1) hai l' accelerometro in mano le molle sono più compresse quelle verso il basso l' accelerometro misura un valore (g)
(all' azione del peso la scatola in mano fa da reazione dell' appoggio)
2) lo azzeri facendo la tara
3)lo lasci cadere, la sfera in caduta libera come la scatola anch' essa libera, ritorna al centro riportata dalle molle ( all' azione del peso manca adesso la reazione dell' appoggio se non per le poche inerzie)
4)il sensore dell' accelerometro ritornato in sede e misura allora come accelerazione quella che era stata messa in tara, uguale alla (g) di prima
come soggetto ad una forza cceleratrice (m*a=m*g)
5)
a riprova, viceversa, il pianeta verrà attratto sempre con la stessa forza (m*g), quella definita peso dell' accelerometro e diretta verso l' accelerometro,
sia da quando in mano che da quando appena lasciato cadere Conclusioni ..il prodotto (m*g) che per definizione ho chiamato forza peso, dell' accelerometro, è rimasto costante, come per il principio di azione e reazione delle forze reali è rimasta costante
la corrispondente reazione sul pianeta, sia da in mano che da lasciato andareOra se nel passare dalla situazione statica a quella dinamica, la deformazione del campo gravitazionale in prossimità dell' altro ..se come dico io fosse la causa degli eventi..
questa deformazione la potessi fotografare non muterebbe di certo appena lasciassi andare il corpo, ma semmai via via con la velocità per le ragioni relativistiche della variazione
della massa
Semmai ci passiamo il resto della vita