Sezione a tema libero in cui è possibile discutere di argomenti che non rientrano nelle altre categorie.
#213
Devo dire che, l'unica cosa che veramente non sopporto di "quell'altro forum" è la componente di estrema destra, qualunquista, razzista, xenofoba, quando non proprio FASCISTA, che pervade la sezione analoga a questa, oggi non ho proprio resistito a leggere un thread sulla liberazione, in cui si accendevano diatribe tra diverse forme di fascismo, e sono dovuto andare a vomitare.
Spero che qui le cose siano un po diverse.
#215
Lo spero anche io. Ieri parlavamo proprio di questo. Si dice sempre "per non dimenticare", purtroppo l'italiano medio ha la memoria corta e non ricorda più cosa non doveva dimenticare.

Bios.
#219
Evidentemente tanta gente si è scordata che questo mondo lo abbiamo avuto in prestito dai nostri genitori e noi abbiamo il dovere di consegnarlo ai nostri figli, migliore di come lo abbiamo ricevuto.....

Non v'è dubbio che siamo in tanti, 7 miliardi di persone non sono poche ma c'è posto per tutti, e la chiave di svolta è imparare a convivere l' uno con l' altro nel rispetto reciproco! Eradicare pregiudizi, ideologie errate e inutili campanilismi può solo giovare alla pacifica convivenza, ma pare che oggigiorno il mondo vada in "leggera" controtendenza!
#220
Mah, io non so cosa intenda schottky quando parla di fascismo di "quell' altra" sezione.

Io ho una idea, che cerco di mettere alla base di quello che faccio: rispetto per l' altro, sempre.
Il problema è che, poi, esigo che pure gli altri rispettino me.

Mi spiego: io considero che la mia libertà finisce dove inizia quella dell' altro. Altrimenti non sarei libero, ma schiavo, e gli altri sarebbero schiavi miei. La libertà è fondata su regole, e le regole vanno rispettate senza cercare sotterfugi.
Qualunque tipo di regime è, a priori, sbagliato.

Però, cosa fondamentale, democrazia e liberttà fanno rima con cultura: tanto più una persona ha una cultura di base solida e tanto più può ragionare con la propria testa, evitando di credere al primo imbonitore di turno, e di conseguenza è libera e democratica.
Ultimamente, direi negli ultimi decenni, si è assistito a un progressivo smantellamento della scuola, con la conseguenza che i giovani sono più facilmente addomesticabili: dagli in pasto l' ultimo modello di smartphone e sono tutti contenti. Parlano dell' ultimo film e dell' effetto speciale.
Però, parla di materie scientifiche (il neurone va messo in moto) e ti indicano come se fossi un pazzo uscito da chissà quale manicomio.

Ora, cultura fa rima con sacrificio: non si può raggiungere un grado medio di conoscenza senza passare ore sui libri a studiare, capire, chiedersi il perchè di certe cose, di qualunque materia si parli, sia scientifica che umanistica.

Tornando un po' "all' altro forum", la mia opinione è la seguente:
permettere una immigrazione indiscriminata è sinonimo di essere schiavisti. Se tengo al bene di un popolo, non lo costringo a mettersi in mare rischiando la vita per farlo venire qua senza alcun prospettiva per il futuro. Semmai li aiuto nel loro Paese, certo non a suon di bombe come è stato (erroneamente) fatto.
Perche se non hai un lavoro, però hai moglie e figli, alla fine delinqui pur di non vedere i tuoi morire di fame.
Il problema è che stanno venendo qua persone senza un briciolo di istruzione, costrette sotto l'uso della forza, e da capi religiosi che tutto sono meno che democratici.
Anche la Chiesa ha fatto le crociate, ma da qualche secolo ha ben capito che non si può ammazzare in nome di un Dio.
Questi invece la pensano diversamente, preparano attentati e via discorrendo.
Non sono ne di destra ne di sinistra, di politica me ne frego, però gradirei potere continuare a vivere in un Paese realmente libero.

Mettendo assieme il concetto di libertà con quello di cultura, io arrivo (forse sbagliando) a una conclusione: libertà va di pari passo con istruzione e cultura. Perchè libertà fa rima con capacità di ragionare con la propria testa, senza imporre il proprio pensiero agli altri.
E la libertà va anche difesa, anche se può suonare brutto dirlo, perchè non tutti ragionano: troppi si fanno abbindolare da capi religiosi senza scrupoli.
Tollerare tutto quello che sta succedendo espone tutto noi a rischi inverosimili: quello che è successo in altre parti del mondo impressiona.
Io sono contrario a certa satira vomitevole, ad esempio, però non si può dimenticare quello che è successo in Francia pochi mesi fa. A me non sta bene non potere aprire bocca perchè altrimenti mi ritrovo farcito di piombo.
A me piace il confronto, anche aspro, ma rispettoso: è il sale della vita, il modo per fare funzionare il cervello ed evitare qualunque accenno di regime. Il pensiero non è mai a senso unico: sarebbe pericolosissimo, farebbe rima con regime. Se siamo arrivati al nostro livello tecnologico lo abbiamo fatto proprio grazie al confronto di tante idee diverse.
#222
Mah, io dico una cosa, magari in linea con quel che dice un vecchio libro pieno di polvere.

