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#5325
Informazione Fiscale, intervista a Claudio Borghi, responsabile Economia Lega Nord e Consigliere Regionale Toscana in materia di flat tax e Riforma Fiscale (DL 50/2017). Vediamo cos'è e come funziona.

#5326
Il tizio del video potrà anche parlare per 28 minuti e 34 secondi con dovizia di particolari, tuttavia prima di applicare una qualunque FLAT TAX occorre modificare l'articolo 53 della Costituzione
Parte I: Diritti e doveri dei cittadini
Titolo IV: Rapporti politici
Articolo 53: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

https://www.senato.it/1025?sezione=123&articolo_numero_articolo=53#

Non basta certo una deduzione per far finta che la tassazione resti progressiva e men che meno pensare di reintrodurre il reddito familiare nelle deduzioni/detrazioni (l'ICEE è cosa diversa dalla tassazione perchè si applica alle agevolazioni): i meno giovani si ricordano la figura di m*** che il governo di allora fece negli anni 60 col cumulo dei redditi familiari ai fini fiscali.

Ovviamente per modificare l'art 53 serve un voto in entrambe le camere con doppia lettura ed in mancanza della maggioranza qualificata serve anche un referendum confermativo. L'ultima volta che hanno provato a cambiare la costituzione non è andata molto bene. Il ragazzo lo sa benissimo ma l'importante è promettere di non far pagare le tasse sperando che la gente ci creda almeno fino al 4 marzo, poi passata la festa, gabbato lo santo....
#5333
Il principio della tassazione progressiva, eredita i suoi natali dal principio di redistribuzione della ricchezza.
double ha scritto:Non basta certo una deduzione per far finta che la tassazione resti progressiva

Esistono diverse modalità per raggiungere la progressività. Il metodo base applicato attualmente in Italia è quello a scaglioni ma ciò non significa che non esistano altre vie. Considerare anche che con il criterio a scaglioni si aggiusta il tiro utilizzando deduzioni e detrazioni. Guardando la struttura dell'IRPEF è facile rendersene conto.
Importante è ricordare che il nostro sistema è informato alla progressività come sancito dall'art. 53 ma ciò non comporta che tutte le imposte debbano soggiacere a tale principio, infatti basta che il sistema globalmente lo attui. Ci sono deroghe al principio della progressività, come per esempio accade con l'IVA, la quale non è assolutamente una imposta progressiva.
Infine, non è che una imposta per essere definita progressiva debba necessariamente essere inutilmente complicata o percepita come tale. :)

Come esposto nella spiegazione di Claudio Borghi, il meccanismo, così come concepito non avrebbe necessità alcuna di modifica della costituzione per quanto sopra esposto. Per rendere la flat tax progressiva è stata prevista una deduzione fissa su base familiare che la rende progressiva fino a 30.000€ di imponibilità. In soldoni, in ogni nucleo familiare la somma dei redditi viene stabilita attraverso una deduzione fissa per componente del nucleo stesso.
Facendo un esempio spiccio e supponendo che la detrazione procapite ammonti a 3000€ euro, se il nucleo fosse composto da 4 persone, la deduzione ammonterebbe a 12.000€. Ipotizzando il reddito di questa famiglia pari a 20.000€, sottraendo il reddito dalla deduzione si ottengono 8.000€ sui quali infine si andrà a pagare il 15%.

Il che de facto rende la flat tax perfettamente in linea con l'art. 53 della costituzione ovvero informata a criteri di progressività. ;)
Saluti.
#5339
Bios ha scritto: [CUT] Per rendere la flat tax progressiva è stata prevista una deduzione fissa su base familiare che la rende progressiva fino a 30.000€ di imponibilità. In soldoni, in ogni nucleo familiare la somma dei redditi viene stabilita attraverso una deduzione fissa per componente del nucleo stesso. [CUT]


Temo che non si possa proprio fare. Ripeto che ci provarono negli anni 60 a sommare redditi e deduzioni di tutti i componenti di un nucleo anagrafico (quello scritto nello stato di famiglia ) e dovettero tornare ignominosamente indietro.

I redditi e le relative deduzioni sono strettamente personali, le imposte sul reddito e le relative detrazioni sono strettamente personali. Si possono cumulare solo gli oneri sostenuti per le persone fiscalmente a carico proquota (che non sono solo i familiari). I soggetti passivi di imposta sul reddito sono le persone fisiche (singoli esseri umani) e le persone giuridiche (enti, società, associazioni, ecc). La famiglia non è nessuna di queste cose ma è solo una "istituzione sociale" e quindi non può essere un soggetto passivo di imposta sul reddito o un beneficiario di deduzioni/detrazioni relative ai redditi ripartibili fra i suoi componenti.

