- 30 apr 2016, 13:23
#2125
Salve a tutti... scusate se passo poco da queste parti, e quando torno rompo pure le scatole
Spero che l' argomento possa interessare più di qualcuno.
Vengo al dunque.
In azienda si fanno i corsi sulla sicurezza e via dicendo. Ho anche scoperto che sono obbligatori per legge (non che la cosa mi piaccia, per esperienze passate), quindi mi tocca sorbirmeli.
Fin qua, qualche ora passata ad ascoltare il relatore di turno, sonnecchiando un po' e cercando di rispondere con buonsenso alla prova finale.
Adesso però, sempre per legge, visita medica obbligatoria. Sembra non ci sia modo di evitarla: al di là della professionalità (che non metto in discussione) del medico di turno, trovo profondamente irritante (per non dire offensivo) farmi visitare da una persona che non mi conosce, non sa di quali patologie possa eventualmente soffrire e via dicendo, che mi vede forse una volta all' anno (perchè l' anno prossimo mica si sa se è ancora lo stesso medico) e con la quale non ho (ne posso avere) lo stesso rapporto di fiducia che posso avere col mio medico curante. Oltretutto, costringere è il modo peggiore per infondere fiducia.
Ebbene, con un medico che non mi conosce, anche se gli dicessi che posso soffrire di questo o quello, lui non può sapere in che misura (perchè solo il mio medico mi conosce approfonditamente e sa quali reazioni posso avere a certi farmaci, ad esempio).
Il problema è conosciuto nei pronto soccorso, tanto che di solito quei medici sono particolarmente selezionati (e ci vanno coi piedi di piombo in tutto quello che fanno, in particolare a uno di loro devo la pelle).
La cosa che però più mi crea problemi in questo momento (non ero stato avvisato per tempo) è la vaccinazione antitetanica. Per me non si tratta di una cosa da poco: sono fuori e lo so bene, ma è vero che nel lavoro che faccio il rischio di ferirmi con qualcosa di contaminato è basso (laboratorio di elettronica, le saldature passano sui 300 gradi e oltre, se qualcosa mi passa per le mani significa quasi sempre che è stato da poco prodotto o su cui ci devo mettere a breve la punta del saldatore calda).
Qualcuno pernserà che la mia è semplice paura degli aghi: che io ne abbia è risaputo, però è vero che l' ultima vaccinazione è stata per me poco meno che drammatica. Mi sono fatto quasi una settimana con febbre molto alta (quasi 40) e difficoltà respiratorie, solo che all' epoca ero ancora a scuola e quindi nessuno pensò di fare adeguate analisi di allergie. La cosa si risolse, non senza enorme spavento da parte mia (quando ti rendi conto che fai fatica a respirare e sei lucido provi una sensazione terrificante).
La domanda è: può il medico chiamato a fare la visita obbligarmi alla vaccinazione (in loco subito), dato che non posso produrre documentazione che certifichi eventuali allergie? Posso oppormi in qualche modo? Perchè onestamente, se devo rischiare un' esperienza simile alla precedente, preferisco dare immediatamente le dimissioni pur non avendo una valida alternativa di lavoro... meglio rischiare di morire di fame che ripetere l' esperienza precedente...
Poi ovvio, so bene che il tetano è pericoloso... abito anche in campagna e non mi fa piacere sapere di non essere adeguatamente immunizzato, ma un conto è sapere di avere un problema e affrontarlo con calma col proprio medico, altro è sapere all' ultimo momento di avere degli obblighi e non sapere bene come affrontare la situazione.
Grazie a tutti.
Spero che l' argomento possa interessare più di qualcuno.
Vengo al dunque.
In azienda si fanno i corsi sulla sicurezza e via dicendo. Ho anche scoperto che sono obbligatori per legge (non che la cosa mi piaccia, per esperienze passate), quindi mi tocca sorbirmeli.
Fin qua, qualche ora passata ad ascoltare il relatore di turno, sonnecchiando un po' e cercando di rispondere con buonsenso alla prova finale.
Adesso però, sempre per legge, visita medica obbligatoria. Sembra non ci sia modo di evitarla: al di là della professionalità (che non metto in discussione) del medico di turno, trovo profondamente irritante (per non dire offensivo) farmi visitare da una persona che non mi conosce, non sa di quali patologie possa eventualmente soffrire e via dicendo, che mi vede forse una volta all' anno (perchè l' anno prossimo mica si sa se è ancora lo stesso medico) e con la quale non ho (ne posso avere) lo stesso rapporto di fiducia che posso avere col mio medico curante. Oltretutto, costringere è il modo peggiore per infondere fiducia.
Ebbene, con un medico che non mi conosce, anche se gli dicessi che posso soffrire di questo o quello, lui non può sapere in che misura (perchè solo il mio medico mi conosce approfonditamente e sa quali reazioni posso avere a certi farmaci, ad esempio).
Il problema è conosciuto nei pronto soccorso, tanto che di solito quei medici sono particolarmente selezionati (e ci vanno coi piedi di piombo in tutto quello che fanno, in particolare a uno di loro devo la pelle).
La cosa che però più mi crea problemi in questo momento (non ero stato avvisato per tempo) è la vaccinazione antitetanica. Per me non si tratta di una cosa da poco: sono fuori e lo so bene, ma è vero che nel lavoro che faccio il rischio di ferirmi con qualcosa di contaminato è basso (laboratorio di elettronica, le saldature passano sui 300 gradi e oltre, se qualcosa mi passa per le mani significa quasi sempre che è stato da poco prodotto o su cui ci devo mettere a breve la punta del saldatore calda).
Qualcuno pernserà che la mia è semplice paura degli aghi: che io ne abbia è risaputo, però è vero che l' ultima vaccinazione è stata per me poco meno che drammatica. Mi sono fatto quasi una settimana con febbre molto alta (quasi 40) e difficoltà respiratorie, solo che all' epoca ero ancora a scuola e quindi nessuno pensò di fare adeguate analisi di allergie. La cosa si risolse, non senza enorme spavento da parte mia (quando ti rendi conto che fai fatica a respirare e sei lucido provi una sensazione terrificante).
La domanda è: può il medico chiamato a fare la visita obbligarmi alla vaccinazione (in loco subito), dato che non posso produrre documentazione che certifichi eventuali allergie? Posso oppormi in qualche modo? Perchè onestamente, se devo rischiare un' esperienza simile alla precedente, preferisco dare immediatamente le dimissioni pur non avendo una valida alternativa di lavoro... meglio rischiare di morire di fame che ripetere l' esperienza precedente...
Poi ovvio, so bene che il tetano è pericoloso... abito anche in campagna e non mi fa piacere sapere di non essere adeguatamente immunizzato, ma un conto è sapere di avere un problema e affrontarlo con calma col proprio medico, altro è sapere all' ultimo momento di avere degli obblighi e non sapere bene come affrontare la situazione.
Grazie a tutti.