Il primo giorno aiuti e dai il pane, il secondo giorno insegni a lavorare.
Il motivo è semplice: il lavoro è dignità della persona: io non posso pensare di rendere schiave delle persone, mantenendole nell' ignoranza, col solo scopo di farmi vedere bello che vado a distribuire cibo pagato da altri. Perchè questo stanno facendo i nostri politici, di qualunque schieramento.

Nè posso pensare che qua ci sia posto e spazio per tutti: non siamo, purtroppo, il Paese del bengodi. Gli altri Paesi europei ce lo stanno facendo capire: fondi per aiuti pochi (salvo quando annegano 800 persone e allora tutti a farsi vedere), disponibilità ad accogliere problema italiano.
Col piccolo dettaglio che quei poveri cristi di africani sono sfruttati da tutto il mondo, per le loro risorse.

L' ignoranza dilagante, che permette a capi religiosi senza scrupoli di fare il lavaggio del cervello al primo che da quelle parti passa, è proprio quella da combattere: fintanto che la gente è ignorante, questi la controllano. E poi ce li spediscono in tutto in tutto il mondo a mettere petardi.

Francamente mi domando: se mi dicessero di farmi esplodere per avere la salvezza eterna, sarei così poco furbo da farlo? E poi, che accidenti di male han fatto i cristiani per meritarsi di morire così, a sangue freddo?
Mi piacerebbe ricordare che, dai barconi, certi credenti han buttato a mare cristiani vivi e vegeti pochi giorni fa.
Ecco, io non mi permetterei mai di fare una cosa del genere, tantopiù in nome di un Dio la cui esistenza non è dimostrabile (detto da me che sono credente).

Dettaglio secondo: stanno trattando da schiavi pure gli operai cinesi, solo che è facile condividere immagini commemorative con l' iPhone, e poi dimenticarsi che quel dispositivo è frutto quasi del sangue degli operai che lo hanno costruito (certe aziende sono state soprannominate "fabbriche di suicidi").

Ecco, per me la dignità della persona viene prima di qualunque altra cosa. Ecco perchè, per me, questo tipo di accoglienza è profondamente sbagliato. Certo non lascerei dei poveracci in mezzo al mare, ma di certo imporrei con la forza (dei denari) ai loro Paesi ben altre idee. Le bombe non fanno altro che distruzione, l' economia invece può fare miracoli a patto di non credere nel dio denaro.
Questi fanno attentati, si lasciano abbindolare, emigrano, perchè hanno fame. Togli la fame, dai l' istruzione, e fermi le guerre. Se hai fame, se tuo figlio ha fame, sei disposto a tutto.
#224
Si partiva, però dalla considerazione sull'indice di gradimento del "fascismo".
Vorrei specificare che non nella sola cultura occidentale il mondo è creato dalla Parola , che ha quindi un valore oggettivo.
Allo stato attuale della nostra "civiltà", le parole stanno perdendo completamente il collegamento con le idee a cui dovrebbero essere collegate.

Ne deriva che, ad esempio, si parla di "fascismo" per indicare l' ideologia di un periodo storico, ma quanti abbiano atteggiamenti diversi dai propri, facendo di una diatriba tra due ideologie apparentemente opposte, ma del tutto analoghe come risultati, il marchio del "cattivo". Cosicchè se il "fascista" sprangava chi dissentiva dalla sua posizione, l' "antifascista" si pone nella posizione di sprangare il "fascista" perchè di parte avversa, e, nel migliore dei casi, desideri, nel più puro ed ardente spirito di libertà e democrazia, impedirgli di parlare.
Ne', peraltro, ridurre le varietà dell'umano ai toponimi della geografia parlamentare è una via per avere coscienza della situazione.
Ci sarebbe materia sufficiente per pensare.

Anche perchè la corrente definizione di libertà "limitata" dalle libertà altrui è un nonsenso spaventoso: che libertà è una libertà limitata?
E cosa stabilisce il limite delle libertà altrui? Perchè se si tratta di convenzioni sociali o di "leggi" e costumi, se non di precetti religiosi, si tratta comunque di elementi esterni all' individualità.
Se ne può giustamente concludere che ogni genere di regime è a priori sbagliato, ivi compresa la democrazia.

