Re: divagazioni su come chi cada non pesi
MessaggioInviato:01 set 2022, 00:04
Io mi sono semplificato il problema in questo modo..
ho immaginato tutti i corpi celesti di un "conglomerato spaziale" accentrati in un centro con un valore di massa reale (m),
che penso disintegrandosi completamente si allontanassero in polveri, fino all' infinito, e che allora l' energia per farlo succedere, fosse stata la stessa che di allontanare da un raggio equivalente (d), lo chiamo,
fino all' infinito, un granellino alla volta, fino all' esaurimento di tutta la massa reale al centro ..che a quel punto si sarebbe come svanita.
Per farlo avrei messo in gioco una energia gravitazionale, la stessa che i granellini (dm) ci renderebbero quando all' inverso tornasseo al loro posto nel centro di massa
...però sempre facendo i calcoli solo dell' energia per lo stesso raggio (d) ..che ripeto ho definito "raggio equivalente" ..ecco il senso che ho dato a questo raggio!
(dnque poco o tanto quello che ho calcolato in precedenza per una galassia consiuderato che ho pensato di mandare tutto in polvere non solo di allontanare i corpi tra di loro...?)
E dove starebbe l' energia acquistata ricompattando un agglomerato, es. di stelle, se non nella quantità di massa relativa (m0) calcolabile(m0=E/c^2)
..per cui (Mtot=m+m0)
Questa (m0) sarebbe allora la materia oscura misurata quando di agglomerati di stelle o di galassie di enorme massa complessiva.. ci starebbe almeno nei numeri???
..perché come ho già riferito, dando ad (m0) lo stesso valore di (m), per vedere di che ordine di grandezza verrebbe in quel caso il raggio equivalente (d),
===>(m0*c^2=k*m^2 /2/d) che per (m0=m) e (k'=k/c^2/2)==> (d=k'*m)
vale a dire che più la massa dell' agglomerato fosse grande più i corpi potrebbero essere distanti tra di loro,
pur mantenendo la condizione non di certo trascurabile per grandi ammassi di parità di massa (m0) = (m)
..che forse non è un cosa impossibile che questa (m0) sia in quel caso o per l' universo intero la materia oscura misurata nello spazio.. vi parrebbe accettabile?
Nel disegno ho azzardato di mettere anche un integrale dal quale mi esce un coefficiente /2 (che anche poco ci importa in questo ragionamento) ..risolto coi risolutori online
ed ho rifatto questo tentativo di essere più chiaro nella spiegazione magari raddoppiando invece gli orrori, sempre meglio non rileggere
ho immaginato tutti i corpi celesti di un "conglomerato spaziale" accentrati in un centro con un valore di massa reale (m),
che penso disintegrandosi completamente si allontanassero in polveri, fino all' infinito, e che allora l' energia per farlo succedere, fosse stata la stessa che di allontanare da un raggio equivalente (d), lo chiamo,
fino all' infinito, un granellino alla volta, fino all' esaurimento di tutta la massa reale al centro ..che a quel punto si sarebbe come svanita.
Per farlo avrei messo in gioco una energia gravitazionale, la stessa che i granellini (dm) ci renderebbero quando all' inverso tornasseo al loro posto nel centro di massa
...però sempre facendo i calcoli solo dell' energia per lo stesso raggio (d) ..che ripeto ho definito "raggio equivalente" ..ecco il senso che ho dato a questo raggio!
(dnque poco o tanto quello che ho calcolato in precedenza per una galassia consiuderato che ho pensato di mandare tutto in polvere non solo di allontanare i corpi tra di loro...?)
E dove starebbe l' energia acquistata ricompattando un agglomerato, es. di stelle, se non nella quantità di massa relativa (m0) calcolabile(m0=E/c^2)
..per cui (Mtot=m+m0)
Questa (m0) sarebbe allora la materia oscura misurata quando di agglomerati di stelle o di galassie di enorme massa complessiva.. ci starebbe almeno nei numeri???
..perché come ho già riferito, dando ad (m0) lo stesso valore di (m), per vedere di che ordine di grandezza verrebbe in quel caso il raggio equivalente (d),
===>(m0*c^2=k*m^2 /2/d) che per (m0=m) e (k'=k/c^2/2)==> (d=k'*m)
vale a dire che più la massa dell' agglomerato fosse grande più i corpi potrebbero essere distanti tra di loro,
pur mantenendo la condizione non di certo trascurabile per grandi ammassi di parità di massa (m0) = (m)
..che forse non è un cosa impossibile che questa (m0) sia in quel caso o per l' universo intero la materia oscura misurata nello spazio.. vi parrebbe accettabile?
Nel disegno ho azzardato di mettere anche un integrale dal quale mi esce un coefficiente /2 (che anche poco ci importa in questo ragionamento) ..risolto coi risolutori online
ed ho rifatto questo tentativo di essere più chiaro nella spiegazione magari raddoppiando invece gli orrori, sempre meglio non rileggere