Il fatto che ci siano imposte non progressive è legato a chi o a cosa si applica l'imposta. L'iva è una imposta sui consumi e non sulle persone che consumano, l'IMU/TASI è una imposta sugli immobili e non sulle persone che posseggono l'immobile, la TARI è una imposta sullo smaltimento dei rifiuti e non su chi produce i rifiuti. Il fatto che una persona paghi materialmente l'iva o la TASI non significa che quella persona sia soggetta a quella particolare imposta, ma solo che quella persona la deve pagare (e infatti se un immobile è proprietà di due persone ed una non paga la TASI, lo stato si rivolge all'altro per l'intero importo). La distinzione è sottile, ma fondamentale.
Per completezza un immobile produce anche un reddito figurativo su base catastale (a prescindere dal fatto che produca o meno reddito reale) che concorre al reddito personale ed è quindi soggetto all'IRPEF, con eventuali detrazioni in caso di prima casa.

Il professore del video queste cose le sa benissimo, ma gioca in modo scorretto sul fatto che praticamente nessuno le conosce e quindi in buonafede in moltissimi abboccano all'amo......

Cordialità!
#5343
double ha scritto: L'iva è una imposta sui consumi e non sulle persone che consumano, l'IMU/TASI è una imposta sugli immobili sulle persone che posseggono l'immobile, la TARI è una imposta sullo smaltimento dei rifiuti e non su chi produce i rifiuti.

Considerazione correttissima, tra l'altro un semplice ragionamento ci conduce a dire che (essendo l'IVA prporzionale ai consumi e l'IMU al patrimoni) sono anchesse progressive rispetto alla "capacità contributiva del singolo

double ha scritto:
Il professore del video queste cose le sa benissimo, ma gioca in modo scorretto sul fatto che praticamente nessuno le conosce e quindi in buonafede in moltissimi abboccano all'amo......

Bah, professore "incaricato" di Università "privata"
#5344
Domanda "PRO-PRO-PRO" (PROvocatoria da PROfano PROvinciale): non è ridicolo che l'INPS dia 600 euro al pensionato medio, lamentandosi di non avere soldi per tutti, e il fisco ne riprenda mensilmente 300 sotto forma di tasse, balzelli, tributi, accise e via dicendo, lamentandosi anch'esso di non ricevere abbastanza soldi da tutti?

Che cosa accadrebbe se l'INPS pagasse non 600 ma 300, e il fisco, semplicemente, non chiedesse 300 indietro al pensionato?

Direi di più: che cosa accadrebbe se l'INPS pagasse non 600 ma 200, erogando il resto in forma di tot kWh d'energia elettrica, tot metri cubi di gas, tot gigabyte di internet, tot litri di carburante, pagando direttamente tali servizi (per conto del pensionato) al costo vivo esentasse?

Se l'INPS dovesse davvero pagare 200 al pensionato e 40 ai fornitori di servizi, continuerebbe ancora a lamentarsi?

L'INPS pagherebbe solo 40 ai fornitori perché le bollette, una volta liberate delle sessantadue voci legate al fisco, sarebbero mooolto meno pesanti :-)

So che quanto sopra appare ancora assurdo & ridicolo, ma per dirla con Einstein, nessuna idea è davvero innovativa se, all'inizio, non sembra folle.
#5345
Dubito fortemente che il pensionato a 600 Euro debba pagare 300 Euro al Fisco, e anche che gli rimangano i soldi per consumare litri e litri di carburante o Gigabyte di Internet: La situazione dei pensionati al minimo è già grave come è, non facciamola diventare ancora peggio.
GioRock ringraziano
#5346
double ha scritto:Ripeto che ci provarono negli anni 60 a sommare redditi e deduzioni di tutti i componenti di un nucleo anagrafico (quello scritto nello stato di famiglia ) e dovettero tornare ignominosamente indietro.

Ti riferisci al DPR n. 645/1958? Da Riforma Fiscale: Evoluzione e Prospettive di Andrea Di Gialluca in merito alla riforma Vanoni, DPR n. 603/1954
Andrea Di Gialluca ha scritto:Comunque la nuova imposta aveva un carattere fortemente soggettivo e quindi "personale", giacché colpiva alcuni soggetti specificatamente indicati nella norma (e non quindi grandezze imponibili come il patrimonio o il reddito); si trattava appunto di società di capitali (escluse le società cooperative, le mutue assicuratrici e società senza finalità economiche - produttive). La base imponibile dell'imposta era duplice: da un lato essa colpiva il patrimonio imponibile delle società in base ai dati di bilancio, dall'altra il reddito complessivo che eccedeva il 6% di tale patrimonio. Le aliquote applicabili erano rispettivamente dello 0,75% sul patrimonio e del 15% sul reddito determinato come descritto sopra

Nel nostro caso la flat tax grava sul reddito e non sulla persona, nè tantomeno sulla unità familiare.
schottky ha scritto:
double ha scritto: L'iva è una imposta sui consumi e non sulle persone che consumano, l'IMU/TASI è una imposta sugli immobili sulle persone che posseggono l'immobile, la TARI è una imposta sullo smaltimento dei rifiuti e non su chi produce i rifiuti.

