Discussioni di carattere generale sull'elettronica analogica e digitale. Didattica e applicazioni pratiche.
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da double
#5865
ErMaskio77 ha scritto: [CUT] A questo punto che ci devo mettere al posto della lampadina ( ho usato una H7 della macchina) [CUT]

La cosa piu' pratica, economica ed affidabile e' usare una piccola lampada (ad incandescenza e non led!) da auto/moto da 12v e 10 Watt. Assorbe circa 800 mA e dovrebbe assorbire abbastanza corrente per stabilizzare l'alimentatore.
Immagine
Se non bastasse (difficile ma possibile) mettine una da 15 watt (assorbe circa 1,25 A).
Eviterei l'uso di una resistenza perchè per dissipare continuativamente 10 watt ne serve una in ceramica da 12 ohm (che assorbe 1 A) ed almeno 40 watt di dissipazione che e' grossa e costosa.

Ovviamente devi mettere la lampada in un posto areato, anzi meglio fuori dalla scatola, perche' scalda dovendo dissipare in calore i citati 10 watt!
#5866
Grazie per la risposta Double, ma non vorrei metterci una lampadina perché così mi illumina il vano del mobile, se mi dite che tipo di resistenza nome preciso la prendo.
Grazie ancora a tutti
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da Bios
#5868
Secondo me bastano molto meno di 800mA per stabilizzare lo switching. Con una sola ventola che gira al massimo il display non sfarfalla, è corretto? Posta i dati di targa delle ventole ed in base a questa scegliamo una resistenza che imponga una corrente minima, sempre se come dice @double non venga troppo grossa e costosa.
da zioelp
#5870
Per quanto possa essere cinesissimo, trovo strano che l'alimentatore non riesca a mantener stabile la tensione se non eroga centinaia di milliampere.
Posso accettare che in assenza di carico regoli male, ma mi aspetto che già con trenta milliampere sul ramo +5 faccia il suo sporco dovere.
Non abbiamo stabilito se l'illuminazione del display faccia capo al ramo 5 o al ramo 12, ma nel filmato sembra che lo sfarfallio non alteri le cifre, e questo mi porta a pensare che il +5 non crolli, altrimenti il processore interno rientrerebbe in reset continuamente.
E se la "cinesissimerìa" dell'alimentatore riguardasse il fatto che non riesca a tener fermo il 12 in presenza delle commutazioni del PWM?
Se fosse così, il carico aggiunto servirebbe solo per spostare il punto di lavoro in una zona più favorevole, dove magari la regolazione è meno critica.
Tutto il discorso vorrebbe ipotizzare l'impiego di un elettrolitico in parallelo all'uscita +12, col positivo al filo 1 e il negativo al filo 2 o 3, ammesso che siano davvero collegati insieme.
Nel caso funzionasse, avrebbe il vantaggio di non emettere calore e non far luce fastidiosa all'interno del mobile.
Come capacità può essere un buon punto di partenza il valore 1000 uF, e come tensione di lavoro vedrei bene 25V, dato che lo spazio non manca e la prudenza non è mai troppa.
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da Bios
#5871
Prova con una 47Ω e minimo 5W. Imporrà una corrente di 250mA ma scalderà.
#5872
Ok Bios, ma di quanto calore stiamo parlando?

Zioelp non ho capito come mettere questo elettrolitico ( puoi specificare meglio il componente così che riesca a trovarlo) mi spiegheresti in un modo più semplice. Grazie
da zioelp
#5873
Un esempio di elettrolitico che può essere usato è l'oggetto ebay 183162623823.
In pratica è un cilindretto metallico ricoperto di plastica da cui escono due fili nudi.
Sull'involucro leggi 1000uF, cioè mille unità di una roba tecnica che qui tralasciamo perché esula dal discorso, e 25V, che sono la tensione continua massima applicabile senza far danni, scelta partendo dai tuoi 12V e aggiungendo un buon margine di sicurezza.
Uno dei due fili è più corto dell'altro, e si trova più vicino alla zona dove compare una striscia chiara con dei segni "meno", messi per indicare il lato a polarità negativa.
Ciò lascia intendere che il terminale lungo sia il "più", ovvero il lato a polarità positiva.
I punti di connessione dell'elettrolitico sono gli stessi dove hai messo la lampadina durante la prova.
Il tuo alimentatore ha il filo 1 che fornisce tensione positiva rispetto al 2, quindi il terminale lungo (che è il positivo dell'elettrolitico) dovrà essere collegato al filo 1, e il terminale corto (che è il negativo dell'elettrolitico) dovrà far capo al filo 2.
OCCHIO A NON INVERTIRE IL POSITIVO COL NEGATIVO, perché in tal caso l'elettrolitico si danneggia e, con un po' di sfortuna, nove volte su dieci esplode con una densa fumata piuttosto sgradevole.
Ovviamente non posso garantire a distanza e alla cieca che aggiungendo un elettrolitico lo sfarfallio scompaia, ma dal punto di vista tecnico mi sembra una soluzione credibile, e dato che non emetterebbe né calore né luce, secondo me può valer la pena provarla.
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da Bios
#5875
ErMaskio77 ha scritto:Ok Bios, ma di quanto calore stiamo parlando?

Difficile stabilirlo a priori. Dipende da tecnologia costruttiva e geometria della resistenza. Se la scegli corazzata del tipo con corpo in alluminio, dissiperà meglio che altre ma dipende anche dalla temperatura ambiente, dagli scambi per conduzione (fissata a cosa?) e per convezione (ventilazione forzata?).
Non è affatto peregrino il consiglio di utilizzare una lampadina (affidabile al punto che alcuni caricabatterie commerciali la usano per altre ragioni) ma francamente consumare quasi la metà della corrente erogata mi sembra uno spreco quando basterebbe un quarto di 1A per garantire stabilità, significa che potresti utilizzare una lampadina che assorba circa 2.5W.
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