Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
#5810
Volevo essere sintetico...ma non ci sono riuscito.

Prima di tutto si realizzerà il trasmettitore che non presenta criticità. Ovviamente si lascerà per ultimo lo stadio di alimentazione a reattanza, in modo tale da poter svolgere le prove di funzionamento in tutta sicurezza.
L’oscillatore RF non è critico ed il compensatore in parallelo al primario di T1 non è fondamentale.
La frequenza dell’oscillatore che fa capo ad U1a è determinata da R1-C1 e con i valori riportati a schema è di 130kHz circa. La stabilità in frequenza dipende dalla qualità di C1 il quale dovrebbe essere a coefficiente di temperatura 0 (NP0)
Se gli avvolgimenti di T1 presentano un induttanza di 3,9-4mH la capacità da porre in parallelo dovrebbe essere di 390pF ma questa comprende le capacità parassite del montaggio, per cui è necessario partire bassi e misurare sul secondario quale valore permette di ottenere il massimo livello RF. A maggior ragione se non si conosce il valore di induttanza degli avvolgimenti di T1.
Se la misura la si esegue con un oscilloscopio la cui impedenza è di 1M si può collegare direttamente la sonda all’avvolgimento secondario, altrimenti bisognerà interporre un condensatorino da qualche centinaio di pf per non caricare troppo il circuito. Lo scopo del compensatore è quindi quello di ottenere una regolazione fine, ma si può comunque andare per tentativi ed aggiungere altre capacità in parallelo a C6.
Anche per l’oscillatore di nota, che fa capo a U1b, vale lo stesso principio per il condensatore C2. Da esso dipende la stabilità e quindi deve avere una buona qualità. Io ho usato un mica argentata.
Siccome nel ricevitore la nota è rilevata da un PLL , il fatto che questo oscillatore sia stabile in frequenza è più importante di quanto lo sia quello a RF, dove la portante è solo il veicolo col quale viene trasportato il tono che è la vera chiave di accesso per l’attivazione del relè del ricevitore.
Nel PLL il margine per ottenere l’aggancio e di qualche decina di Hz.
Il segnale generato dal TX viene prelevato dal secondario di T1 ed iniettato in rete tramite C9 il quale deve essere un X2 che quindi in caso di guasto si aprirà. Il suo valore può spaziare fra 10nF e 68nF.
C8, sempre un X2, determina la corrente massima che potrà essere prelevata dalla rete ed è stato dimensionato in modo tale che sia sufficiente ad alimentare il TX ed un led a basso consumo.
Siamo nell’intorno dei 35mA in totale.
La L1 non è fondamentale, ma se c’è non guasta.

Segue descrizione del ricevitore
GioRock, ilguargua ringraziano
#5812
Il ricevitore presenta due criticità:
1) Lo stadio reattivo composto dal fet, il trasformatore e l’avvolgimento supplementare
2) Lo stadio PLL con il suo condensatore C16 (vale quanto detto per C1 nel TX)
Si realizzerà per primo lo stadio reattivo o a reazione e a tale scopo servirà un trasformatore simile a quello usato nel TX, sul quale avvolgere un paio di spire aggiuntive le quali realizzeranno l’avvolgimento di reazione.
In pratica, questo stadio non è altro che un oscillatore, la cui frequenza deve corrispondere con una certa precisione – qualche kHz – a quella del trasmettitore, mantenuto però sotto la soglia di innesco.
Si sfrutta la reazione positiva per ottenere il massimo dell’amplificazione e contemporaneamente la moltiplicazione del Q.
La quantità di reazione viene regolata da RV1, quindi a minor resistenza si avrà maggiore RF fugata a massa e quindi minore reazione e viceversa.
Al fine di stabilire se il circuito funziona, si mantiene RV1 alla massima resistenza e con l’oscilloscopio collegato al secondario di T1 o con un frequenzimetro-attenzione all’impedenza altrimenti il frequenzimetro “soffocherà” l’oscillatore- si verificherà l’innesco delle oscillazioni e la possibilità di soffocarle tramite RV1.
Se le oscillazioni non dovessero innescare si dovranno scambiare tra loro i due capi dell’avvolgimento di reazione.
Ad oscillazioni innescate, si agirà sui condensatori C4-C6 per portare la frequenza al valore di quella generata dal TX e si agirà come per il TX aggiungendo eventualmente altra capacità in parallelo.
Una volta superati questi passi, si regolerà RV1 affinché le oscillazioni cessino.
Si passa quindi al tone decoder.
Conosciuta la frequenza della nota generata dal TX, sarà necessario regolare RV2 affinché il PLL la agganci.
Per agevolare la taratura sarebbe opportuno usare un generatore di funzioni ed iniettare il segnale con ampiezza non superiore a 500mV pep nel punto di giunzione fra C11-C14 e verificare l’aggancio spegnendo e riaccendendo e abbassando il livello del generatore. L’operazione andrà ripetuta più volte.
Anche qui l’alimentatore è stato dimensionato per fornire la corrente necessaria al relè che avevo a disposizione, nel caso, partire solo col led.
Bisogna tener presente che in ogni caso l’alimentatore è a corrente costante e quindi tutto ciò che non viene assorbito altrove, ricade sullo zener.