Certamente libertà è collegata alla cultura e questa non deriva solamente dalla scuola, ma dalle radici storiche una area geografica.
Dove si rinuncia al senso delle radici per sostituirle da una parte con il nazionalismo e dall' altra parte con un politically correct mondialista, è l'obnubilamento della coscienza.

E, mancando la coscienza, la civiltà va giù e non su.
#226
Genova: su un palazzo, scritto a chiare lettere, è possibile leggere la seguente frase:
la guerra è una lezione della storia che i popoli non ricordano mai abbastanza.
Ricordano.......
Mi sono sempre chiesto se effettivamente Ignoranza è guerra siano tra esse concatenate, alla pari di cultura e pace...
Il problema secondo me è che le guerre, vanno tutte contestualizzate. E' un errore considerarle tutte alla pari e a mio avviso è errato assoggettarle al fatto di essere alimentate dall' ignoranza dei popoli coinvolti.
Una guerra che possa essere definita tale, oggi, ha bisogno di tre elementi inscindibili: Chi combatte, un movente e chi ne trae guadagno.
L' osservazione ci porta a vedere che nel mondo sono tanti i luoghi interessati da guerre, e guarda caso, ovunque ci son guerre c'è qualcosa che interessa a qualcun' altro..... Siano combustibili fossili, siano materie prime, tantalio, rame, diamanti.... ovunque ci sono materie prime interessanti ci sono guerre, e in ognuno di questi scenari c'è uno dei soliti portatori di democrazia che infonde la sua “libertà” grazie alle proprie corporazioni.
Oggi le guerre sono praticamente sempre alimentate da qualcuno che ha interesse che esse avvengono, senza però scomodare un Dio come movente, il quale è possibile ricondurlo nella quasi totalità dei casi al classico Dio danaro! Le peggiori porcate degli ultimi decenni sono state create e alimentate dalle menti di persone appartenenti ad un ceto abbastanza colto. Popoli che possono essere considerati abbastanza colti alimentano le guerre affinchè possano mantenere alto il proprio tenore di vita. Guerra e ignoranza non vanno però di pari passo...... Tutte le guerre hanno dietro uno stratega.
L' ignoranza crea sudditi e nulla più. L' uomo si è distinto dalla bestia per il semplice uso della ragione, sia essa poca o tanta, ma sufficiente quanto basta per stare lontano da questi strumenti di morte. La paura per la propria vita è un ottimo deterrente, e un minimo di sentimento verso i propri cari poi giova al resto.
Solo la fame e l' agonia, permettono di sopire la ragione e pone l' uomo alla pari della bestia, carne da macello disposta a sacrificarsi affinchè il nemico venga sopraffatto. A soddisfare quindi il briciolo di ragione rimasta basta la scusa che anche qualcuno di sovrannaturale appoggia la causa. Allah Akbar, Dio è con noi, o il prete di turno che benedice il cannone, come a voler riacquistare una purezza ormai dimenticata e sacrificata per il bene piu prezioso, ovvero la vita stessa!
Io non credo che la gente abbia memoria corta, credo che la gente ricorda sino a quando ha la pancia piena.
Sino a prova contraria, le ultime guerre sono nate dalle menti più colte ma è dalle menti meno erudite che il mondo ha appreso il vero significato di pace.
#227
Ovvero per avere la "pace" occorre la prevalenza delle "menti meno erudite" su quelle "più colte" ?
Puoi fare esempi pratici, perchè così come è messa, la cosa non mi convince?

Sulla memoria della "gente" però non sono pure convinto.
La gente non ricorda un bip.
Principalmente perchè non è cosciente di quello che la circonda.
Un tale ha scritto che se la "gente" si rendesse conto di cosa dirige la società attuale e dove la dirige, essa avrebbe fine all'istante.
Ma siccome non ci si rende conto, sia per l'ignoranza crassa della storia/geografia/filosofia/politica/ecc, sia per la pigrizia che impedisce di fare anche il più piccolo sforzo di pensiero, sia per il dominante egoismo, ecco che, pur esistendo ora come non mai ogni genere di mezzo per sapere, non si sa proprio nulla.

Se ricordasse anche solo qualcosa più di 24 ore, già si dovrebbe porre domande sulla reale consistenza dell' informazione, ad esempio. E si potrebbe cambiare ancora qualcosa.
#228
mars ha scritto:Ovvero per avere la "pace" occorre la prevalenza delle "menti meno erudite" su quelle "più colte" ?
Puoi fare esempi pratici, perchè così come è messa, la cosa non mi convince?