Considerazione correttissima, tra l'altro un semplice ragionamento ci conduce a dire che (essendo l'IVA prporzionale ai consumi e l'IMU al patrimoni) sono anchesse progressive rispetto alla "capacità contributiva del singolo

Quello che dice @double è corretto, ma detta sua elencazione e disamina portata alla nostra attenzione, non rende la flat tax incostituzionale, indegna o meno progressiva del sistema a scaglioni. Citandolo, semplicemente , la flat tax non significa che quella persona (o famiglia) sia soggetta a quella particolare imposta, ma solo che quella persona la deve pagare in sostanza come tutte le altre imposte. Quello che dici tu, @schottky, invece non è totalmente corretto.
Wikipedia ha scritto:Imposte fisse, proporzionali, progressive, regressive
L'imposta è:
  • fissa quando il suo ammontare non varia al variare del reddito o delle caratteristiche del soggetto;
  • proporzionale quando l'aliquota è costante, ovvero l'imposta è direttamente proporzionale all'imponibile;
  • regressiva quando, all'aumentare dell'imponibile, l'aliquota decresce (ovvero l'imposta aumenta in misura meno che proporzionale rispetto all'imponibile);
  • progressiva quando, all'aumentare dell'imponibile, l'aliquota aumenta (ovvero l'imposta aumenta in misura più che proporzionale rispetto all'imponibile).

Imposta - Fonte: it.wikipedia.org

L'IVA è una imposta puramente proporzionale in quanto l'aliquota è sempre fissa ovvero al variare dell'imponibile l'aliquota non cambia.
Diverso è il discorso dell'IMU, imposta patrimoniale che può essere considerata progressiva o meno in relazione al punto di osservazione. La sua struttura è indiscutibilmente progressiva poiché provvista di aliquota variabile ma a torto non distingue tra reddito e patrimonio che non sono mutui sinonimi in quanto la disponibilità di beni che non producono reddito non forniscono alcuna "capacità contributiva" al soggetto passivo.

Fondamentale mettere in evidenza come l'art. 53 non suggerisce in che modo la progressività debba essere intesa lasciando ampio margine interpretativo in merito alla sua implementazione pratica. Il principio che deve passare è il seguente:
Il Giornale ha scritto:se si rilegge il dibattito svoltosi alla Costituente quando fu discusso e approvato l'articolo 53, ci si rende conto che ben diversa era la volontà dei patres rispetto alla vulgata posteriore. Si voleva, insomma, evitare che, fondandosi sulla «capacità contributiva», si potessero colpire redditi minimi o bassi, per esempio non tenendo in conto i carichi familiari. Era quindi il timore di eccessivo fiscalismo a muovere i costituenti, non già la volontà fiscalistica di «punire i ricchi», come poi si è preteso.

Perché l'Imu non può essere progressiva - Fonte: www.ilgiornale.it

Riguardo la positura della cattedra del Dott. Borghi non mi spendo più di tanto, confido nel fatto che sappia difendersi da solo. Però posso parlare bene della privata Università Cattolica del Sacro Cuore. All'anno 2018 esiste da 97 anni, è articolata in dodici facoltà e sette Alte scuole ed è legata a una rete di strutture sanitarie, in particolare ospedali, centri di ricerca e case di cura, tra cui il Policlinico Agostino Gemelli, intitolato al fondatore dell'Ateneo.
In merito all'Ateneo stesso quanto al relativo statuto questi furono approvati dallo Stato nel lontano 1924. Tutto in regola. ;)

Saluti.
GioRock ringraziano
#5347
Forse il mio punto, che era centrato sulla sostanza più che sulla forma, non e stato compreso, mi riferivo alla progressività rispetto al "potere economico". È ovvio che IVA è proporzionale ai consumi, ma chi più ha più consuma.
#5349
schottky ha scritto:Dubito fortemente che il pensionato a 600 Euro debba pagare 300 Euro al Fisco ...

Se in ogni bolletta trova il 50% di tasse, e paga luce, acqua, gas e telefono, forse non arriverà a 300, ma secondo me non sarà molto lontano.
Ribadisco il concetto: ho un serbatoio principale che alimenta un serbatoio secondario chiamato INPS; da INPS prelevo un litro e lo erogo all'esterno; dall'esterno riprendo immediatamente mezzo litro e lo reimmetto nel serbatoio principale.
Perchè INPS non eroga solo mezzo litro?
Dimmer su aspirazione

Ciao a tutti ho una ventola di aspirazione in came[…]

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