Dimenticavo, anche se siamo in ambito LF è pur sempre un circuito RF, quindi ---> collegamenti corti.
Le foto possono dare un'idea.
GioRock, ilguargua ringraziano
#5814
Allora, già che siamo in ballo, balliamo... ;)

Ti ringrazio per le ulteriori specifiche postate delle quali ho preso nota, però ho intenzione di provare a fare alcune modifiche più per praticità che quant'altro, d'altronde devo arrangiarmi con quello che ho a disposizione ma non vorrei offendere la tua creatività...

Ci sono alcune domandine che volevo farti da tempo immemore e stavo attendendo il momento giusto per porle, qui di seguito una piccola lista giusto per far chiarezza prima di iniziare l'opera:

1) Non volendo utilizzare dei toroidi così grossi, pensi che ci siano dei problemi? (ne ho due da 1cm e filo da 0.15)
2) Al posto del BD137 monterei un BC337-25 o affini, ci sono delle controindicazioni?
3) Non ho condensatori così sofisticati a parte gli NP0, con cosa potrei eventualmente sostituirli?

Facciamo così, comincio ad assemblare il TX e vediamo come si comporta, poi al limite possiamo vedere di effettuare qualche piccola modifica, magari ne esce una variante senza stravolgere lo schema iniziale e sempre se sei d'accordo... :D
#5815
1) Quello che conta non è la dimensione :D ma l'induttanza. E' un circuito LC parallelo e va bene qualsiasi valore di LC purché
questi portino il circuito a risuonare sulla frequenza prescelta. Io ho optato per i 130kHz perché nel mio caso erano i più puliti.
Da 300 a 600Khz avevo tutti i led cinesi del mondo+tutti gli alimentatori koreani e mi sono tenuto a debita distanza.
2) Il BC invece che il BD? Dovrai modificare le resistenze di polarizzazione ma comunque otterrai meno potenza
3) dalla qualità dei condensatori dipende la stabilità. Puoi usare dei ceramici per fare delle prove ma comunque anche se poco adatti in RF dato che la frequenza è bassa, meglio i poliestere.
GioRock ringraziano
#5818
Certo che no :D , cercavo solo delle alternative pratiche e funzionali, la distanza che devo percorrere è di 20m circa, quindi devo avere un segnale ben definito e potente al punto giusto, tranquillo che ho degli NPN di media potenza, quello che più mi preoccupa è la realizzazione dei trasformatori e la precisione della frequenza, conosco il Tone Decoder NE567 e so che è capriccioso se si vuole ottenere precisione, ad ogni modo a me serve solo la segnalazione visiva a LED senza relay, quindi posso ridurre la capacità di alimentazione su RX, come 680nF ho un sacchetto di poliestere "arlecchino" provenienti dai kit di NE e rigorosamente sigillati, magari ne provo uno per vedere la stabilità termica...

Sei sicuro che non si possa fare su 1000 fori almeno il TX???

Il Manhattan Style è ottimo :lol: , ma bisogna avere una certa manualità per non fare paciughi indescrivibili, sono sicuro che serva più dal lato ricevitore (RX) dato la presenza dell'oscillatore bloccato che potrebbe rendere la taratura un inferno :evil: , per il resto cercherò di seguire la tua preziosa guida, piano piano devo riuscire a trovare il tempo per la costruzione, ormai ho preso anche quello che mi mancava e non voglio di certo lasciare tutto nel cassetto...

Per il momento ti ringrazio per la tua collaborazione attiva, verrai aggiornato sullo svolgimento dei lavori in corso spero a breve...
#5820
Puoi anche usare la 1000fori se vuoi.
Io trovo più comodo il montaggio in aria come il Manhattan style perché è più facile apportare modifiche, come l'aggiunta o la sostituzione di un componente e poi c'è la tensione di rete.
Con il montaggio in aria si ha un maggiore isolamento.
Dove servono piazzole isolate dal piano di massa uso dei piccoli ritagli di pcb incollati.
piazz.JPG
GioRock ringraziano
#5821
John, :o

non ci siamo con i valori delle induttanze, sei sicuro che mH non siano uH???

Ho provato a farne due tipo i tuoi, ma non supero i 127/133uH, quelli da 1cm sono da 18uH, allora ho preso un trasformatorino da un ATX e misuro 5,7mH per parte, domani a mente lucida riprovo ad avvolgerli...

Intanto beccati questo NP0 da 120pF a 400kHz, la frequenza sballa di + o - 10Hz...

Test100pFNP0.png
Aggiungi descrizione
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 9
Vendo

OWON HDS2202S nuovo imballo originale 190.00 eur[…]

Sono comuni interruttori a levetta DPDT. Se le due[…]

Visita il nostro canale telegram