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da fumino
#6379
Partendo dall'autodenuncia dell'essere consapevole di avere un ego smisurato, mi chiedo:
nel mondo dell'elettronica e della programmazione, quanto margine di personalizzazione c'è nei lavori che eseguite?
Esiste "la vostra firma", uno stile strettamente personale nel modo in cui eseguite i vostri lavori?
:roll:
da mars
#6380
Evidentemente si, se sei l'autore (e non si tratta di copiaeincolla).

Quando scrivi un programma, sei tu e non un altro (non parlo qui di incollare "skech", ma di scrive da zero un programma che faccia fare qualcosa ad un micro).
La stessa operazione potrà essere eseguita da mille programmi, ma uno solo è quello che ciascuno scrive, in base alle sue conoscenze e possibilità.

Altrettanto per la progettazione, definizione dei componenti, scelta. E per i PCB relativi: di solito si distingue bene un PCB disegnato da tizio piuttosto che da caio.

E altrettanto nella scrittura di articoli, tutorial o nelle traduzioni.

Se è l'Io che crea qualcosa, ognuno ha il proprio.
fumino ringraziano
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da Maxim
#6386
Difficile non essere se stessi! Anche il piu semplice dei gesti è sempre personale.
Un amico telegrafista di lunga data mi raccontò che anche dietro ai DA DI del morse, c' è come una vera e propria calligrafia e ognuno ha la propria. Con il passare del tempo si impara a riconoscere chi è che stà dall' altra parte a maneggiare il tasto morse già dai primi punti e linee.
È così in tutte le cose dietro alle quali c'è una persona con le proprie conoscenze, pensieri, giornate si e giornate no, emozioni, preoccupazioni, amore e parsimonia o menefreghismo per cio che fà.
fumino ringraziano
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da fumino
#6389
Grazie per le vostre considerazioni...mi avete permesso di concedermi un nuovo punto di vista.
L'elettronica per voi è passione prima che lavoro o hobby e questo traspare da ogni singola parola e devo ammettere che entusiasma molto!
Molto interessante il discorso dei morse...e poi si dice che la comunicazione non verbale non sia efficace :P
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da double
#6436
fumino ha scritto: [CUT] ...e poi si dice che la comunicazione non verbale non sia efficace :P

Fatto 100 il contentuto informativo scambiato fra due umani (o gruppi di umani) e' verosimile affermale che il 90% sia non verbale e solo il 10% sia verbale e forse anche meno. La danza (singola, di coppia e di gruppo) e' una comunicazione non verbale come anche la gestualità , il modo di vestire (abiti privati sociali ed abiti da lavoro rituali), lo stile di guida dell'automobile, il modo di entrare in una sala affollata o fare una coda, ecc. I social network sono l'apoteosi della comunicazione non verbale: scelta dell'avatara, stile di scrittura, stesura del profilo...
Il neandertaliano che 60-70.000 anni fa lascio' l'impronta della sua mano sulla parete della caverna e' stato il precursore di tutti quelli oggi che personalizzano un lavoro (che per definizione dovrebbe essere standardizzato) con abbellimenti (quasi sempre inutili se non dannosi per chi dovrà fare manutenzione) ed easter egg a volontà.
fumino ringraziano
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da fumino
#6439
double ha scritto:
fumino ha scritto: [CUT] La danza (singola, di coppia e di gruppo) e' una comunicazione non verbale come anche la gestualità , il modo di vestire (abiti privati sociali ed abiti da lavoro rituali), lo stile di guida dell'automobile, il modo di entrare in una sala affollata o fare una coda, ecc. I social network sono l'apoteosi della comunicazione non verbale: scelta dell'avatara, stile di scrittura, stesura del profilo...


Ogni cosa che ci appartiene e che agiamo è un'estensione della nostra personalità e inevitabilmente emergiamo in ogni scelta.
"Sei condannato a essere te stesso. La calligrafia, il modo di camminare, il motivo decorativo delle porcellano che scegli. Sei sempre tu che ti tradisci. Ogni cosa che fai rivela la tua mano. Ogni cosa è un autoritratto. Ogni cosa è un diario". (C. Palahniuk)

La curiosità era proprio come si possa tradurre "la vostra mano" in un lavoro che dall'esterno si percepisca come molto tecnico.
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