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da Maxim
#4751
Bhè, visti i presupposti diventa assai difficile creare un sistema che, dati gli spazi in gioco e la necessaria portatilità dell' oggetto, permettano di riscaldare la bomboletta e al tempo stesso compensare l' azione refrigerante dovuta all' espansione del gas! Sinceramente la via chimica, se adottabile, pare essere forse la migliore!

Un resistore si può facilmente creare avvolgendo in modo ordinato del filo di rame sottile attorno alla bomboletta. Un po di manualità ti permette di resinarlo in modo che tu possa conferire ad esso una forma cilindrica solida e permettere così di sfilare la bomboletta di co2 scarica per sostituirla con la nuova. Un piccolo sensore di temperatura poi ti permette di monitorarne la temperatura.
La circuiteria non è molto complicata a patto che tu non sia a digiuno totale di elettronica. Rimane poi il problema del dove riporre eventuali accumulatori. E su questo punto, sinceramente, una foto più esaustiva dell' insieme e degli spazi, forse è gradita. Dubito comunque, visti gli spazi risicati, che sia possibile disporre di carica a sufficienza in modo tale da compensare il fenomeno di abbattimento termico continuo derivante dall' espansione del gas.
Maxim
#4801
Buongiorno,
Continuo ad aggiornare la discussione per spirito di divulgazione,
Ho provato i sacchettini scaldamani classici, quelli più piccoli venduti da Amazon e bisogna dire che effettivamente si scaldano a circa 40 gradi, ma purtroppo sono troppo voluminosi, per le misure ci siamo ma lo spessore impedisce l'inserimento.
Ho tolto circa metà del materiale contenuto e in qualche maniera ci sta ma purtroppo perde massa e la bomboletta raffredda più di quanto il sacchettino scaldi.
Strada senza via d'uscita, ho ordinato delle resistenze e delle batterie ma ci vorrà un po di tempo per averle, quindi alla prossima.
GioRock ringraziano
#4802
Difatti il nostro dubbio era incentrato sul possibile inserimento all'interno del manico visto anche le dimensioni alquanto ridotte dello spazio disponibile, forse sarebbe meglio tornare a concentrarsi su di un qualche materiale che isoli la bomboletta da variazioni improvvise della temperatura, ad ogni modo, un doveroso Grazie per averci tenuto al corrente... 8-)
#4804
Nostromo ha scritto: ....Prove fatte con il cronografo per proiettili dimostra che da 4 o 5 Joule di potenza dopo circa 30 colpi si arriva a 2 joule che sono 100 metri secondo circa, 4 Joule sono sempre per la stessa arma e proiettile circa 135 metri secondo....

E quindi tanti saluti alla massima potenza ammessa di 1 Joule (che poi sono 100 metri al secondo con una palla da 0,2 grammi) per le armi soft-air.

Detto ciò il vero problema è quello già ben evidenziato del raffreddamento della bombola a seguito dell'espansione del gas. E' facile scendere a 10°C ed anche meno e per riscaldare il contenitore di metallo (che peserà circa 50 grammi) fino a 30°C serve una notevole quantità di calore. A sentimento servono almeno una cinquantina di watt per avere tempi ragionevolemente brevi. In sintesi nulla che possa essere infilato nel calcio.

Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di avere DUE (o più) bombole: una nel caricatore e le altre in un riscaldatore "serio e termostatato" per non superare i 40°C alimentato da un robusto pacco di batterie al litio, anche se farà sorridere uno scaldabiberon da auto andrebbe benissimo essendo già termostatato a 35°C ed alimentato a 12 volt.
Dopo ogni sequenza di tiro si cambia la bombola al volo per averne sempre una "calda". Se ci riesce anche Bruce Willis a cambiare un caricatore al volo mentre arrivano i cattivi si può fare....
#4805
Salve,
L'arma che uso io è una Beretta 92FS con potenza originale di fabbrica 3,5 / 4 joule, con bomboletta CO2 da 12 grammi, ora con ottimizzazioni varie si arriva a circa 5,5 / 6 Joule, la soglia massima consentita dalla legge è non superiore a 7,5 Joule. (oltre ci vuole il porto d'armi).
La bomboletta di CO2 quando si inserisce si fora e, se si toglie dal calcio dell'arma il gas va perso, purtroppo non è possibile diciamo cambiare la bomboletta per montarne una più calda, con una bomboletta si sparano circa 100 colpi poi comincia a calare ma si può sparare ancora 15 / 20 colpi. Sto già preparando un case con l'alloggio per la borsa dell'acqua calda, ma il problema grosso è dopo aver sparato i primi colpi la bomboletta si raffredda molto, già con le temperature di questi giorni ci si accorge del calo repentino.
Aspetto le resistenze che ho ordinato in Cina e vediamo cosa ne esce, certo la vedo dura avere la batteria a bordo, ma mi potrei anche accontentare di un cavo a mo di catetere dentro la manica fino a una batteria, io la uso solamente per Plinking (tiro a barattoli) vediamo cosa ne esce.
Vi tengo informati degli sviluppi.
saluti

Nostromo
#4987
Aggiornamento,
Ho ricevuto le resistenze per guanti dai cinesi (vedi precedenti msg) e le ho collegate ad una poli-litio da 3.7volt 330mah, quelle per i droni credo, si ha una temperatura a banco della bomboletta (verifico nei prossimi giorni con più precisione) di circa 45/50 gradi raggiunti in 5 minuti, durata dell'emissione di corrente per 43 minuti, poi la batteria ha un circuito che blocca l'erogazione di corrente, il collegamento tra batteria e resistenza è diretto senza regolazioni, sto facendo dei test ma la temperatura non dovrebbe essere pericolosa, calcolando poi che durante lo sparo ci sono degli abbassamenti di temperatura non c'è il rischio di andare vicino ai limiti di scoppio.
la batteria non scalda ed è precisa per stare dentro uno scanso del calcio, non so quanto può durare una batteria simile nel senso di quante ricariche può sopportare?
Nei prossimi giorni termometro e cronografo balistico alla mano, posterò dei dati così da confortare o meno la riuscita del tuning.

saluti

Nostromo
#4988
Le Ricariche che possono sopportare tali Batterie sono oltre le 500, ovvio che dopo le prime 100/150 comincerai ad avere un calo di corrente sullo spunto ed una durata inferiore come tempo di mantenimento, comunque sono sempre quasi 300 ore o più di divertimento sfrenato, a me pare che basti se il tutto sta dentro al calcio...

Se la batteria rimane fredda è sempre una buona cosa, chiaro che non deve mai congelare, sarebbe meglio che sia sempre attaccata ad un carico minimo in modo da mantenersi in temperatura, di solito la scheda tecnica riporta alcuni dati sull'utilizzo, leggi attentamente le istruzioni per evitare effetti collaterali durante l'uso, casomai portati un mini estintore per precauzione e calza un paio di guanti antifiamma...

Scherzi a parte, sono poi pochi i casi in cui la Batteria ha preso fuoco, principalmente per un difetto di fabbricazione o per un problema all'utilizzatore, magari per una maggiore sicurezza aggiungi un fusibile ritardato di capacità 4 volte la corrente assorbita e Good Luck!!! :lol:
#5203
Buongiorno,

Ho potuto finalmente testare la resistenza e non ho alcun incremento di potenza sebbene la bomboletta arrivi a 35°, credo che anche riscaldando la CO2 in fase liquida che si trova nella bomboletta, nel momento che dopo uno sparo questa evapora e va a riempire la valvola dove si trova lo spillo (sarebbe la camera dove si trova la CO2 pronta per espellere il pallino) si perdano quei gradi di temperatura.
Per ora mi devo accontentare di una media di poco superiore ai 6 Joule su 24 colpi con punte a 6.65 fino a 3.5.

Alla prossima.
GioRock, Bios ringraziano
#5204
Grazie per averci tenuti aggiornati, di questi tempi è più facile vedere una toccata e fuga che portare a termine un argomento!!!
Dimmer su aspirazione

Ciao a tutti ho una ventola di aspirazione in came[…]

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