Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
#5886
rx.JPG


L'oscilloscopio non va collegato al drain ma ai morsetti 1-2 altrimenti il circuito di reazione ne viene influenzato e le misure falsate.

Senza circuito di reazione, in pratica quando RV1 è regolato per la sua minima resistenza, C5 fuga a massa tutta la RF e il tutto si trasforma in un amplificatore a drain comune.

La frequenza di oscillazione è stabilita esclusivamente dall'induttanza dell'avvolgimento i cui capi sono 5-6 e dalla capacità ad essa in parallelo. Se la frequenza è alta devi aumentare la capacità e se alla diminuzione della frequenza di oscillazione ne deriva una diminuzione del segnale, anche questo è normale e dipende dalla diminuita reazione a causa dell'induttanza insufficiente del link di reazione, la quale è inversamente proporzionale alla frequenza.

Così come è necessario giocare sul numero di spire dell'avvolgimento 5-6, è necessario agire di conseguenza anche su quello di reazione, magari aggiungendo una spira o due.

Tutto ciò dipende dal tipo di nucleo e da come sono stati realizzati gli avvolgimenti

Specialmente se dici che appena tocchi il trimmer l'oscillatore si blocca, questo indica reazione o feedback insufficiente.

Bisogna tener presente che un oscillatore non è altro che un amplificatore al quale è applicata una reazione positiva.

E' il criterio di Barkhausen

Nel mio si blocca solo se si inserisce totalmente la capacità di C5 regolando RV1 per minimo .

Il segnale misurato ai morsetti 1-2 il cui avvolgimento ha lo stesso numero di spire di quello 5-6 (ovviamente essendo un filtro emi di modo comune) è oltre i 2Vpep.
GioRock ringraziano
#5887
La parte più critica è rappresentata dalla realizzazione dello stadio intorno a Q1 e all'avvolgimento di reazione. Per la sua messa in funzione sarà necessario collegare un oscilloscopio al drain di Q1 tramite un condensatore da 100pF e verificare che l'oscillazione si inneschi e che sia possibile bloccarla, agendo su RV1.
Se ciò non avvenisse, conviene provare ad invertire fra loro i due capi dell'avvolgimento di reazione e nel caso estremo, aggiungere una spira o due.


Perdonami JC,

ma tu hai scritto quanto riportato sopra, quindi Io ho seguito queste istruzioni e la frequenza non si modifica in alcun modo, resta inchiodata a oltre 300kHz, se aggiungo un condensatore in parallelo al 120pF, ottengo solamente un aumento del livello del segnale...

Leggendo i tuoi post, dicevi che era possibile modificare la frequenza dell'oscillatore agendo sul compensatore, cosa che nel mio caso non avviene, ma allora questo schemino a che serve?

Immagine

Dove li misuro questi ipotetici 130kHz?
#5888
OK, ho capito male.
Mi era sembrato di leggere che avevi collegato la sonda direttamente al drain, ma se c'è il condensatore, allora va bene.
La sonda la si può collegare direttamente all'avvolgimento di cui parlavo nel messaggio precedente.

Avevo anche capito che diminuiva il segnale, non il contrario.

In ogni caso....è già buona cosa che oscilli e se lo fa, la frequenza è stabilita dai valori di LC, nient'altro.

Non c'è nulla di ipotetico. La frequenza di oscillazione dipende da LC
\(f = \frac{1}{2\pi\sqrt{LC}}\)
Se ho ben capito i 300KHz li ottieni con 120pF, quindi L=2,34mH circa di conseguenza C deve valere circa 640pF.

Aggiungi un 560pF in parallelo al 120 e vedrai che la frequenza scende e che con il compensatore potrai spostarti di un paio di KHz.
GioRock ringraziano
#5896
Allora JC, :roll:

ho trovato il vero problema, l'oscillatore innescava perché il trimmer era difettato e lasciava libero il pin di C5, infatti sostituendolo non funziona più nulla, ecco perché la frequenza non diminuiva anche aggiungendo delle capacità supplementari, ho provato anche ad invertire gli avvolgimenti come consigliato senza ottenere alcunché, quindi devo per forza rifare i "trasformatori" aumentandone l'induttanza, per tale operazione ho recuperato una bella bobina di un vecchio crossover con molti metri di filo smaltato da utilizzare senza alcuna pietà... :evil:

Sono abbastanza preso in questi giorni, tranquillo che difficilmente mollo il colpo così presto, ti terrò aggiornato sui lavori in corso d'opera prossimamente, grazie come sempre delle succulente specifiche postate... 8-)

Intanto condoglianze al povero 2N3819 che ha tirato le cuoia :( , non saprei dirti cosa gli sia capitato, ma a un certo punto è inspiegabilmente defunto senza apparente causa, ora la questione si fa piuttosto seria dato che ne ho solamente uno a disposizione, spero che non mi lasci anche questo... :D
#5897
Ok, non c'è fretta.