Ovviamente no, non è una condizione da rispettare, ma la realtà è che la proporzione tra persone colte e quelle "poco istruite" vede vincitore i secondi, e con diversi punti di distacco.
Il fatto è che le menti meno erudite lasciate da sole, oggi, non arriverebbero mai a ponderare guerre, cosa che negli ultimi decenni sono sempre state ponderate da strateghi e preparate a tavolino secondo schemi e azioni di controllo. Tutte cose che il popolino non arriverebbe certo mai a concepire. Oggi le guerre si fanno in nome del profitto. E mi pare che ovunque, le guerre sono alimentate dal solo interesse economico e difatti ci sono sempre i soliti noti! Non ci dimentichiamo che i peggiori dittatori degli ultimi tempi, sono tutti frutto di insegnamenti ben precisi, non idioti lasciati a se stessi...... gli ultimi capitolati erano addirittura membri di organizzazioni che dovrebbero istruire i membri ad evitare e sopprimere certe cose.... Io non vedo imbecilli scannarsi, vedo gente ormai alla fame, disperata, che si ammazza dopo che qualcuno gli ha levato tutto!

mars ha scritto: Sulla memoria della "gente" però non sono pure convinto.
La gente non ricorda un bip.

Non serve ricordare per sapere che da uno scontro si hanno si e no il 50% di possibilità di uscirne con le gambe avanti, specialmente quando del nemico sai solo che non ha buone intenzioni.... basta solo un po di amor proprio per evitare ciò, la memoria non è implicata in tutto questo.

mars ha scritto:Principalmente perchè non è cosciente di quello che la circonda.
Un tale ha scritto che se la "gente" si rendesse conto di cosa dirige la società attuale e dove la dirige, essa avrebbe fine all'istante.

Se ti riferisci ad Henry Ford e il suo: "E’ un bene che la gente non sappia come funziona il nostro sistema monetario, perché se lo sapesse farebbe una rivoluzione entro domani mattina" bhè, nulla da eccepire, nulla di più vero..... Ma questo non toglie a quanto da me affermato....
Visto il camino preso, si và ad un impoverimento sempre maggiore dell' economia e ovviamente del popolo. Questo è attuabile sono ed esclusivamente rendendo il popolo ignorante. Così facendo lo si rende schiavo. A questo punto le strade sono due: o lo lasci ignorante e schiavo, privo di tutto ma con un piatto sul tavolo e 4 cazzate in tv ( Panem et circenses ), quindi facilmente governabile e innocuo, oppure gli levi il piatto e preso dagli stenti lo rendi pronto a scannarsi!

mars ha scritto:Ma siccome non ci si rende conto, sia per l'ignoranza crassa della storia/geografia/filosofia/politica/ecc, sia per la pigrizia che impedisce di fare anche il più piccolo sforzo di pensiero, sia per il dominante egoismo, ecco che, pur esistendo ora come non mai ogni genere di mezzo per sapere, non si sa proprio nulla.

Se ricordasse anche solo qualcosa più di 24 ore, già si dovrebbe porre domande sulla reale consistenza dell' informazione, ad esempio. E si potrebbe cambiare ancora qualcosa.

Ma questo non interessa, oltre le 24 ore bisogna ricordare solo due o tre cose, quelle che servono a stare al passo con la società sterotipata e modellata da chi ha idee ben chiare e che di ignorante ha ben poco!
Ma quà ritorniamo al solito discorso fatto da me prima.... la gente per ora pensa di stare bene perchè, ignorante, non si rende conto, ma ha ancora un piatto con dentro qualcosa!
#230
Dissento. Quelli dell'ISIS non li definirei "colti" eppure di danni ne fanno. Se la tua idea avesse riscontro potrei concludere che ferocia=istruzione e quindi penserei che sempre loro dell'ISIS sono mooolto istruiti, oserei dire degli scienziati, dei veri GENI. O che i pacifisti abbiano l'ignoranza direttamente codificata nel DNA.

Qualcosa non quadra max, nemmeno in proporzione come tu dici.. Hai sbagliato nemico: ce l'hai con le lobby.

Il resto sono guerre a doppio effetto (imperialismo colonialista?), conflitti preventivi o pianificati allo scopo di rendere disgrazia a chi solo prova a innalzarsi dal terzo mondo al secondo o dal secondo al primo. Qualcuno di questi conflitti ti fa pure comodo: se la ricchezza di uno si misura in base alla grado di disgrazia del termine di paragone, allora peggio stanno gli uni e meglio stanno gli altri e questo vale su schema piramidale, tanto nel nostro cantuccio quanto nel contesto globale.

In occidente, si impongono tasse e veti in quantità, questo basta per tenere ben distinte caste e categorie. La chiamano democrazia.
Altrove si usa estrarre petrolio e/o costruire oleodotti, saccheggiare materie prime o quelle che trovano. Lo chiamano progresso.

Nel mezzo si pongono gli interessi delle lobby che ogni fine hanno fuorché quello filantropico..
Vendo

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