[GioRock]

Da un'idea congiunta, nata dalla collaborazione tra la Svezia ed Israele dei Sirin Labs con sede in Svizzera, è venuto alla luce un nuovo tipo di smartphone Android così detto "Inviolabile".

I loro creatori promettono una totale immunità agli attacchi degli Hacker, l'elevato uso di crittografia avanzata del tipo militare, lo rende uno dei prodotti IN del momento per chi vuole tenere i propri dati riservati, infatti il tutto è stato progettato per preservare ad ogni costo la Privacy dell'utente e contemporaneamente tenere occhi indiscreti lontani il più possibile.

Le caratteristiche dell'apparecchio sono qualitativamente molto elevate, si va dal telaio in leghe aerospaziali rinforzato con titanio "anti-tutto" al display da 5,5 pollici con fotocamera da 23.8 megapixel e processore Snapdragon 810 di Qualcomm più memoria da 128 GB, praticamente un apparecchio robusto e performante al tempo stesso.

Unica nota dolente del prodotto, è effettivamente il prezzo del Solarin, 20'000$ non sono proprio così pochi da sperare che ci siano parecchi utenti interessati all'acquisto, ad ogni modo, il Presidente Moshe Hogeg dei Sirin Labs, ha affermato che effettivamente basta un solo attacco informatico mirato per compromettere l'intera rete finanziaria di un'attività, quindi con il loro prodotto, si garantiscono protezioni fino ad ora impensabili.

La vera chicca del telefonino in questione è quella che un semplice tocco sul suo retro, garantirebbe una immediata cifratura di tutti i contenuti rendendoli istantaneamente inutilizzabili senza una valida chiave di accesso, altre novità verranno esposte direttamente agli acquirenti come contenuto del libretto di istruzioni.

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Dal punto di vista tecnologico l'oggetto è sicuramente interessante, ma dal punto di vista della sicurezza (quella vera e non quella che protegge i selfie con l'amante) ho parecchi dubbi.

La sicurezza di una crittografia è garantita solo dalla sicurezza della chiave: per ottenere la chiave di accesso ai dati "personali" basta farsela dare dal proprietario attraverso "opportuni metodi di convincimento" e qualora la chiave fosse biometrica non servono troppi scrupoli per mozzare un dito (impronta digitale) o cavare un occhio (impronta retinica). Una chiave vocale (sequenza di parole di una data voce) o grafica (sequenza di foto del cane e della nonna) è invece facilissima da ingannare visto che tutti si ostinano ad usare sempre gli stessi soggetti proprio come per le password. L'unica vera protezione possibile è la "distruzione immediata dei dati" proprio come facevano le spie che si suicidavano con la capsula di cianuro nei denti: il marchingegno dovrebbe distruggere i dati (magari bruciando qualche fuse interno) e non crittografarli. In effetti una cosa del genere la faceva il mitico iphone oggetto della nota contesa apple-fbi e come noto ha vinto l'fbi "aprendo" non si sa come l'iphone dei cattivi.

Per quanto riguarda la comunicazione c'è una discreta sicurezza per un limitato periodo di tempo solo se i due apparati "prima" si scambiano una chiave asimmetrica (sicura solo perchè non è condivisa) e "poi" lavorano in chiave simmetrica (algoritmo difficile da forzare senza la necessaria ma fragile chiave condivisa) : anche in questo caso la sicurezza è tutta riposta nella chiave asimmetrica privata e torniamo al caso di prima su come ottenerla e difenderla. Ovviamente se si ha tempo e se e informazioni non invecchiano nel frattempo basta registrare ( e qualcuno lo fa h24 e 366/365) i flussi crittografati e poi con tanta pazienza ed un pò di fortuna far girare i due o tre computer quantici in giro per il mondo. Magari si scopre il numero di telefono dell'amante procace del presidente di qualche repubblica delle banane.

Va a finire che la sicurezza aiuta più il "produttore-venditore" che non il"compratore-utilizzatore", ma questa non sarebbe certo una novità!