In ogni caso se oscillava la fase dell'avvolgimento di reazione era corretta. Questo avvolgimento non stabilisce la frequenza di oscillazione ma funge solo da feedback.

L'operazione di capovolgimento dei poli dell'avvolgimento di reazione ha lo scopo di assecondare il criterio di Barkhausen, cioè il segnale di retroazione deve essere in fase e il guadagno d'anello deve essere unitario. Per quest'ultimo punto entra in gioco il trimmer.

Nel normale funzionamento a noi non serve che il circuito oscilli, ma che possa oscillare perché più siamo vicini all'innesco, maggiore è l'amplificazione e la selettività.

L'oscillazione ci servirà solo in fase di taratura, al fine di stabilire se il circuito risonante lavora sulla stessa frequenza del trasmettitore.

Quella configurazione circuitale è una pietra miliare nella storia della radio.

Si tratta dell'oscillatore di Armstrong, meglio noto come oscillatore Meissner, ma l'ideatore è Edwing Howard Armstrong che lo inventò nel 1912.

Pietra miliare perché è il primo dispositivo che, grazie all'uso di un triodo, è capace di generare onde persistenti.
Il preludio del superamento sia dei generatori a scintilla capaci di produrre solo onde smorzate che degli alternatori, capaci sì di generare onde persistenti ma solo nell'ambito delle VLF.

Quindi, deve funzionare... senza bruciare il fet :)

Da Wikipedia
220px-FET_Armstrong_oscillator.svg.png
220px-FET_Armstrong_oscillator.svg.png (4.64 KiB) Visto 1029 volte

i pallini indicano la fase dei due avvolgimenti

P.S.

Qualsiasi fet è buono.
Io ho usato un 2N3819 perché è il più modesto fra quelli che avevo a disposizione.
GioRock ringraziano
#5901
JC, funziona!!! :lol:

Ho rifatto la "bobinazza" con due metri e mezzo circa per parte di filo smaltato dello 0.5mm su toro giallo/bianco, ora l'oscillatore innesca ed ho un bel po' di gioco con il trimmer prima che si blocchi, prossimamente ti do i valori esatti di tutto l'Ambaradan per rivedere eventualmente i calcoli per il TX...

Thanks!!! ;)
#5905
Nucleo giallo/bianco? Non ho sottomano la tabella Amidon ma presumo sia di provenienza PC e quindi cinese, i cui parametri non corrispondono agli amidon. In ogni caso, se servono tutti quei metri di filo significa che hanno una permeabilità abbastanza bassa.

Sono felice che tu sia riuscito nell'intento.
#5906
DALLA TABELLA AMIDON:

T130 - GIALLO/BIANCO
Frequency Range = 0 - 1MHz
AL = 81nH/N²
µi = 75
OD = 33.00mm
ID = 19.80mm
h = 11.10mm

A dir la verità secondo il calcolatore sarebbero serviti circa 3,35m, ma per ora mi accontento del risultato, già ho faticato per farceli stare tutti quanti compreso i 4 avvolgimenti supplementari...
#5916
Niente da fare JC, :(

le ho provate davvero tutte, ho riavvolto i trasformatori anche con toroidi di diverso colore e acquistati in negozio, ho cambiato tipo di FET dopo che è morto pure l'altro 2N3819, ho rifatto tutti i cablaggi senza notare nulla di diverso da prima, anzi, ho scoperto che l'oscillatore innesca solamente se L1 è presente, se la tolgo non funziona più nulla, aggiungendo ulteriori capacità di valore maggiore ai 120pF, si attenua solo il segnale ma la frequenza varia di pochissimo, adesso non so più cosa provare, ho invertito gli avvolgimenti come suggerito e non funge, quindi la fase è corretta almeno da quel punto di vista siamo a posto...

Se modifico il valore di L1 , l'oscillatore smette di innescarsi, in pratica va solamente con 1mH, ho terminato veramente le idee, se ti vengono un mente altri suggerimenti che potrei testare fammeli sapere, altrimenti sono tentato di comprare queste due induttanze da 3.9mH e qualche FET di scorta, fortuna che in un cassetto avevo un J406 messo via dagli anni '90, altrimenti stavo veramente a piedi... :D
#5917
Accidenti :shock: non pensavo fosse così critico.

Il cuore e la criticità sono tutti lì in quella bobina composta dal circuito risonante e quello di reazione.

In RF conta un po' tutto e molte volte tra un circuito funzionante e uno che non ne vuol sapere a parità di schema, basta una disposizione non felice dei componenti.

La L1 che si può eliminare è solo quella sul trasmettitore. Nel ricevitore invece è indispensabile perché funge da choke, ovvero blocca la RF che altrimenti verrebbe fugata a massa...dal positivo di alimentazione.

Prova a dare un'altra occhiata alla foto della bobina che ho usato io, l'ho recuperata da un vecchio PC magari la trovi nella junk box....e pubblica un paio di foto di bobina e circuito.
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