella storia quella delle crittografie, dopo i campi di Galois e le funzioni ellittiche discrete ora si sta passando agli algoritmi quantistici non decrittabili (almeno si spera!)
https://www.lescienze.it/news/2019/10/18/news/computer_quantistici_crackare_crittografia_nuove_tecniche-4586571/
ps: per i test ed i contest di decrittazione qui c'è un bel simulatore delle varie Enigma M3 ed M4
http://users.telenet.be/d.rijmenants/en/enigmasim.htm
Bios ringraziano
se peso cado ma se cado non peso
adamatj.altervista.org
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