- 20 nov 2015, 12:33
#1329
La gente non ragiona con schemi razionali, ma attraverso scorciatoie euristiche , dove non esistono fatti, ma solo sensazioni, esaltate dalle situazioni contingenti. L'organo del pensiero non è il cervello, ma la panza.
Lo si rileva parlando con il poppolo, che teme per la sua vita, messa in pericolo ogni istante da quei malvagi tagliagole, anche se abita in cima al Moncucco; o anche osservando i reiterati allarmi bomba nelle metropolitane, dove qualsiasi sacchetto della spazzatura non richiama alla coscienza una indignazione per la maleducazione imperante, ma l'elemento necessario per la prossima "strage".
Il "terrorismo", che in Europa fa molti meno morti degli incidenti domestici, diventa un mezzo potente per condizionare il gregge belante. Non importa che sia più pericoloso attraversare la strada o entrare in sala chirurgica: queste sono cose che rientrano nelle abitudini della pecora media e di cui cancella dalla coscienza i "danni collaterali".
Coscienza che si estende al massimo fino alla prossima notizia passata dalla TTVV.
Aggiungo che è stupido controbattere che si tratta un ragionamento non logico, fondato unicamente sulle possibilità statistiche di morire.
Perchè è proprio sulla non capacità di percepire le possibilità statistiche di morire che si crea il terrore.
Dove è chiaro che si rischia di più di morire per un incidente o d'infarto che per un attentatore, è altrettanto stupido dire che sia possibile fare qualcosa per prevenire questi eventi, mentre, chissà perchè, si deve ritenere non prevenibile il terrorista. Basta vedere i numeri: morti da "civiltà" sempre in aumento e cause mai corrette, "supposti terroristi" liquidati in tre giorni.
Sempre attenendosi alle version i ufficiali.
Dove capita che il capopopolo francese dichiari urbi et orbi che i prossimi attentati potranno avere come tema armi chimiche e batteriologiche.
Con quali presupposti si voglia agitare il gregge, lascio a voi valutare.
Lo si rileva parlando con il poppolo, che teme per la sua vita, messa in pericolo ogni istante da quei malvagi tagliagole, anche se abita in cima al Moncucco; o anche osservando i reiterati allarmi bomba nelle metropolitane, dove qualsiasi sacchetto della spazzatura non richiama alla coscienza una indignazione per la maleducazione imperante, ma l'elemento necessario per la prossima "strage".
Il "terrorismo", che in Europa fa molti meno morti degli incidenti domestici, diventa un mezzo potente per condizionare il gregge belante. Non importa che sia più pericoloso attraversare la strada o entrare in sala chirurgica: queste sono cose che rientrano nelle abitudini della pecora media e di cui cancella dalla coscienza i "danni collaterali".
Coscienza che si estende al massimo fino alla prossima notizia passata dalla TTVV.
Aggiungo che è stupido controbattere che si tratta un ragionamento non logico, fondato unicamente sulle possibilità statistiche di morire.
Perchè è proprio sulla non capacità di percepire le possibilità statistiche di morire che si crea il terrore.
Dove è chiaro che si rischia di più di morire per un incidente o d'infarto che per un attentatore, è altrettanto stupido dire che sia possibile fare qualcosa per prevenire questi eventi, mentre, chissà perchè, si deve ritenere non prevenibile il terrorista. Basta vedere i numeri: morti da "civiltà" sempre in aumento e cause mai corrette, "supposti terroristi" liquidati in tre giorni.
Sempre attenendosi alle version i ufficiali.
Dove capita che il capopopolo francese dichiari urbi et orbi che i prossimi attentati potranno avere come tema armi chimiche e batteriologiche.
Con quali presupposti si voglia agitare il gregge, lascio a voi valutare.